Milano-Venezia in 15 minuti: l’ambizioso (ma concreto) progetto Hyper Transfer

11 Giugno 2025
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Velocità Supersonica Canva

Quindici minuti. Il tempo di una telefonata di lavoro, di una lunga pausa caffè o di una breve passeggiata al parco. Secondo il progetto Hyper Transfer, presentato al salone Transport Logistic 2025 di Monaco di Baviera, basterebbe questo lasso di tempo per viaggiare da Milano a Venezia. L’iniziativa è promossa dalla Regione Veneto e realizzata in collaborazione con Italferr (Ferrovie dello Stato), Webuild, Leonardo e l’Università di Padova.

Fare Milano-Venezia in quindici minuti sembra fantascienza ma, per i suoi promotori, potrebbe diventare realtà già il prossimo decennio.

Il sogno della capsula volante e l’ambizione di Zaia

Il sistema Hyper Transfer prevede capsule di trentadue metri a levitazione magnetica che viaggiano all’interno di tubi conduttori a bassa pressione. Ogni capsula può trasportare 40 persone o 12 tonnellate di merce, raggiungendo velocità superiori a quelle di un aereo commerciale – fino a 1.223 chilometri orari secondo le previsioni più ottimistiche dell’azienda. L’obiettivo è usare questo modello anche per collegare altre grandi città.

Luca Zaia non nasconde l’ambizione: “Si potrà viaggiare da Milano a Venezia in 15 minuti, da Roma a Venezia in 30, da Berlino a Venezia in 80, in modalità silenziosa, a zero emissioni. E siamo noi i primi a presentare un progetto simile. È una tecnologia rivoluzionaria e ora entriamo in fase operativa, con la volontà di intercettare investitori internazionali”, ha dichiarato il governatore del Veneto.

Il sistema promette produrre più energia di quanta ne consuma grazie all’integrazione di pannelli fotovoltaici lungo il tracciato.

La realtà dietro la visione

Ma quanto c’è di concreto in questa promessa futuristica? Il progetto affonda le radici nel Protocollo d’Intesa firmato il 16 marzo 2022 tra Regione Veneto, Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Concessioni Autostradali Venete. Da allora, il lavoro è proseguito con il coinvolgimento di partner di peso: Italferr del Gruppo Ferrovie dello Stato, Università di Padova, Webuild e Leonardo.

Lo studio di fattibilità, completato con successo e costato 4 milioni di euro, ha prodotto oltre 5mila pagine di documentazione. I docenti dell’Università di Padova che hanno coordinato il progetto, Gaudenzio Meneghesso e Alessandro Beghi, sono chiari: “Dal punto di vista tecnico non ci sono motivi ostativi alla realizzazione dell’Hyper Transfer”.

Il primo passo concreto

La fase sperimentale prenderà il via con la costruzione di un test track di 10 chilometri tra Padova e Venezia, con un investimento stimato di un miliardo di euro. Questo tracciato servirà a testare ogni componente del sistema: dalle capsule ai sistemi di sicurezza, dalla gestione dell’energia alla velocità massima raggiungibile nei test, fissata a 630 chilometri orari.

Monica Manto, presidente di Concessioni Autostradali Venete, spiega che ora l’obiettivo è “rivolgersi al mercato per identificare un partner industriale con cui avviare la realizzazione del percorso di prova”. La timeline prevede l’attivazione del test track entro il 2026.

I numeri e i tempi del progetto

Le cifre del progetto sono impressionanti quanto ambiziose. Dopo l’investimento iniziale di un miliardo per i primi 10 chilometri, le tratte successive dovrebbero costare circa 40 milioni di euro al chilometro.

I vantaggi promessi sono altrettanto significativi:

Nonostante l’entusiasmo dei promotori, i tempi di realizzazione richiedono una valutazione realistica. I docenti dell’Università di Padova stimano “almeno 6-7 anni per i primi 10 chilometri, altri 20 per arrivare a Milano”. Una previsione che sposta l’orizzonte temporale ben oltre le aspettative più ottimistiche.

Il confronto con progetti simili nel mondo offre ulteriori elementi di riflessione.

Il sistema Hyper Transfer è attualmente in fase di test negli Stati Uniti, a Los Angeles, e vicino a Tolosa in Francia, mentre studi di fattibilità sono in corso in Spagna, Arabia Saudita e India.

Oltre agli aspetti tecnici e finanziari, occorrerò collocare l’infrastruttura sul territorio, integrarla con la rete di trasporti esistente, e ricercare investitori internazionali. Come sottolineano i ricercatori padovani, “le tecnologie sono note e studiate, ora si tratta solo di metterle insieme”. Un “solo” che, nasconde complessità ingegneristiche, normative e finanziarie considerevoli.

Qual è il trasporto del futuro?

Il progetto Hyper Transfer si inserisce in un contesto più ampio di innovazione nel settore dei trasporti. La tecnologia riprende e sviluppa i concetti di Hyperloop Alpha, il treno supersonico ideato da Elon Musk, fallito prima ancora di partire, mentre in ambito ferroviario esistono già esempi di alta velocità come il treno giapponese Shinkansen, che raggiunge i 320 chilometri orari.

Anche nel trasporto privato ci sono state importanti novità: negli ultimi mesi sono state testate con successo la prima auto volante e la prima moto volante.

Se il progetto Hyper Transfer dovesse avere successo, il Veneto si posizionerebbe come laboratorio sperimentale per la mobilità del futuro, con potenziali ricadute economiche e tecnologiche significative per l’intera regione e il Paese.

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