Cenare in un ristorante stellato e guadagnare mille euro, l’offerta di lavoro da sogno

Dietro l'iniziativa di Pipero Roma c’è una campagna più grande per attrarre nuovi talenti nel mondo della ristorazione
8 Aprile 2025
3 minuti di lettura
Critico Gastronomico Tester Ristorante

Un lavoro da sogno che sta facendo il giro del web: mangiare in un ristorante stellato, vivere un’esperienza unica tra cucina e sala, e guadagnare anche mille euro. Ma c’è molto di più dietro l’offerta di lavoro di Pipero Roma: una campagna promossa dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi (Fipe) e InfoJobs per rilanciare l’occupazione nel settore della ristorazione, sempre più in crisi di personale. In questo contesto, Alessandro Pipero è il volto di una strategia che punta a catturare l’attenzione di una nuova generazione di lavoratori, ma anche a far luce sulle sfide quotidiane che i ristoratori affrontano per attrarre e mantenere talenti.

Dietro al “lavoro dei sogni” c’è una campagna per rilanciare la ristorazione

L’annuncio di Pipero Roma ha suscitato un’onda di entusiasmo online: l’opportunità di vivere una serata in un ristorante stellato, guadagnando mentre si condividono emozioni e contenuti sui social. Tuttavia, dietro questa proposta accattivante si cela un’iniziativa più ampia e strategica, nata dalla collaborazione tra la Fipe e InfoJobs. L’obiettivo non è solo attrarre curiosità, ma sensibilizzare il pubblico sulla difficoltà occupazionale nel settore della ristorazione e l’importanza di attrarre nuovi talenti.

Lo chiarisce direttamente all’Adnkronos Alessandro Pipero, maître e volto dell’iniziativa: “Sono stato contattato da Fipe e InfoJobs per fare da volto a questa campagna. Il mio ristorante sarà la sede in cui si svolgerà l’esperienza, ma io non gestisco le candidature e non ho deciso i criteri. È una trovata geniale, sì, ma con un fine importante: mostrare il fascino e le potenzialità del lavoro in sala e in cucina”.

Secondo Pipero, la campagna ha già colto nel segno: “Si è scatenato tutto: la gente mi chiama per sapere come candidarsi, ma non devo essere contattato io, tutto passa da InfoJobs. Il mio ruolo è promuovere il valore della professione, in un momento in cui il settore fa fatica a trovare personale”.

Dietro le quinte dell’annuncio di lavoro

L’offerta di lavoro – che ha ottenuto oltre 2500 candidature nei primi tre giorni – non è quindi solo una “esperienza retribuita da sogno”, ma un’azione concreta per dare visibilità al comparto della ristorazione. L’idea è quella di utilizzare la viralità e il coinvolgimento social per riaccendere la curiosità verso i mestieri del cibo, proponendoli non più solo come lavori “pesanti” ma come esperienze di valore, formazione, passione.

L’aspetto interessante è che questa iniziativa non richiede titoli o curriculum, ma si rivolge a chi ha passione per il cibo e una presenza online: un modo per rendere il mestiere appetibile anche alle generazioni digitali, abituate a raccontare ciò che vivono in tempo reale.

L’esperienza proposta – cena da 10 portate, dietro le quinte, pernottamento e 1.000 euro netti – non è solo una trovata per far parlare di sé. È un modo nuovo di raccontare un mestiere antico, che oggi ha bisogno di rinnovare il suo immaginario, anche per diventare più attrattivo sul piano occupazionale.

In un periodo in cui la sostenibilità del lavoro nel food & beverage è in crisi – tra carenza di personale, orari pesanti e bassa valorizzazione – questa iniziativa diventa occasione per ripensare i mestieri della ristorazione anche come esperienze formative, creative e comunicative.

Lavorare nella ristorazione

Il settore della ristorazione ha, in realtà, iniziato a recuperare terreno anche sotto il profilo occupazionale, ma continua a confrontarsi con sfide legate alla sostenibilità del lavoro e alla valorizzazione delle figure professionali.

Secondo i dati più recenti diffusi dal Centro Studi della Federazione Italiana Pubblici Esercizi (l’organizzazione nazionale che rappresenta oltre 300.000 imprese tra ristoranti, bar, gelaterie e simili), il settore ha registrato una crescita del 6,4% del numero di addetti rispetto al 2022, portando il totale a 1,4 milioni di lavoratori nel 2023. A livello di lavoro dipendente, il settore ha visto un aumento significativo, con oltre 165.000 aziende con dipendenti che hanno impiegato una media di 1.070.839 lavoratori, superando dell’8,1% i livelli pre-pandemia. Un altro dato positivo è il recupero dei contratti a tempo indeterminato, cresciuti di oltre 11.000 unità rispetto al 2019, e oggi rappresentano il 58,5% dei contratti nel settore, rendendo questa forma contrattuale la più diffusa.

“Siamo felici di proseguire la collaborazione con InfoJobs che ci consente di aumentare la forza e la portata del Fipe Talent Day”, ha dichiarato Luciano Sbraga, direttore del Centro Studi di Fipe. “La possibilità di integrare presenza fisica degli eventi e visibilità online rappresenta la soluzione migliore sia per le aziende, che possono massimizzare l’efficacia della ricerca orientandola sui profili più adatti, sia per i giovani talenti, che possono sfruttare le potenzialità di una più ampia panoramica sull’offerta del mercato”.

Questi numeri positivi arrivano dopo anni di difficoltà nella ricerca di personale qualificato e l’iniziativa realizzata con InfoJobs, non nuova a trovate di questo genere (è di luglio 2024 l’offerta di lavoro come assaggiatore di gelati), rientra in una strategia di employer branding per la ristorazione: promuovere il settore con linguaggi e strumenti vicini al mondo digitale, ai giovani e ai content creator.

“Attraverso la collaborazione con Fipe e il lancio di iniziative come i Cool Jobs di InfoJobs, vogliamo offrire esperienze concrete che valorizzino il talento e rispondano alle esigenze reali delle aziende del settore. Crediamo fortemente che iniziative come queste rappresentino un’opportunità per i candidati di entrare in contatto diretto con le aziende, comprendere da vicino il settore e l’ambiente in cui potrebbero lavorare”, ha poi aggiunto Michele Antonelli, marketing manager di InfoJobs. “L’obiettivo di questa collaborazione è riaccendere la passione per i mestieri del cibo, partendo dalla narrazione di esperienze reali e coinvolgenti”.

Questo approccio non solo aiuta a rafforzare l’immagine del settore, ma offre anche uno spunto per attrarre talenti con competenze specifiche, contribuendo così a una crescita sostenibile e qualificata del comparto.

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