L’Italia è la più amata dai turisti, ma online perde terreno: ecco cosa manca

L’ETR Index premia il Belpaese per qualità e popolarità, ma la reputazione digitale non è all’altezza delle altre big del turismo
13 Febbraio 2025
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Turisti a Roma
Turisti a Roma

L’Italia si conferma, per il secondo anno consecutivo, la nazione con la migliore reputazione turistica in Europa, secondo l’European Tourism Reputation Index (ETR Index) elaborato dall’Istituto Demoskopika. Questo risultato non solo premia la qualità dell’offerta turistica del Paese, ma sottolinea anche il forte richiamo che l’Italia esercita a livello internazionale. Con 115,5 punti complessivi, il Belpaese ottiene il primato in due indicatori chiave: la ricerca della destinazione e la popolarità della destinazione. Tuttavia, emerge un’area di miglioramento significativa nel campo della social reputation, dove l’Italia si colloca solo al quarto posto, segnalando la necessità di una strategia digitale più incisiva.

L’ETR Index si basa su un’analisi dettagliata dei flussi turistici europei, considerando dieci tra le principali destinazioni per numero di arrivi, tra cui Francia, Germania, Spagna e Grecia. Nel 2023, questi paesi hanno accolto oltre 863 milioni di visitatori, rappresentando l’84,7% del totale degli arrivi nei 27 stati membri dell’Unione Europea. L’Italia emerge come leader, grazie alla qualità della sua offerta e alla notorietà della sua destinazione, ma la classifica mostra una competizione sempre più serrata con altre nazioni, specialmente sul fronte della promozione digitale.

Nonostante il primato, il posizionamento dell’Italia nel rating della social reputation suggerisce una debolezza strutturale nella gestione dei canali istituzionali online. Enit e il portale Italia.it, pur rappresentando punti di riferimento per la promozione turistica, non sono sfruttati con la stessa efficacia di altri competitor europei come Portogallo, Grecia e Spagna. Questo limite incide sulla percezione internazionale dell’Italia come destinazione turistica innovativa e interattiva, evidenziando la necessità di un maggiore investimento nelle strategie digitali per consolidare il vantaggio competitivo.

Il confronto europeo

La Grecia si posiziona al secondo posto nell’ETR Index con 108,4 punti, grazie soprattutto alla qualità della sua offerta ricettiva, ristorativa e culturale, che le vale il primo posto in questa categoria. La nazione ellenica eccelle anche nella gestione della sua presenza online, classificandosi seconda nella social reputation, con oltre 1,7 milioni di like, iscritti e follower sui canali ufficiali di promozione turistica. Questo risultato dimostra come un utilizzo efficace delle piattaforme digitali possa aumentare l’attrattività di una destinazione, consolidando il posizionamento competitivo nel mercato turistico globale.

La Spagna, invece, si classifica terza con 102,8 punti, evidenziando una performance particolarmente significativa nel volume di ricerca online della destinazione e nella social reputation. Con oltre 3,3 milioni di like, iscritti e follower, la Spagna si distingue per una strategia digitale più avanzata rispetto all’Italia, che le consente di mantenere un forte appeal turistico. Questo posizionamento dimostra che, oltre alla qualità dell’offerta, la visibilità e l’interazione con il pubblico attraverso i social media stanno diventando elementi determinanti per il successo turistico.

Osservando le tendenze europee, emerge che i paesi con le migliori performance digitali stanno consolidando la loro reputazione turistica con strategie di comunicazione mirate, che comprendono campagne promozionali interattive e l’utilizzo dei dati per personalizzare l’offerta turistica. Questo scenario rappresenta una sfida per l’Italia, che dovrà potenziare le proprie iniziative in questo settore per mantenere la leadership e rispondere alle nuove dinamiche del mercato globale.

Reputazione Turistica Ue

Le regioni italiane più attrattive

Sul fronte nazionale, il Regional Tourism Reputation Index, anch’esso elaborato da Demoskopika, vede la Toscana primeggiare con 109,6 punti, superando il Trentino-Alto Adige, che si ferma a 108 punti. La regione toscana si distingue per l’elevato livello di popolarità e interesse online, oltre che per la qualità dell’offerta ricettiva e culturale, valutata positivamente da un ampio numero di visitatori. La Toscana si conferma quindi una destinazione d’eccellenza, capace di coniugare un patrimonio storico-artistico straordinario con un’efficace strategia di promozione digitale.

Il Trentino-Alto Adige, pur cedendo il primo posto, mantiene un’ottima reputazione grazie all’efficacia della sua promozione turistica e alla qualità dell’offerta ricettiva. La regione si distingue in particolare per la capacità di attrarre visitatori attraverso campagne digitali mirate, sfruttando al meglio le potenzialità dei social media per incrementare l’engagement del pubblico. Questo approccio le permette di competere con altre destinazioni di rilievo, consolidando la sua posizione tra le mete turistiche più apprezzate d’Italia.

