Niente proroga per la polizza catastrofale delle imprese e nessuna modifica al bonus elettrodomestici: l’esame in commissione Attività produttive alla Camera ha dichiarato inammissibile la revisione del decreto bollette proposta da Fratelli d’Italia. L’obiettivo di eliminare il click day è rinviato a data da destinarsi, ma cos’altro prevedevano gli emendamenti bocciati, e cosa sarebbe cambiato per i consumatori “green”?
Cosa significa la bocciatura
L’emendamento presentato da FdI prevedeva modifiche sostanziali quali l’abolizione del click day, l’introduzione dello sconto diretto in fattura, l’eliminazione del vincolo della classe energetica di riferimento e specifiche norme per le imprese. Tutto rimane invariato, con le regole precedenti che continuano a disciplinare l’accesso agli incentivi.
Per le famiglie italiane, questo significa mantenere un percorso piuttosto complesso per accedere ai bonus. Il click day rimane l’unica strada per accaparrarsi gli sconti. I consumatori restano in attesa del decreto attuativo che dovrà definire le modalità di attribuzione degli incentivi, i nuovi criteri di efficienza energetica e la lista degli elettrodomestici ammessi all’agevolazione.
Assicurazione contro le calamità e salva auto
La commissione Attività produttive ha anche bocciato l’emendamento che prevedeva di rinviare di sette mesi l’obbligo per le imprese di assicurazione contro le catastrofi naturali. Le aziende dovranno sottoscrivere la polizza entro la fine di marzo. L’inottemperanza non sarà punita con delle multe, ma la Pa terrà conto della mancata sottoscrizione della polizza in sede di assegnazione degli aiuti di Stato.
Bocciata anche la proposta che escludeva le auto aziendali prenotate nel 2024, ma in consegna nel 2025, dal nuovo sistema di tassazione dei fringe benefit.
Sotto il profilo emergenziale, è stata bocciata anche la proposta bipartisan di istituire un fondo da destinare a Comuni, città metropolitane e province per “garantire la continuità dei servizi energetici erogati”. Tra gli emendamenti condivisi da entrambi gli schieramenti è stata bocciata anche la proposta di incentivare la riconversione dei container dal gasolio in batterie elettriche.
Come funziona il bonus elettrodomestici
Il bonus elettrodomestici prevede una detrazione Irpef del 30% sul costo di grandi elettrodomestici come frigoriferi, lavatrici, asciugatrici e lavastoviglie, a patto che appartengano alla classe energetica A o B in base alle regole di etichettatura Ue in vigore dal 2021. I limiti di detrazione sono fissati a:
– 100 euro per i redditi superiori ai 25 mila euro annui;
– 200 euro per i redditi inferiori ai 25 mila euro annui.
La misura dovrebbe avere una copertura di 100 milioni di euro all’anno per il triennio 2025-2027 e potrà essere richiesta al momento della dichiarazione dei redditi, allegando fatture e ricevute di pagamento tracciabili. L’agevolazione include le spese di trasporto e montaggio, purché documentate e saldate anche queste con modalità tracciabili.
Quanto inquinano gli elettrodomestici vecchi
Secondo stime di settore, la sostituzione di un elettrodomestico di vecchia generazione con un modello più efficiente può portare a risparmi annui significativi. Ad esempio, una lavatrice di classe B consuma in media il 30% in meno rispetto a una di classe D, mentre un frigorifero efficiente può ridurre i consumi di energia fino al 50%.
Sostituire elettrodomestici obsoleti non è solo una scelta vantaggiosa per le tasche, ma anche per l’ambiente. Oltre a consumare meno energia ed emettere meno CO2, gli elettrodomestici di nuova generazione hanno anche una vita più lunga, riducendo la produzione di rifiuti elettronici.
Attualmente, in Italia, la maggior parte degli elettrodomestici disponibili sul mercato appartiene alle classi E e D, mentre le classi A, B e C sono ancora poco diffuse. Questo scenario evidenzia una transizione in corso verso un uso più responsabile delle risorse energetiche. I produttori sono ora chiamati a realizzare apparecchi sempre più efficienti, con un impatto diretto sui consumi energetici delle famiglie.