Negli ultimi anni, il tema del social housing ha guadagnato una crescente attenzione in Italia, dove la crisi abitativa si fa sempre più sentire, soprattutto nelle grandi città. Questa forma di edilizia residenziale, che punta a offrire alloggi a prezzi accessibili per le fasce più vulnerabili della popolazione, si presenta come una risposta necessaria e urgente alle sfide sociali ed economiche attuali. Il social housing, infatti, non è solo un progetto abitativo, ma un modello che mira a costruire comunità sostenibili e integrate.
Cos’è il social housing?
Il social housing è un concetto che si riferisce a programmi di edilizia abitativa che offrono soluzioni abitative a prezzi contenuti, spesso gestiti da enti pubblici o privati con finalità sociali. Questi progetti possono assumere diverse forme, da alloggi in affitto a cooperativa fino a programmi di acquisto assistito. In Italia, il social housing ha trovato applicazione soprattutto nelle aree urbane, dove la domanda di abitazioni a prezzi accessibili è elevata e la speculazione immobiliare ha portato a un aumento dei costi.
L’obiettivo principale del social housing è quello di garantire l’accesso a un’abitazione dignitosa a tutte le fasce di popolazione, in particolare a quelle a basso reddito, giovani coppie, lavoratori precari e immigrati. Questi progetti si integrano spesso con iniziative di rigenerazione urbana, contribuendo a rivitalizzare aree degradate e a migliorare la qualità della vita degli abitanti.
L’andamento del mercato e le iniziative pubbliche
Negli ultimi anni, diversi comuni italiani hanno lanciato progetti di social housing, spesso in collaborazione con organizzazioni non profit e cooperative sociali. L’investimento pubblico in questo settore è essenziale, sia per garantire la realizzazione di nuovi edifici sia per ristrutturare quelli esistenti. Secondo dati Istat, in Italia nel 2021 le famiglie in affitto sono 5,2 milioni, il 20,5% del totale, corrispondenti a 11,8 milioni di persone. In pratica, si tratta di 1 famiglia su 5. E la situazione si aggrava nei centri urbani, dove i costi abitativi sono significativamente più alti rispetto alle aree rurali.
Alcuni esempi di progetti di social housing includono il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che prevede finanziamenti specifici per la costruzione di alloggi sociali e per la riqualificazione urbana. In questo contesto, il coinvolgimento delle istituzioni pubbliche è cruciale, poiché permette di creare una rete di supporto e incentivare la partecipazione di investitori privati.
Cassa Depositi e Prestiti e il Fondo Nazionale dell’Abitare
In questo contesto, è significativo il ruolo della Cassa Depositi e Prestiti (CDP), che ha recentemente lanciato il Fondo Nazionale dell’Abitare (FNA), il primo fondo in Europa dedicato al social housing e sostenuto da garanzia comunitaria. Con una dotazione iniziale di 100 milioni di euro, di cui il 50% garantito dall’Unione Europea attraverso il programma InvestEU, il FNA rappresenta un’importante iniziativa strategica per rafforzare l’offerta abitativa in Italia e promuovere soluzioni sostenibili e inclusive.
Il FNA si propone di affrontare le sfide dell’abitare sostenibile investendo in affordable social housing (alloggi sociali a prezzi accessibili). Questo fondo sarà determinante nel contribuire a ridurre il disagio abitativo e rispondere ai nuovi bisogni legati all’evoluzione demografica, alla trasformazione delle strutture familiari e all’aumento delle disparità socioeconomiche e territoriali. In linea con le priorità dell’Unione Europea, il FNA è inserito nella “Social Investments and Skills window” del programma InvestEU, un’area tematica che sostiene progetti orientati al miglioramento della coesione sociale e all’inclusione.
Il FNA si affianca ad altri strumenti di CDP Real Asset, come il Fondo Investimenti per l’Abitare (FIA) e il Fondo Nazionale dell’Abitare Sociale (FNAS), ampliando il ventaglio di risorse disponibili per lo sviluppo del social housing in Italia. La struttura del fondo, come fondo di fondi, permette di attrarre ulteriori investimenti pubblici e privati, moltiplicando l’impatto delle risorse e migliorando l’efficacia degli interventi.