La Sicilia, invece, conquista il terzo posto con 104,6 punti, grazie a una combinazione di fattori che includono l’ampia offerta culturale, la qualità delle strutture ricettive e l’elevato numero di pagine indicizzate online, segno di un forte interesse per la destinazione. Il successo della regione dimostra come l’integrazione tra un patrimonio culturale di grande valore e una promozione digitale efficace possa risultare determinante per il posizionamento turistico.

Reputazione Turistica Italia

Toscana al primo posto

La Toscana si impone come la regione con la migliore reputazione turistica in Italia, superando il Trentino-Alto Adige e conquistando il primo posto nel Regional Tourism Reputation Index. Il successo della regione è dovuto a una serie di fattori sinergici, tra cui la forte popolarità online della destinazione, la qualità dell’offerta ricettiva e il consolidamento di una strategia di promozione efficace. Con un punteggio di 109,6 nel ranking di Demoskopika, la Toscana si distingue per il livello di apprezzamento ricevuto su piattaforme di ricerca e social network, nonché per l’ampiezza dell’offerta turistica valutata positivamente dai visitatori.

La regione conta quasi 79.000 strutture e attrazioni recensite con elevati standard qualitativi, un dato che riflette la capacità del territorio di attrarre e soddisfare un turismo diversificato. L’utilizzo delle nuove tecnologie e della digitalizzazione gioca un ruolo fondamentale in questo successo. L’agenzia regionale Toscana Promozione Turistica, insieme alla Fondazione Sistema Toscana e agli operatori locali, ha saputo sfruttare gli strumenti digitali per migliorare la comunicazione e rendere più accessibili le informazioni sulle attrazioni regionali. Questa strategia ha contribuito a mantenere alta la visibilità della Toscana e a consolidarne la reputazione nel panorama turistico italiano ed europeo.

L’approccio della regione non si è limitato alla promozione, ma ha incluso anche interventi mirati per migliorare l’offerta turistica. Il nuovo Testo unico del turismo ha permesso una gestione più efficiente delle risorse, favorendo una maggiore collaborazione tra istituzioni, imprese e associazioni di categoria. Questo modello integrato ha permesso alla Toscana di rispondere in maniera proattiva alla domanda di turismo, rafforzando il proprio posizionamento e anticipando le esigenze dei visitatori.

Sicilia sul podio

La Sicilia raggiunge il terzo posto nella classifica della reputazione turistica regionale, scalando posizioni grazie a un aumento significativo dell’apprezzamento online e a una crescita costante dei flussi turistici. Con un punteggio di 104,6, l’isola registra risultati straordinari in termini di popolarità su Google Trends e indicizzazione online, con oltre 845.000 pagine censite che attestano l’interesse del pubblico nei confronti della destinazione.

Uno degli elementi chiave di questo successo è la qualità dell’offerta turistica, che conta quasi 78.000 strutture e attrazioni valutate positivamente dai visitatori. La regione ha puntato su una strategia di destagionalizzazione, ampliando le proposte turistiche al di fuori dei periodi di alta stagione e valorizzando l’intero territorio, dalle città d’arte alle aree meno conosciute. Il governo regionale ha investito risorse considerevoli nella promozione della destinazione, come dimostra la partecipazione alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano con un grande stand di 1.100 metri quadrati, che ha offerto un’esperienza immersiva ai visitatori e operatori del settore.

L’assessore regionale al Turismo, Elvira Amata, ha sottolineato l’importanza di una strategia coordinata che coinvolga tutti gli attori del comparto turistico. La Sicilia ha adottato un approccio basato sulla valorizzazione delle Destination Management Organisation (DMO), che hanno giocato un ruolo cruciale nel raccontare l’identità dell’isola in modo strutturato e mirato. Il successo ottenuto si traduce in un incremento dell’11,1% delle presenze rispetto alla media nazionale del 3,7%, un dato che conferma l’efficacia delle iniziative messe in campo per rendere la Sicilia una destinazione sempre più attrattiva.

Il futuro del turismo italiano

La centralità dell’Italia nel panorama turistico europeo non è solo una questione di numeri, ma anche di strategie e investimenti. Il settore turistico rappresenta un pilastro dell’economia nazionale, e la sua crescita dipende dalla capacità delle istituzioni di sviluppare politiche innovative per rafforzare l’attrattività del Paese.

“L’Italia ancora regina d’Europa come reputazione turistica. E non a caso la spesa degli stranieri continua a crescere: novembre 2024 meglio dello stesso periodo dell’anno precedente. I fatti parlano chiaro: il lavoro, con la squadra del turismo, ottiene sempre grandi risultati” così il ministro del Turismo, Daniela Snatanchè, commentando il rapporto di Demoskopika. In un contesto europeo sempre più competitivo, il futuro del turismo italiano dipenderà dalla capacità del Paese di adattarsi alle nuove sfide, innovando le strategie di comunicazione e valorizzando al meglio il proprio inestimabile patrimonio culturale e naturale.

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