Dal 12 maggio, grazie alla nuova delibera dell’Enac (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), cani e gatti di qualsiasi taglia possono viaggiare in cabina insieme ai loro proprietari, superando il limite di peso che finora li relegava nella stiva. La decisione risponde alle esigenze di milioni di italiani che fino ad ora erano costretti a separarsi dal proprio animale domestico durante il volo. Ma la decisione finale spetta comunque alle compagnie aeree.
Animali in aereo, cosa cambia con le nuove regole
La novità principale della delibera, approvata dal Consiglio di amministrazione dell’Enac e fortemente sostenuta dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, è l’eliminazione del limite di peso di 8-10 kg (compreso il trasportino) che finora aveva costretto gli animali di taglia media e grande a viaggiare nella stiva pressurizzata degli aerei.
La nuova normativa stabilisce che “è consentito il trasporto in cabina di animali domestici, alloggiati all’interno di un apposito trasportino da collocarsi anche al di sopra dei sedili, purché adeguatamente assicurato tramite le cinture di sicurezza o altri sistemi di ancoraggio”. Il peso complessivo dell’animale e del trasportino potrà essere superiore ai limiti attualmente previsti, ma non dovrà eccedere “il peso massimo previsto per un passeggero medio”, che secondo lo studio più recente dell’Agenzia dell’Unione europea per la sicurezza aerea (Easa) è di 84 kg, bagaglio a mano incluso.
Le condizioni da rispettare
Questo significa che anche cani di taglia media o grande potranno viaggiare accanto ai loro proprietari, a condizione che:
- Siano sistemati in trasportini omologati;
- I trasportini siano adeguatamente fissati con cinture di sicurezza o altri sistemi di ancoraggio;
- Non ostruiscano le uscite di emergenza o interferiscano con l’operatività dell’equipaggio.
Su quali compagnie aeree posso portare animale domestico
È importante sottolineare che la nuova normativa non impone alle compagnie aeree di modificare le proprie politiche interne. Questo significa che se una compagnia può lasciare inalterata la propria policy anche se prevede che gli animali domestici non possano essere trasportati del tutto o oltre un certo. La delibera apre la porta a chi vuole adottare politiche più “pet-friendly”, ma non impone cambiamenti obbligatori.
Alcune compagnie low cost, come EasyJet o Ryanair, attualmente non permettono il trasporto di animali, fatta eccezione per i cani guida e da assistenza. Altre, come Volotea, Klm, e Ita Airways, hanno regolamenti specifici riguardo alle dimensioni del trasportino e al peso massimo consentito. Prima di prenotare un volo, è quindi fondamentale informarsi direttamente con la compagnia aerea prescelta per evitare brutte sorprese.
Inoltre, anche se la nuova delibera è formalmente entrata in vigore il 12 maggio 2025, l’applicazione pratica richiederà tempo. Le compagnie aeree dovranno adattare le loro politiche interne, introdurre dispositivi di ancoraggio omologati e aggiornare le procedure di prenotazione e assegnazione dei posti.
Perché fino ad ora gli animali viaggiavano in stiva
Fino all’introduzione di questa nuova normativa, la maggior parte delle compagnie aeree consentiva solo agli animali di piccola taglia di viaggiare in cabina. Gli animali più grandi erano costretti a viaggiare nella stiva pressurizzata, una soluzione che comportava notevoli disagi sia per gli animali che per i loro proprietari, ma si basava su diverse considerazioni:
- Sicurezza a bordo: la presenza di animali di grossa taglia in uno spazio ristretto come la cabina di un aereo poteva rappresentare un rischio per la sicurezza dei passeggeri in caso di turbolenze o emergenze;
- Spazio limitato: le cabine degli aerei sono progettate per ottimizzare lo spazio per i passeggeri umani, con poco margine per accogliere animali di grossa taglia;
- Allergie e disturbi: la presenza di animali in cabina poteva causare problemi ai passeggeri allergici o a chi soffre di asma;
- Comportamento imprevedibile: gli animali, soprattutto se stressati, possono avere reazioni imprevedibili durante il volo.
Il viaggio in stiva rappresentava un’esperienza traumatica per molti animali. Nonostante le stive degli aerei commerciali siano pressurizzate e climatizzate, l’ambiente è freddo, rumoroso e isolato, condizioni che possono generare ansia e stress negli animali. Questo ha spinto molti proprietari a cercare alternative al trasporto aereo, optando per viaggi più lunghi e faticosi pur di non sottoporre i propri animali a questa esperienza.
Un cambiamento che risponde a nuove esigenze sociali
La decisione dell’Enac riflette un cambiamento culturale significativo nella società italiana, dove gli animali domestici sono considerati sempre più spesso dei membri della famiglia. Secondo alcune ricerche, questo non significherebbe che gli italiani stiano sostituendo i figli con gli animali domestici, come supponeva (anche) Papa Francesco. In Italia vivono più animali domestici che persone, quasi 65 milioni ci cui oltre 20 milioni sono cani e gatti.
Per molti proprietari, “la nuova normativa rappresenta un notevole passo avanti per i proprietari di animali domestici”, commentano gli esperti del settore. Se da un lato il pet rappresenta una forma di compagnia e affetto, dall’altro è anche specchio delle dinamiche abitative e occupazionali. In contesti urbani sempre più densi, con spazi abitativi ridotti e ritmi frenetici, si moltiplicano le preferenze per animali considerati “gestibili”: gatti rispetto ai cani, pesci rispetto a entrambi.
Ora non sono solo le famiglie e le aziende ad adattarsi, ma anche le istituzioni, che riconoscono l’utilità affettiva e materiale degli animali domestici. Un’ulteriore conferma arriva dal Bonus animali domestici, che il mese scorso è diventato operativo e, in presenza di determinati requisiti, riconosce un contributo economico agli over 65 che hanno degli animali domestici. La misura nasce dalla consapevolezza che per molti anziani gli animali domestici rappresentano una compagnia essenziale, perché contribuiscono al benessere psicofisico e alla qualità della vita.
Per approfondire: Il bonus animali domestici 2025 entra in vigore: chi ne ha diritto e come richiederlo