In Grecia, un villaggio è riemerso dall’acqua per l’eccessiva siccità. Il villaggio di Kallio, situato nella regione, era stato sommerso nel 1979 con il lago artificiale di Mornos per la creazione di un bacino idrico. Oggi, la sua riemersione è un ulteriore e tangibile segno del cambiamento climatico.
Perché il villaggio di Kallio è riemerso?
Il fenomeno è strettamente legato alle condizioni climatiche estreme che hanno colpito la Grecia nel 2024. Il Paese, come molte altre parti del Mediterraneo, è stato travolto da ondate di calore record e una siccità prolungata. Secondo dati del National Observatory of Athens, il 2024 è stato uno degli anni più caldi mai registrati in Grecia, con temperature che hanno superato i 40°C per settimane consecutive durante l’estate. Queste condizioni hanno portato a un drastico calo dei livelli dei bacini idrici, inclusi quelli utilizzati per il rifornimento d’acqua potabile.
Il lago artificiale di Mornos, creato per soddisfare le esigenze idriche di Atene e delle zone circostanti, ha subito una riduzione del livello d’acqua di oltre il 60%. Di conseguenza, le vecchie strutture del villaggio sono emerse, offrendo una vista impressionante e al tempo stesso preoccupante.
Il precedente del 2023
Già l’anno scorso, il Paese è stato vittima di un’ondata di caldo record durata sedici giorni, che ha contribuito al più grande incendio selvaggio dell’Ue, con un’area grande due volte Atene andata in fumo tra luglio e agosto. Almeno 28 persone sono morte, decine i feriti.
Come se non bastasse, l’estremizzazione dei fenomeni ha mostrato subito l’altro lato della medaglia: a settembre 2023 diverse inondazioni hanno portato la morte in Grecia; in alcune zone, la tempesta Daniel ha scaricato in un solo giorno la pioggia di un anno.
Dati sul clima nel 2024
Come rivelato dal Copernicus Climate Change Service, l’estate 2024 è stata l’estate più calda di sempre. La zona dell’Europa meridionale, tra cui Grecia, Spagna e Italia, è stata particolarmente colpita. In Italia il conto più alto è stato pagato dalla Sicilia, dove già a marzo l’acqua era razionata in alcune zone. La combinazione di ondate di calore più frequenti e intense, insieme a periodi prolungati di siccità, crea poi condizioni favorevoli per incendi devastanti e riduzione delle riserve idriche.
Nel caso della Grecia e del villaggio di Kallio, le riserve idriche sono state ridotte drasticamente non solo a causa delle condizioni climatiche, ma anche per un aumento della domanda di acqua potabile durante le ondate di calore. La siccità ha anche peggiorato la situazione agricola, con raccolti drasticamente ridotti e un crescente bisogno di irrigazione. Nel mese di luglio 2024, alcune regioni hanno registrato una riduzione della piovosità fino al 75% rispetto alla media annuale, aggravando ulteriormente la crisi idrica.
Conseguenze a lungo termine e prospettive future
La carenza d’acqua in Grecia potrebbe diventare cronica, portando a ulteriori problemi di approvvigionamento, soprattutto nelle aree urbane come Atene, che dipendono dai bacini artificiali per l’acqua potabile.
Il fenomeno di Kallio non è isolato: la crescente scarsità d’acqua e il surriscaldamento del Mediterraneo minacciano di far riemergere altri villaggi sommersi o aree allagate. Secondo un rapporto dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA), se le tendenze attuali continueranno, entro il 2050 alcune zone costiere e lacustri del Mediterraneo potrebbero vedere una riduzione del 30% delle risorse idriche disponibili, aggravando ulteriormente la pressione sulle riserve d’acqua.
Soluzioni e strategie di mitigazione
Di fronte a queste sfide, la Grecia sta cercando soluzioni per gestire meglio le risorse idriche. Tra le strategie proposte ci sono il miglioramento delle infrastrutture di stoccaggio dell’acqua, l’adozione di pratiche agricole più sostenibili e l’incentivo a ridurre il consumo d’acqua nelle città. A livello internazionale, l’Unione Europea ha intensificato i suoi sforzi per combattere il cambiamento climatico con il Green deal europeo, che mira a ridurre le emissioni di gas serra e a sviluppare tecnologie più sostenibili per la gestione delle risorse naturali.
La riemersione del villaggio di Kallio è un monito che non possiamo più ignorare. Eventi del genere sono destinati a diventare sempre più frequenti se non si interviene in modo deciso per contrastare il cambiamento climatico e adottare misure di adattamento efficaci.