“Roma è un cantiere a cielo aperto”, aumentano lamentele dei turisti su TikTok

“Senza cantieri non ci sarebbero disagi oggi, ma neppure un futuro migliore domani”, ha commentato Roberto Gualtieri in risposta alle critiche
22 Ottobre 2024
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Piazza Venezia
Piazza Venezia (Andrea Ronchini/NurPhoto/Shutterstock/Ipa/Fotogramma)

Non visitare Roma nel 2024”. Questo è uno dei consigli più frequenti che si stanno diffondendo tra i turisti di tutto il mondo su TikTok. In centinaia hanno condiviso in questi giorni video della Capitale italiana ricoperta di cantieri: Piazza Venezia, con i lavori per la metropolitana che potrebbero durare fino a 10 anni e lo storico Vittoriano ricoperto ai lati di strutture per ristrutturazione. Ma anche Piazza Navona, i cui storici mercatini per l’Epifania potrebbero vedere lo spazio rinnovato (o forse no). Così come Ponte Sant’Angelo dal quale non si vede neppure il Tevere.

Dopo 2776 anni, cioè dal 753 avanti Cristo, la città aveva bisogno di un restauro. L’amministrazione capitolina ha avviato una serie di lavori in linea con i progetti derivanti dai fondi del Pnrr e di ammodernamento anche in vista del Giubileo 2025. Una scelta, però, che sta facendo penare residenti, pendolari, cittadini, studenti e lavoratori, e – questa volta – hanno da ridire anche i turisti.

I cantieri più famosi al mondo

“Abbiamo deciso di visitare la città di Roma per le feste di Natale, ma temiamo che non ci sia nulla da vedere”, scrivono alcuni turisti sui social. Su TikTok, digitando semplicemente “Roma” nella barra di ricerca, è possibile assistere ad uno scenario che preoccupa: sono centinaia i video di persone che invitano i turisti a non visitare la città nel 2024 perché “invivibile”.

I cantieri più famosi al mondo sono diventati virali. Poco più del 73% dei lavori sembra essere in ritardo sulla tabella di marcia. La fine di molti di essi non è neanche prevista per il 2026. Ma ad assicurare qualche risultato è il Sindaco Roberto Gualteri, secondo il quale, i lavori nei principali cantieri per il Giubileo chiuderanno in tempo per l’apertura della Porta santa del 24 dicembre 2024. Piazza Pia, il progetto su cui l’amministrazione sta puntando di più e che metterà in collegamento Castel Sant’Angelo e via della Conciliazione, è quello in dirittura d’arrivo. Così come piazzale dei Cinquecento, davanti alla stazione Termini, vedrà la fine dei lavori a dicembre. La Metro A, inoltre, tornerà in funzione fino alle 23 e ci saranno più treni in servizio.

Il sindaco, ad Agorà, in onda su Rai Tre, ha assicurato che “il grosso dei cantieri ‘per’ il Giubileo sarà finito in tempo, poi ci saranno gli interventi ‘con’ il Giubileo, che è previsto siano fatti in un arco cronologico più ampio. Ma anche quelli stanno procedendo secondo il cronoprogramma”.

Ma la città non è sostenibile

La città di Roma “è diventata insostenibile”. Questo è quello che pensano molti residenti della Capitale. Secondo i dati più recenti Istat, il tempo medio che i pendolari italiani impiegano per andare e tornare dal lavoro è di circa 72 minuti al giorno. Questo dato varia a seconda della città. Se a Milano, i pendolari impiegano in media circa 45-60 minuti per raggiungere il posto di lavoro, la situazione a Roma, fino a poco tempo fa simile a quella della città lombarda, oggi è anche peggiorata. Così come a Napoli, i cui tempi di percorrenza possono essere leggermente più lunghi, spesso superando i 60 minuti.

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E oltre ai trasporti e ai lunghi tempi di percorrenza che inficiano sulla qualità della vita, a Roma si osserva una percentuale sempre più bassa di persone che si sentono sicure a camminare da sole di notte. Con solo il 36,8% degli abitanti che si sente sicuro, Roma ha la percentuale più bassa tra le capitali italiane.

Inoltre, la percezione di una bassa efficienza dell’amministrazione pubblica locale è diffusa non solo a Roma, ma anche in altre città come Firenze, Perugia, Genova, Milano, Torino e Venezia. Al contrario, le città del Nord Italia mostrano valori di efficienza percepita più alti, paragonabili a quelli di molte città tedesche, francesi, spagnole e dell’Europa dell’est.

A pesare sul giudizio dei cittadini è anche la percezione della corruzione nell’amministrazione locale è particolarmente accentuata a Roma, così come a Palermo e Napoli, e in molte città baltiche, greche, portoghesi e dell’Europa dell’est, secondo uno studio della Commissione europea.

“Senza cantieri non ci sarebbero disagi oggi, ma neppure un futuro migliore domani”, ha commentato Roberto Gualtieri in risposta alle critiche che gli sono state mosse. Sul portale “Roma si trasforma” è possibile vedere tutti i progetti della città, la data presunta di fine e il costo dell’opera.

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