Italia in bicicletta, il 3 giugno si celebra la Giornata Mondiale
Per promuovere l'uso delle due ruote a livello globale, incentivando lo sviluppo sostenibile, l'educazione fisica delle giovani generazioni e la tutela della salute
Ogni anno, il 3 giugno, l’Italia e il mondo intero festeggiano la Giornata mondiale della bicicletta, un’occasione speciale per celebrare uno dei mezzi di trasporto più antichi e affascinanti, nonché un simbolo di sostenibilità e salute. In un paese dove la passione per il ciclismo è radicata nella cultura e nella storia, questa giornata assume un significato particolarmente speciale.
La Giornata mondiale della bicicletta, istituita nel 2018 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite, ha lo scopo di promuovere l’uso della bicicletta a livello globale, incentivando lo sviluppo sostenibile, l’educazione fisica delle giovani generazioni e la tutela della salute. Utilizzare la bicicletta per gli spostamenti quotidiani casa-lavoro o per andare a scuola non solo riduce l’impatto ambientale, ma migliora anche la qualità della vita nelle città.
Negli ultimi anni, sono stati compiuti sforzi significativi per migliorare l’infrastruttura ciclabile e promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto urbano. Nel 2020, interventi normativi e infrastrutturali hanno favorito l’espansione delle piste ciclabili e la creazione di zone a traffico limitato, rendendo le città più sicure e accessibili per i ciclisti.
Il decreto sul mobility manager, introdotto nel maggio 2021, rappresenta un ulteriore passo avanti nella promozione della mobilità sostenibile in Italia. Questa normativa stabilisce il ruolo chiave del mobility manager nell’implementare strategie volte a migliorare la mobilità urbana, riducendo l’inquinamento atmosferico e promuovendo l’uso di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata.
Il mobility manager è responsabile di coordinare progetti di sensibilizzazione, promuovere l’utilizzo del trasporto pubblico e delle biciclette, e sviluppare infrastrutture che favoriscano la mobilità sostenibile. Questo decreto rappresenta un impegno concreto del governo italiano per creare un ambiente urbano più sostenibile e favorire la transizione verso un sistema di trasporto più efficiente ed ecologico per tutti i cittadini.
La bicicletta sta guadagnando sempre più terreno come mezzo di trasporto urbano nelle città italiane, trainata da una crescente sensibilità ambientale e dalla ricerca di uno stile di vita più attivo e salutare. Questa tendenza ha spinto le autorità locali a investire nell’implementazione di nuove infrastrutture ciclabili, come piste protette, corsie dedicate e zone pedonali, per rendere più sicuri e accessibili i percorsi in bicicletta.
Secondo il Rapporto Ambiente Urbano 2022 di Istat, l’estensione delle piste ciclabili nei comuni capoluogo è aumentata del 2,3% nel 2022, raggiungendo una lunghezza complessiva di 5.440 km. Tuttavia, si evidenzia un divario significativo nella distribuzione delle infrastrutture ciclabili tra il Nord e il Sud Italia. Più del 70% delle piste ciclabili si concentra nel Nord, mentre Centro e Mezzogiorno presentano densità molto inferiori.
La densità media è di 27,9 km ogni 100 kmq di superficie territoriale e due capoluoghi su tre dispongono di più di 10 km di piste. Oltre il 70% dell’infrastruttura ciclabile, tuttavia, si concentra nelle città del Nord, dove la media sale a 66 km/100 kmq, contro i 18,3 del Centro e i 6,5 del Mezzogiorno. Lo rileva il Rapporto Ambiente Urbano 2022 di Istat.
La densità della rete ciclabile è mediamente più alta nei capoluoghi metropolitani (42 km/100 km2, contro i 24,7 degli altri capoluoghi), con forti differenze – anche in questo caso – fra le singole città. Torino e Milano presentano i valori più elevati (oltre 170 km/100 km2), seguite da Bologna (121,4) e Firenze (88). Valori molto inferiori alla media dei capoluoghi si rilevano invece a Napoli (16,1), Catania (10,7), Reggio di Calabria (4,2) e Messina (3,4).
La Giornata Mondiale della Bicicletta non è solo un’occasione per celebrare questo mezzo di trasporto sostenibile, ma anche un momento per riflettere sulle azioni necessarie per promuovere la mobilità a zero emissioni. In Italia, il Ministero per la Transizione Ecologica sta compiendo passi significativi in questa direzione attraverso una serie di iniziative e progetti volti a incoraggiare l’uso della bicicletta e altre forme di trasporto eco-friendly.
