Dimenticate le discussioni accese tra automobilisti sulle strade italiane: questa volta il limite di velocità non è imposto, ma suggerito. E no, non è il solito consiglio non richiesto dell’amico che guida come un pilota di Formula 1. Si tratta del Dynamic Speed Limit, la nuova funzionalità sperimentata da Autostrade per l’Italia sulla Tangenziale di Napoli (Tana). Un sistema intelligente che, grazie alla tecnologia, indica agli automobilisti la velocità ottimale da mantenere per evitare la formazione di code e migliorare la fluidità del traffico. Un’idea tanto rivoluzionaria che persino un’auto a guida autonoma – una Maserati GranCabrio Folgore – ha rispettato il suggerimento senza protestare.
Velocità suggerita a una Maserati a guida autonoma: il progetto
Per la prima volta, infatti, una flotta di utilitarie in servizio su Tana e un’auto a guida autonoma, una Maserati GranCabrio Folgore, equipaggiata con il robo-driver del Politecnico di Milano, connesse con antenne sulla rete hanno ricevuto indicazioni sulla velocità da tenere per evitare la propagazione di code.
Ciò è stato possibile grazie al sistema di ultima generazione sviluppato da Movyon, l’operatore tecnologico del Gruppo Aspi. Questo abilita l’interazione tra l’infrastruttura e veicoli connessi grazie ad antenne distribuite sulla tratta e a dispositivi a bordo veicolo. Promossa dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nell’ambito dei progetti del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile (Most), l’iniziativa si è posta l’obiettivo di migliorare l’esperienza di viaggio, nel segno di una mobilità sempre più efficiente e sicura.
La sperimentazione su strada
Ma come funziona questo sistema innovativo? Il Centro di controllo del traffico di Tangenziale di Napoli riceve i dati relativi alla viabilità e agli eventi stradali grazie ai sensori del traffico, ai portali e alle telecamere smart, lungo l’infrastruttura.
A quel punto, i veicoli connessi adeguano la propria velocità in funzione dell’indicazione ricevuta.
Il sistema, in questo modo, alimenta un modello di traffico, realizzato dall’Università di Napoli Federico II, che elabora e suggerisce la migliore velocità per fluidificare il traffico e ridurre le code.
Il veicolo connesso a guida autonoma è stato così in grado di adeguare automaticamente la propria velocità in base alle indicazioni ricevute e ottenere il cosiddetto effetto “onda verde” riducendo le attese nel traffico e aumentando la sicurezza in strada.
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Pubblicato da Politecnico di Milano su Martedì 15 aprile 2025
Un sistema che riduce le emissioni
Non solo innovazione tecnologica. Sulla base degli studi e delle simulazioni effettuate a livello internazionale, Movyon ha stimato che l’adozione di questo sistema consenta potenzialmente una riduzione delle emissioni e dei tempi di percorrenza in una forbice tra il 5% e il 15% e una diminuzione degli incidenti tra il 10% e il 30%.
Inoltre, questo efficace sistema è stato in grado di raccogliere milioni di dati. In pochi giorni sulla Tangenziale di Napoli tramite l’uso dell’Ai, sensori, portali e telecamere, il sistema ha elaborato in media circa 3,5 milioni di dati di transito al giorno. Fra le informazioni classificate ci sono:
- la classe del veicolo,
- la direzione di marcia,
- corsia di marcia,
- velocità,
- lunghezza veicolo,
- headway, ovvero la distanza temporale tra il veicolo e quello che lo precede.
Il futuro della mobilità
Dopo il test a “traffico aperto” su una strada di tre chilometri, dal Vomero a Fuorigrotta, entro la fine dell’anno si prevede di dotare con antenne e sensori tutta la percorrenza della Tangenziale di Napoli al fine di rendere l’intera infrastruttura di rete una Smart Road a tutti gli effetti.
Questa sperimentazione sulla Tangenziale di Napoli potrebbe portare alla prima “bollinatura” Smart Road in Italia, in ottemperanza ai requisiti del Decreto Ministeriale 70/2018 e rappresenta un importante e ulteriore tassello di trasformazione digitale, promuovendo la cooperazione tra infrastruttura stradale e veicoli.
Il Gruppo Autostrade per l’Italia prosegue così il suo percorso per la sperimentazione e lo sviluppo di soluzioni innovative a supporto dei veicoli a guida autonoma; prima concessionaria in Italia a consentire la circolazione di questa tipologia di mezzi sulla propria infrastruttura a traffico aperto, con l’integrazione di tecnologie avanzate e l’utilizzo dei dispositivi di comunicazione già installati lungo la rete.