Non è più solo un problema dei Paesi tropicali: la zanzara tigre asiatica (Aedes albopictus) sta conquistando l’Europa e, con il suo avanzare, cresce il rischio di diffusione della Dengue e di altre malattie virali. In Italia è ormai presente da anni, ma il fenomeno non si ferma qui: secondo un nuovo studio, pubblicato sulla rivista Global Change Biology, i cambiamenti climatici stanno ampliando notevolmente l’habitat di questo insetto, aprendo scenari preoccupanti anche per città come Londra, Vienna, Strasburgo e Francoforte.
Originaria delle zone subtropicali, la zanzara tigre è comparsa per la prima volta in Europa nel 1979, approdando in Albania, per poi diffondersi gradualmente verso l’Europa occidentale. L’aumento delle temperature e la presenza di ambienti urbani favorevoli, con acqua stagnante e climi più miti, stanno facilitando la proliferazione delle zanzare, sempre più attive e pericolose. La conseguenza è un rischio sanitario crescente legato a malattie fino a pochi anni fa considerate “esotiche”.
La diffusione della zanzara tigre accelera
Uno degli elementi più allarmanti riguarda la velocità con cui Aedes albopictus si sta diffondendo in Europa. In Francia, ad esempio, il tasso di espansione verso Nord è aumentato drasticamente: dai circa 6 km all’anno nel 2006 ai 20 km all’anno registrati nel 2024. Una progressione che mette in evidenza quanto le condizioni climatiche siano diventate favorevoli alla sopravvivenza e alla diffusione di questa specie invasiva.
La biologia della zanzara tigre ne spiega l’efficacia. L’insetto depone le uova in acqua stagnante, anche in piccoli spazi urbani come sottovasi, grondaie o tombini. Con temperature adeguate, le larve si sviluppano rapidamente, dando origine a adulti ematofagi in grado di trasmettere virus pericolosi. La sua capacità di adattarsi a contesti diversi — rurali, periurbani e cittadini — la rende un vettore particolarmente difficile da contenere.
Secondo il ricercatore italiano Andrea Radici, dell’Università di Montpellier, “estrapolando i dati attuali si può stimare che la zanzara tigre sarà stabilmente presente nel Nord della Francia entro un decennio”. Da lì, il salto verso Londra — già climaticamente adatta — appare quasi inevitabile.
Oltre alla Dengue, gli esperti ricordano che la zanzara tigre è in grado di trasmettere anche il virus Zika e la Chikungunya, ampliando lo spettro delle minacce sanitarie a cui l’Europa deve prepararsi nei prossimi anni.
Come cambia la mappa del rischio sanitario in Europa
La ricerca pubblicata su Global Change Biology mette in luce un aspetto cruciale: la mappa del rischio sanitario europeo è destinata a cambiare. La Dengue, un tempo malattia considerata “di importazione” dai viaggiatori di ritorno da Paesi tropicali, potrebbe diventare sempre più frequente anche a livello locale, con casi autoctoni in crescita.
Se nella maggior parte dei casi la Dengue si manifesta con sintomi lievi, in alcune persone può evolvere in forme gravi, con emorragie interne, calo della pressione arteriosa e, nei casi più critici, conseguenze letali. Il pericolo non riguarda solo la Dengue. La presenza di un vettore così efficiente come la zanzara tigre apre la strada a malattie emergenti che, fino a pochi anni fa, erano considerate estranee al contesto europeo. La Chikungunya, già comparsa con focolai in Italia, e il virus Zika, legato a gravi complicazioni neurologiche, sono esempi concreti di un rischio che si allarga insieme all’avanzata del cambiamento climatico.