È sicura l’acqua del rubinetto? Indicatori e metodi fai-da-te

Valuta la qualità dell’acqua con metodi pratici e scopri come migliorarla
10 Gennaio 2025
4 minuti di lettura
Acqua Dal Rubinetto

L’acqua che consumiamo ogni giorno è un elemento essenziale per la nostra salute, ma non sempre quella che arriva nelle nostre case è così pura come pensiamo. Anche se rispetta gli standard di sicurezza, può contenere sostanze che ne compromettono la qualità. Infatti, anche se non è contaminata da agenti patogeni, l’acqua che arriva nelle nostre case può contenere sostanze che influiscono sulla sua qualità.

Per capire se l’acqua che consumiamo è davvero sicura e di buona qualità, è utile conoscere alcuni indicatori e metodi semplici per verificarne la purezza.

L’acqua di casa è sicura? Una questione di fiducia

Secondo il rapporto del Centro Nazionale per la Sicurezza delle Acque (CeNSiA) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), l’acqua potabile italiana è conforme ai parametri di sicurezza nel 99,1% dei casi e rispetta gli indicatori di qualità nel 98,4%. Tuttavia, un italiano su tre non si fida dell’acqua del rubinetto, preferendo acquistarla in bottiglia.

Questa diffidenza comporta un impatto ambientale significativo, con l’aumento di rifiuti plastici, e costi maggiori per le famiglie. Eppure, l’Italia si distingue a livello europeo per la sicurezza alimentare, con analisi chimiche e microbiologiche capillari condotte dal Sistema Nazionale per la Protezione Ambientale.

Per colmare il divario tra dati scientifici e percezione pubblica, l’ISS ha creato l’Anagrafe Territoriale dinamica delle Acque Potabili (AnTeA), un database pubblico che informa i cittadini sulla qualità dell’acqua delle loro zone, contrastando le fake news e promuovendo una cultura della trasparenza.

Colore, odore e sapore: i primi indicatori di qualità

Uno dei primi segnali che possono far sospettare impurità nell’acqua è il colore. L’acqua dovrebbe essere limpida e trasparente. Qualsiasi torbidità o scolorimento può indicare la presenza di contaminanti, come sedimenti o ruggine. Questo fenomeno è particolarmente evidente dopo un periodo di inutilizzo del rubinetto, quando l’acqua può assumere tonalità marroni, gialle o addirittura rossastre. In questi casi, è possibile che vecchie tubature rilascino particelle di metallo o altri detriti.

Oltre alla limpidezza, l’odore e il sapore sono altre caratteristiche fondamentali per valutare la qualità dell’acqua. Sebbene sia normale percepire un leggero odore di cloro (usato per disinfettare l’acqua), odori troppo forti o strani segnali di contaminazione. “Il cloro, sebbene utile per garantire l’assenza di batteri e virus, può alterare l’esperienza sensoriale, lasciando un odore simile alla candeggina, soprattutto quando l’acqua è calda”, afferma Lorenzo Malara, CEO di Virtus Italia, azienda specializzata nel trattamento delle acque. Inoltre, sapori saponosi, metallici o amari sono segnali inequivocabili di contaminazione, come la presenza di metalli pesanti, che possono compromettere la qualità dell’acqua e la nostra salute.

Anche il gusto dell’acqua è un parametro fondamentale: un’acqua che sa di plastica o che lascia un sapore sgradevole in bocca è un segno evidente di impurità. Per Malara, l’acqua deve essere il più possibile neutra, senza sapori forti, che potrebbero indicare un accumulo di sostanze chimiche o minerali indesiderati.

Test fai-da-te per verificare la qualità dell’acqua

Verificare la qualità dell’acqua non richiede necessariamente strumenti professionali: esistono semplici test che possiamo fare a casa. Uno dei più immediati è quello dei cubetti di ghiaccio. Preparando ghiaccio con acqua del rubinetto e osservando il risultato, possiamo valutare la purezza dell’acqua. “I cubetti di ghiaccio opachi sono un segno che l’acqua contiene impurità disciolte, come minerali e calcare in eccesso”, spiega Malara. L’acqua pura, al contrario, forma cubetti limpidi e cristallini, senza inclusioni.

Un altro metodo efficace è la bollitura. Basta riempire una pentola con acqua del rubinetto, portarla a ebollizione e lasciarla sul fuoco per 20-30 minuti. Dopo aver trasferito l’acqua in un bicchiere, osservate il risultato: l’acqua appare limpida o si notano residui sul fondo? La presenza di una patina bianca nella pentola è un segno di calcare o altre impurità concentrate durante la bollitura. Questo test è particolarmente utile per chi vive in aree dove l’acqua è “dura”, ovvero ricca di minerali come calcio e magnesio. “Se l’acqua contiene calcare o altri minerali in grande quantità, questi si concentrano durante la bollitura, formando una pellicola bianca nella pentola”, aggiunge Malara.

Infine, è possibile confrontare i risultati utilizzando acqua minerale in bottiglia. Preparare cubetti di ghiaccio o bollire acqua minerale può fornire un termine di paragone per valutare le differenze. Questo metodo consente di capire se le impurità nell’acqua di casa sono particolarmente elevate o nella norma.

Soluzioni per migliorare la qualità dell’acqua

Anche se l’acqua che arriva nelle nostre case è generalmente potabile, potrebbe contenere contaminanti o sostanze in eccesso che ne compromettono la qualità. Per questo motivo, è importante considerare l’adozione di un sistema di purificazione domestico. Tecniche come l’osmosi inversa sono particolarmente efficaci nel rimuovere fino al 95% degli inquinanti presenti nell’acqua, come metalli pesanti, batteri e calcare. “La purificazione dell’acqua, soprattutto tramite l’osmosi inversa, consente di ottenere acqua di alta qualità, più leggera e sana, che non solo è più sicura da bere, ma migliora anche il gusto dei cibi e delle bevande preparate con essa”, afferma Malara.

L’osmosi inversa è una tecnologia che sfrutta una membrana semipermeabile per separare le molecole di contaminanti da quelle benefiche come ossigeno e idrogeno. In questo modo, l’acqua che arriva a casa è più pura e leggera, riducendo la presenza di minerali e agenti patogeni. Inoltre, la purificazione aiuta a proteggere gli elettrodomestici, come le macchine del caffè e le caldaie, che possono essere danneggiati dal calcare presente nell’acqua non filtrata.

Oltre ai benefici sulla salute e sull’ambiente, la purificazione dell’acqua contribuisce anche alla riduzione dell’uso della plastica, poiché diminuisce la necessità di acquistare acqua in bottiglia. Optare per sistemi di purificazione domestici è quindi una scelta ecologica che porta vantaggi non solo al nostro benessere, ma anche al pianeta.

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