Tartarughe Caretta a rischio: disorientate dalle luci urbane non raggiungono più il mare

La specie è abitudinaria e ogni anno depone le uova nel solito posto
29 Luglio 2025
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Tartarughe Caretta Canva

Le tartarughe Caretta non riescono più a raggiungere il mare. Questo è quanto sta accadendo nello Stato americano della Georgia, lungo le spiagge dell’isola Little St. Simons, luogo prediletto dalla specie per la nidificazione.

L’apertura di una catena americana di negozi alimentari, stazioni di servizio e di ricarica per veicoli elettrici, con luci installate appena fuori l’Insterstate 95, insieme all’illuminazione urbana, pare stia disorientando le baby tartarughe. La conseguenza? Non raggiungono l’acqua del mare, ma si dirigono verso la terra ferma e finiscono per diventare vittime dell’essere umano o, peggio, muoiono.

Baby Caretta disorientate

Le tartarughe marine comuni, note come ‘Caretta Caretta’, sono le più famose del mar Mediterraneo. Fortemente minacciata in tutto il bacino, la specie è diffusa in molti mari del mondo: oltre che negli oceani Atlantico, Indiano e Pacifico, si può trovare anche nel mar Nero.

Nell’Atlantico settentrionale che bagna lo Stato americano della Georgia, questi piccoli animali sono soliti raggiungere l’acqua seguendo il tenue chiarore della luna. Ma da quando le luci urbane sono più intense del bagliore lunare, il loro istinto pare sia deviato. “Invece di dirigersi verso il mare – ha spiegato Scott Coleman, responsabile ecologico dell’Isola -, i piccoli vengono attratti per chilometri nell’entroterra, dove rischiano di cadere nelle mani dei predatori o di morire di sfinimento prima di trovare l’acqua”. E negli ultimi mesi il problema non ha fatto che aggravarsi.

Il potere delle luci artificiali

Come riporta la Bbc, un tratto precedentemente buio vicino all’uscita 42 della Interstate 95 a Brunswick, in Georgia, è ora inondato da un’intensa luce artificiale proveniente dai lampioni che illuminano l’uscita del Buc-ee’s, il negozio della catena americana. Secondo Brittany Dozier, direttrice delle comunicazioni della contea di Glynn, le luci erano presenti già prima della proposta e della costruzione del negozio, perciò la direzione non risulta essere responsabile dell’illuminazione.

Ma la contea sì. L’amministrazione ha deciso di mantenere le luci autostradali “per la sicurezza degli automobilisti” e, insieme alle luci dell’attività commerciale, pare che l’illuminazione raggiunga le spiagge circostanti. A fare chiarezza sulla vicenda è un rapporto della Divisione Risorse Faunistiche del Dipartimento della Georgia, che ha rilevato che nel 2024, l’11% dei nidi delle tartarughe marine generava 10 o più nuovi esemplari disorientati alla nascita.

Non solo i cuccioli

L’illuminazione urbana sembra, però, non mettere a rischio solo la vita delle Baby Caretta, ma anche quella degli esemplari femmina che nidificano. La specie è abitudinaria e ogni anno depone le uova nel solito posto, da fine maggio a metà agosto, quando avviene la schiusa, e si può osservare la fuoriuscita delle piccole Caretta dalla sabbia proseguire con la corsa verso il mare o, come in questo caso, nella direzione opposta.

Le isole di Little St. Simons e Sapelo sono le più colpite dal problema perché situate più vicino all’uscita 42 dell’autostrada. Ma anche nella Carolina del Nord, le spiagge inquinate dalla luce a volte fanno sì che le tartarughe tornino in mare senza deporre le uova, fenomeno denunciato più volte dal National Park Service. In Florida, invece, si sono verificati più di 10.000 casi di disorientamento delle tartarughe Caretta solo dal 2020 al 2023, e questo numero comprende solo le tartarughe monitorate dalla Fish and Wildlife Conservation Commission.

L’inquinamento luminoso: chi decide?

Le stime provenienti da studi condotti da associazioni ambientaliste e ricercatori riporterebbero un aumento del 10% ogni anno tra il 2011 e il 2022 dell’inquinamento luminoso, riporta la Bbc. Un aumento vertiginoso che avrebbe portato anche l’amministrazione locale a pensare di spegnere l’illuminazione in quel tratto di strada.

La proprietà delle luci urbane, infatti, è del Dipartimento dei trasporti della Georgia, ma la contea di Glynn ha ottenuto la responsabilità di garantirne o meno il funzionamento. La stessa Brittany Dozier, direttrice delle comunicazioni della contea, ha condiviso all’emittente Cnn alcune e-mail scambiate tra il Dipartimento dei lavori pubblici della contea e un biologo del Dipartimento delle risorse naturali della Georgia, risalenti ai mesi di maggio e giugno, nelle quali si discuteva la possibilità di spegnere le luci dei pali alti dopo l’installazione dei lampioni stradali nelle rotatorie.

Fino ad oggi, però, ciò non si è ancora verificato. E tornando sull’argomento lo scorso mercoledì, alla Cnn, Dozier ha ammesso che l’illuminazione per le rotatorie non sostituirà quella a “palo alto” che serve il resto del tratto stradale: “Il Dipartimento dei Trasporti della Georgia sta attualmente valutando l’installazione di un sistema di illuminazione alternativo”, ha affermato. Un messaggio che non lascia ben sperare centinaia di cittadini preoccupati per la salute delle baby Caretta.

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