Bando di concorso RIPAM per 2.200 assunzioni: quando e come fare domanda

Nuovi inserimenti a tempo indeterminato in Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia: nuove competenze per rilanciare il Mezzogiorno
9 Ottobre 2024
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Bando Concorso Ripam Lavoro

Al via oggi il bando del concorso RIPAM, che prevede l’assunzione di 2.200 funzionari per rafforzare le amministrazioni territoriali di Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Questi nuovi inserimenti, che avverranno a tempo indeterminato, sono destinati a migliorare l’efficacia della Pubblica Amministrazione in queste regioni, con un particolare focus sull’utilizzo delle risorse europee e nazionali destinate alla coesione territoriale.

Il concorso è organizzato dal Dipartimento della Funzione Pubblica, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud, ed è sostenuto finanziariamente dal Programma Nazionale Capacità per la Coesione 2021-2027.

Il progetto si inserisce nell’ambito delle politiche di coesione europee, con l’obiettivo di ridurre il divario tra il Sud e il resto del Paese, rafforzando la capacità amministrativa delle regioni coinvolte. I nuovi funzionari saranno dedicati a progetti strategici che spaziano dall’innovazione e digitalizzazione della pubblica amministrazione alla gestione dei fondi europei per lo sviluppo socioeconomico. Il percorso di formazione, che seguirà l’assunzione, sarà specificamente mirato a formare competenze legate alla politica di coesione, rendendo i neoassunti operativi entro la primavera del 2025.

Concorso RIPAM, le parole di Giorgia Meloni

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha sottolineato l’importanza di questo progetto dichiarando: “Un impegno preso dal Governo per venire incontro alle esigenze più volte rappresentate dai territori e per offrire nuove opportunità ai giovani. Si tratta di un importante rafforzamento della capacità amministrativa delle regioni del Mezzogiorno che con nuovi talenti e competenze, avranno nuovo slancio per la messa a terra dei progetti finanziati dalla politica di coesione”.

Nonostante le polemiche sull’autonomia differenziata, il 28 settembre scorso, la presidente Giorgia Meloni ha ribadito la visione di un Sud competitivo alla Fiera del Levante di Bari, dove ha parlato persino del Mezzogiorno come “locomotiva” del Paese: “Quest’anno – ha detto la presidente del Consiglio – il Sud è stato di fatto la locomotiva economica dell’Italia, invece di quello che abbiamo visto negli anni passati, quando si ritrovava quasi sempre a essere il fanalino di coda. Abbiamo voluto tracciare una direzione nuova, chiara, e intendiamo seguirla, ovviamente, cioè dare all’impresa e ai cittadini del Mezzogiorno la possibilità concreta di dimostrare il proprio valore”.

A pochi giorni dall’apertura del concorso RIPAM, Meloni aveva ribadito la linea dell’esecutivo: no all’assistenzialismo, sì alla formazione di nuove competenze per aumentare le opportunità di lavoro nel Sud Italia, ricordando il ruolo centrale delle infrastrutture.

“A noi spetta il compito di liberarne il potenziale immenso, il suo potenziale inespresso, con gli investimenti, con gli interventi mirati, con una spinta infrastrutturale necessaria per ridurre finalmente il divario con il resto d’Italia. Perché senza infrastrutture adeguate nessun rilancio è possibile”, ha ricordato alla Fiera del Levante Meloni, prima di concludere: “Scommettere sull’orgoglio del sud significa scommettere sull’orgoglio di una nazione intera, perché’ un Sud prospero e competitivo è un vantaggio per tutto il popolo italiano”.

Formazione e opportunità per il Sud: un bisogno urgente

Il Sud Italia ha storicamente affrontato sfide strutturali legate all’occupazione e allo sviluppo economico. Secondo i dati Istat riferiti al 2023, il tasso di disoccupazione nelle regioni del Mezzogiorno resta ben al di sopra della media nazionale, con punte che superano il 15% in alcune aree, rispetto al 7,6% registrato a livello nazionale. Tuttavia, nonostante queste difficoltà, il Sud ha mostrato segnali di ripresa economica, con un aumento del PIL nel 2023, trainato soprattutto da investimenti pubblici e privati e dal rilancio del turismo post-pandemia. Il rapporto Svimez ha certificato che il Mezzogiorno è cresciuto più del Settentrione nel 2023, in termini percentuali.

Questa crescita ha portato anche alla consapevolezza che una delle leve principali per un miglioramento strutturale risiede nella formazione del capitale umano. L’introduzione di programmi come il concorso RIPAM mira a colmare le lacune di competenze nei settori chiave, soprattutto quelli legati alla gestione dei fondi europei, e a creare opportunità di lavoro qualificato per i giovani laureati. L’investimento in formazione e nuove competenze non solo contribuisce a trattenere i giovani talenti nelle regioni meridionali, ma aiuta anche a contrastare il fenomeno della migrazione interna, che ha visto migliaia di giovani del Sud spostarsi verso il Nord Italia o all’estero negli ultimi decenni indebolendo ancora di più il tessuto produttivo e il know how del Meridione.

Tra migrazione interna e fame di competenze

Nel 2023, le Aree interne del Mezzogiorno hanno perso circa 35mila residenti (-4,9 ‰), particolarmente consistente nelle zone periferiche e ultraperiferiche (rispettivamente, -18mila e -4mila), con variazioni relative pari a -6,1 e -8,3 ‰ sul 2022.
Mentre nelle Aree interne del Nord il calo della popolazione ha interessato 1 comune su 2, nel Mezzogiorno ha interessato 4 Comuni su 5. Nel complesso, nei centri classificati Snai, c’è stata una leggera crescita della popolazione rispetto all’anno precedente. Questo è dovuto principalmente a un aumento della popolazione nei centri situati nel Centro e nel Nord del Paese, mentre c’è stata una diminuzione della popolazione nei centri del Mezzogiorno.

In questo contesto utilizzare efficacemente i fondi europei, anche grazie alla specializzazione di oltre duemila nuovi funzionari, è un passo fondamentale per garantire una crescita sostenibile e inclusiva nel Sud Italia. Il ministro per gli Affari europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, ha garantito: “stiamo rendendo sempre più efficiente l’utilizzo delle risorse europee, anche grazie alla specializzazione di oltre duemila nuove competenze che verranno specificamente formate su questo”.

Nella visione dell’esecutivo, l’assunzione di nuovi funzionari pubblici attraverso il concorso RIPAM non solo risponde a un’esigenza immediata di rafforzare la macchina amministrativa del Mezzogiorno, ma rappresenta anche una visione strategica per il futuro dell’intero Paese.

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