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un impegno tangibile del governo italiano verso la mobilità sostenibile. Con un investimento di 0,6 miliardi di euro, il piano mira a realizzare 570 km di piste ciclabili urbane e 1250 km di piste ciclabili turistiche entro il 2026. Questo ambizioso programma è supportato dal rapporto Mobilitaria 2021, che stima la possibilità di realizzare ben 5000 km di ciclovie urbane e 10.000 km di ciclovie turistiche entro lo stesso periodo.
Inoltre, il MiTe sta offrendo incentivi significativi per promuovere la mobilità sostenibile. Con un budget di 180 milioni di euro per il periodo 2021-2024, i residenti nei comuni interessati dalle procedure di infrazione comunitaria sulla qualità dell’aria possono ricevere un buono mobilità per rottamare veicoli inquinanti. Questo buono può essere utilizzato per l’acquisto di abbonamenti al trasporto pubblico e biciclette, comprese quelle a pedalata assistita.
Il Programma di Incentivazione della Mobilità Urbana Sostenibile (PRIMUS) ha finanziato 49 progetti per la realizzazione di nuove piste ciclabili e lo sviluppo della sharing mobility in città con oltre 50.000 abitanti. Questi progetti includono anche incentivi per l’acquisto di biciclette a pedalata assistita, contribuendo così a promuovere uno stile di vita più attivo ed eco-friendly.
Inoltre, il governo sta lavorando su un decreto attuativo per finanziare progetti volti alla creazione, prolungamento, ammodernamento e messa a norma di corsie preferenziali per il trasporto pubblico locale e di piste ciclabili. Questo programma, con un impegno complessivo di 40 milioni di euro, mira a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre l’inquinamento nelle città italiane.
Infine, il Ministero della Transizione Ecologica ha lanciato il Programma Sperimentale Buono Mobilità, che ha visto un grande successo nel 2020. Con un impegno di circa 200 milioni di euro, questo programma ha permesso ai residenti dei principali centri urbani di ricevere un buono mobilità per l’acquisto di biciclette, veicoli elettrici personali e servizi di mobilità condivisa.
La bicicletta non è solo un mezzo di trasporto, ma anche un’opportunità per immergersi nella bellezza naturale e culturale dell’Italia. Con paesaggi mozzafiato che vanno dalle colline toscane alle maestose Dolomiti, dalle coste della Sicilia alle città d’arte, l’Italia offre una vasta rete di percorsi ciclabili che attraggono cicloturisti da tutto il mondo.
Il cicloturismo sta vivendo un boom in Italia, con milioni di persone che scelgono di esplorare il paese su due ruote ogni anno. Questa tendenza non solo contribuisce all’economia locale, ma promuove anche la conservazione dell’ambiente e la valorizzazione del patrimonio culturale italiano.
Secondo il Rapporto ‘Viaggiare con la Bici 2024’ di Isnart e Legambiente, il cicloturismo in Italia ha registrato una crescita significativa, con 56 milioni di presenze cicloturistiche nel 2023, corrispondenti al 6,7% delle presenze turistiche totali. Questo settore ha generato un impatto economico diretto di oltre 5,5 miliardi di euro, in crescita del 35% rispetto al 2022.
L’interesse per il cicloturismo è in costante aumento, con sempre più iniziative a supporto di questa forma di viaggio sostenibile. Un esempio è l’Oscar Italiano del Cicloturismo, un premio annuale assegnato alle ciclovie verdi delle regioni italiane che promuovono il turismo lento e sostenibile.
Nella nona edizione del Green Road Award, la Regione Friuli Venezia Giulia ha ottenuto il primo posto con la Ciclovia Pedemontana, un percorso di 180 km che attraversa paesaggi mozzafiato e ricchi di storia, dalle Dolomiti Friulane alle città medievali di Cividale del Friuli. Il secondo premio è andato alla Regione Calabria per la Ciclopedonale della Val di Neto, mentre al terzo posto si è classificata la Provincia Autonoma di Trento con la Green Road dei Fiori.
Altri percorsi ciclabili premiati includono l’Appennino Bike Tour, una direttrice di mobilità sostenibile che collega 300 piccoli comuni attraverso 14 regioni, e il Cammino Minerario di Santa Barbara in Sardegna, un percorso che attraversa antiche miniere e paesaggi naturali di grande fascino.
La Via Silente, un itinerario di 600 chilometri nel Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, è stata riconosciuta per la sua bellezza e ricchezza paesaggistica, offrendo ai cicloturisti l’opportunità di esplorare tratti costieri e montagne incontaminate.
In definitiva, la bicicletta rappresenta non solo un mezzo di trasporto, ma anche un’opportunità per esplorare, scoprire e godere delle meraviglie del nostro paese. Promuovere la mobilità sostenibile e il cicloturismo non è solo una scelta intelligente dal punto di vista ambientale, ma anche un modo per valorizzare le nostre risorse e promuovere uno stile di vita attivo e salutare per tutti i cittadini.
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