Con il Cavolo d’Abissinia il Brasile potrà far volare gli aerei?

Il futuro dei cieli potrebbe essere verde: il Brasile punta sulla “carinata” per rivoluzionare i carburanti aerei
28 Maggio 2025
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Cavolo Abissinia Canva

In un momento in cui il settore dell’aviazione è sotto pressione per ridurre drasticamente le proprie emissioni di gas serra, il Brasile si candida a diventare il primo Paese al mondo a puntare su una pianta particolare, la ‘Brassica carinata’, per produrre biocarburanti sostenibili per gli aerei. Una scelta che potrebbe segnare una svolta per l’intero comparto aeronautico e rafforzare il ruolo del Brasile nella transizione energetica globale.

Cos’è la carinata: una pianta robusta con grandi potenzialità

La Brassica carinata, nota anche come senape abissina o cavolo d’Abissinia, è una pianta oleaginosa originaria dell’Etiopia, appartenente alla famiglia delle Crucifere (la stessa dei broccoli e della colza). Si distingue per la sua resistenza alla siccità, la capacità di crescere in terreni poveri, e il basso impatto ambientale rispetto ad altre colture industriali.

L’aspetto della pianta è simile alla colza, con foglie larghe e fiori gialli. I semi, piccoli e scuri, sono particolarmente ricchi di olio (fino al 45%) e possono essere spremuti per ottenere un prodotto adatto alla raffinazione in biocarburante per aviazione, tecnicamente noto come “Sustainable Aviation Fuel” (Saf).

Come si produce il biocarburante

Il processo di trasformazione della carinata in carburante avviene in più fasi:

  1. Raccolta dei semi maturi dopo 90-120 giorni di coltivazione.
  2. Spremitura e raffinazione dell’olio estratto, che viene trattato per eliminare impurità e componenti indesiderati.
  3. Idrotrattamento (Hydroprocessed Esters and Fatty Acids, Hefa), un processo industriale che converte l’olio vegetale in un combustibile compatibile con i motori aeronautici.
  4. Il carburante ottenuto può essere miscelato con il cherosene tradizionale fino al 50%, senza necessità di modifiche agli aeromobili. Le emissioni di Co2 risultano ridotte fino al 70-80% sull’intero ciclo di vita rispetto ai combustibili fossili.

Un volo più pulito: l’impatto sul futuro dell’aviazione

Secondo l’International Air Transport Association (Iata), il settore dell’aviazione è responsabile di una porzione che si aggira fra il 2 e il 3% delle emissioni globali di Co2 legate ai combustibili fossili, con previsioni di crescita esponenziale nei prossimi decenni.

L’introduzione del Saf rappresenta una delle strategie chiave per decarbonizzare il settore, insieme all’efficienza aerodinamica e all’elettrificazione a breve raggio.

Rispetto ad altri biocarburanti, la carinata offre un vantaggio importante: non è commestibile, quindi non compete con la produzione alimentare. Inoltre, può essere coltivata come coltura secondaria tra due raccolti principali, migliorando la redditività agricola e riducendo il degrado del suolo.

Perché il Brasile?

Il Brasile si propone come attore principale di questa transizione per diverse ragioni:

  • Clima favorevole: le condizioni agro-climatiche del Cerrado e di altre regioni semi-aride sono ideali per la coltivazione della carinata.
  • Esperienza nei biocarburanti: il Paese è già leader mondiale nella produzione di bioetanolo da canna da zucchero e biodiesel da soia.
  • Supporto istituzionale: il governo ha recentemente annunciato incentivi per la produzione di Saf e avviato partnership con compagnie aeree, agricoltori e multinazionali del settore energetico.
  • Accesso ai mercati globali: grazie alla rete aeroportuale e agli accordi di libero scambio, il Brasile potrebbe diventare un hub esportatore di biocarburante per l’aviazione.

Prove in volo: una realtà già testata

Sebbene il Brasile sia ancora in fase di sviluppo dei suoi progetti, la carinata ha già volato. Nel 2018, un aereo della compagnia australiana Qantas ha completato con successo un volo intercontinentale da Los Angeles a Melbourne utilizzando una miscela con il 10% di carburante ottenuto da carinata, dimostrando la fattibilità tecnica e ambientale di questo biocarburante.

Con la Brassica carinata, il Brasile potrebbe non solo contribuire a ridurre le emissioni globali, ma anche generare nuove opportunità agricole e industriali. Se il progetto avrà successo, il cielo del futuro potrebbe essere attraversato da aerei alimentati da una pianta dimenticata, tornata oggi al centro dell’innovazione sostenibile.

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