Ogni anno, il ritorno dell’ora legale coinvolge milioni di persone in tutta Europa. Più di una semplice formalità stagionale, il cambio dell’orario rappresenta un punto d’incontro tra abitudini quotidiane, risparmio energetico e riflessioni politiche. Anche nel 2025 il meccanismo verrà confermato, ma continua a far discutere: è davvero ancora utile?
Quando cambia l’ora legale nel 2025
Nel 2025, l’ora legale entrerà in vigore nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo, quando alle 2:00 le lancette verranno spostate avanti di un’ora. Rimarrà attiva fino alla notte tra sabato 25 e domenica 26 ottobre, momento in cui si tornerà all’ora solare.
Benefici energetici ed economici dell’ora legale
L’adozione dell’ora legale ha storicamente contribuito a ridurre i consumi energetici, sfruttando meglio le ore di luce naturale nelle serate primaverili ed estive. Nel 2024, secondo Terna, l’Italia ha registrato:
- Una diminuzione del consumo di energia elettrica di 340 milioni di kWh, equivalente al fabbisogno annuo di circa 130 mila famiglie.
- Un risparmio economico di oltre 75 milioni di euro.
- Una riduzione delle emissioni di CO₂ di circa 160 mila tonnellate.
Il dibattito sull’adozione permanente dell’ora legale
Negli ultimi anni, si è intensificato il dibattito sull’opportunità di mantenere l’ora legale tutto l’anno. La Società Italiana di Medicina Ambientale (SIMA) ha evidenziato che l’adozione permanente dell’ora legale potrebbe portare a:
- Un risparmio annuo di circa 180 milioni di euro sulle bollette energetiche.
- Una diminuzione delle emissioni di CO₂ di 200 mila tonnellate, pari all’assorbimento di milioni di alberi.
Tuttavia, il cambiamento dell’orario può influenzare il ritmo circadiano delle persone, causando disturbi del sonno e altri effetti sulla salute.
Prospettive future
La Commissione Europea ha proposto l’abolizione del cambio stagionale dell’ora, lasciando agli Stati membri la scelta di adottare permanentemente l’ora solare o l’ora legale. In Italia, il dibattito continua, con posizioni divergenti tra chi sostiene i benefici economici e ambientali dell’ora legale permanente e chi evidenzia le possibili implicazioni per la salute pubblica.