Coltivare cetrioli e cavoli negli uffici vuoti, le nuove frontiere della sostenibilità

Il fenomeno fa bene alle tasche e all’ambiente. Fino al -90% di acqua, meno pesticidi e riduzione dei gas serra
31 Gennaio 2025
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Agricoltura Indoor Canva
Coltivazione indoor_canva

Coltivare cetrioli, cavoli ed erbe aromatiche negli uffici rimasti vuoti. Di questo si stanno occupando alcune start-up soprattutto dopo la pandemia di Covid-19, quando l’interruzione della catena di approvvigionamento alimentare ha spinto a cercare soluzioni locali accelerando il fenomeno della agricoltura indoor. Edifici abbandonati, tetti e uffici vuoti vengono trasformate in più o meno piccole fattorie indoor in luoghi di coltivazione. In alcune località un ufficio su quattro è vuoto, anche a causa della crisi demografica e della crescente migrazione interna dalle periferie alle città.

L’agricoltura indoor non solo contribuisce alla sostenibilità ambientale, ma offre anche nuove opportunità economiche e sociali, favorendo la produzione locale di cibo e riducendo l’impatto ambientale delle importazioni alimentari.

Agricoltura indoor e agricoltura urbana

L’agricoltura indoor rientra nella più ampia categoria dell’agricoltura urbana, che comprende una vasta gamma di tecniche e approcci che vanno dagli orti comunitari alla coltivazione idroponica al chiuso.

Nata come risposta a sfide globali quali l’urbanizzazione crescente, il cambiamento climatico e la necessità di migliorare la sicurezza alimentare, oggi l’agricoltura urbana è sempre più sostenuta da amministrazioni locali, startup innovative e comunità di cittadini. Molte città stanno adottando politiche per incentivare il verde urbano, riconoscendo il valore dell’agricoltura in contesti metropolitani per migliorare la qualità della vita, ridurre le isole di calore e promuovere la biodiversità.

I benefici dell’agricoltura indoor

I vantaggi dell’agricoltura indoor sono molteplici:

  • Coltivazione tutto l’anno: l’agricoltura indoor consente di coltivare piante indipendentemente dalle stagioni, garantendo una disponibilità continua di prodotti freschi;
  • Condizioni controllate: le fattorie indoor permettono un monitoraggio preciso di temperatura, umidità e illuminazione, ottimizzando le condizioni di crescita e migliorando la qualità e la quantità dei raccolti;
  • Minore consumo di acqua: l’agricoltura indoor utilizza fino al 90% in meno di acqua rispetto all’agricoltura tradizionale, grazie a sistemi idroponici e tecniche di irrigazione efficienti;
  • Risparmio di spazio: le tecniche verticali (tipiche dell’agricoltura indoor) consentono di massimizzare l’uso dello spazio, producendo più cibo in aree più piccole. Questo permette di riutilizzare degli spazi lasciati vuoti;
  • Minore uso di pesticidi: gli ambienti controllati riducono la necessità di pesticidi e fungicidi, contribuendo a una produzione alimentare più sana e sostenibile;
  • Riduzione delle emissioni di gas serra: poiché la produzione avviene localmente, si riducono le necessità di trasporto e le relative emissioni;
  • Indipendenza dalle condizioni meteorologiche: le coltivazioni indoor non sono influenzate da eventi climatici estremi come siccità o tempeste, garantendo una maggiore sicurezza alimentare;
  • Cibo fresco e nutriente: le piante coltivate in ambienti controllati tendono a essere più nutrienti e saporite perché possono essere raccolte al culmine della maturazione;
  • Educazione all’agricoltura: con una collaborazione efficace tra istituzioni e start-up, l’agricoltura indoor può diventare un’opportunità educativa per bambini e adulti, insegnando loro il ciclo della vita delle piante e l’importanza della sostenibilità;
  • Utilizzo di tecnologie avanzate: l’integrazione di sistemi automatizzati e sensori consente un monitoraggio continuo delle coltivazioni, migliorando l’efficienza operativa e la produttività.

Con questa pratica gli ambienti inutilizzati vengono riconvertiti in serre verticali ad alta tecnologia, ottimizzando l’uso dello spazio e dell’energia. I cetrioli si prestano bene a questo tipo di coltivazione grazie alla loro crescita rapida e alla capacità di adattarsi ai sistemi idroponici, che consentono di coltivare senza suolo, con un utilizzo ridotto di acqua e fertilizzanti.

Le tecniche di coltivazione più utilizzate

Le tecniche innovative impiegate nell’agricoltura urbana includono:

  • Idroponica: coltivazione in acqua arricchita di nutrienti, senza bisogno di terra. Permette di risparmiare fino al 90% di acqua rispetto all’agricoltura tradizionale;
  • Serre verticali: sfruttano lo spazio in altezza per aumentare la resa per metro quadrato, riducendo la necessità di terreno coltivabile;
  • Agricoltura aeroponica: una tecnica avanzata in cui le radici delle piante sono sospese nell’aria e nebulizzate con una soluzione nutritiva, ottimizzando ulteriormente il consumo di risorse.

Agricoltura indoor, alcuni numeri

Negli ultimi anni, il fenomeno dell’agricoltura indoor ha conosciuto una crescita esponenziale, con un mercato globale previsto che potrebbe arrivare a 45,53 miliardi di dollari entro il 2029, crescendo a un tasso annuo composto del 10,6%. Questo trend è particolarmente evidente in Europa e Nord America, dove le startup stanno innovando e investendo significativamente in tecnologie come l’idroponica e l’aeroponica.

Ad esempio, Planet Farms ha recentemente ottenuto 17,5 milioni di euro per espandere il suo impianto a Cirimido, che promette di diventare uno dei più grandi d’Europa. Un altro player è Agricooltur, che ha chiuso un round di investimento da 5 milioni di euro per sviluppare sistemi aeroponici in grado di produrre oltre 90 varietà di ortaggi e piante aromatiche.

Nel complesso, nel 2023 sono stati investiti oltre 238 milioni di euro in startup del settore agrifoodtech in Italia, +53% rispetto all’anno precedente. Le aspettative per il futuro sono rosee. Anzi, green.

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