Dove andare per festeggiare un compleanno se non su un’isola privata che è anche riserva naturale? Forse questa è una soluzione che ai comuni mortali non verrebbe in mente, ma se fai parte della ricca borghesia evidentemente sì. L’isola in questione è l’Isola delle Femmine e i festeggianti, circa duecento persone, non avevano ovviamente l’autorizzazione, dato che si tratta di un’area protetta.
E’ perciò intervenuta la guardia costiera, che ha identificato i presenti al party: imprenditori e professionisti molto conosciuti nella Palermo Bene. I festaioli avevano dato il via alle danze in onore dei loro amici, due gemelli entrambi medici, in un club e poi avevano pensato bene di spostarsi – in barca – sui 15 ettari di roccia dell’Isola delle Femmine, riserva e area marina protetta dal 1997.
Un esempio di menefreghismo che potrebbe avere conseguenze molto gravi: come spiega Vincenzo Di Dio, direttore dell’area gestita dalla Lipu, “in questo periodo ci sono specie che nidificano nell’isola”.
Tanto che dal primo marzo al 30 giugno sono sospese anche le visite al pubblico.
Il passaggio dei festeggianti inoltre non è stato molto sobrio: come testimonia lo stesso Di Dio, nell’area ci sono cicche e bottiglie di vetro abbandonate, plastica in giro e anche i resti di un tentato falò, forse interrotto dall’arrivo di finanzieri, carabinieri e militari della capitaneria. Un disastro insomma, ha sintetizzato Di Dio.
La vicenda ora è in mano alla Procura di Palermo che sta valutando se siano stati commessi reati, dato che come detto la festa non era autorizzata: la direzione della riserva smentisce quanto sostenuto dagli organizzatori che affermano di averne dato notizia.
Chissà se eventualmente per difendersi seguiranno la linea del loro dj, che, come ha riportato Repubblica, ha detto: “Non era una festa, solo un videoclip per valorizzare l’isola”.
L’Isola delle Femmine
L’isola, spiega la Lipu sul suo sito, “è un punto strategico durante le migrazioni” per molte specie di uccelli, oltre ad accogliere sul suo suolo lucertole, gechi e, scoperta nel 2021, una piccola chiocciola terrestre endemica, ovvero che vive solo lì. Anche i fondali sono speciali: ospitano “il trottoir a vermetidi, una biocostruzione simile alle barriere coralline ma realizzata da molluschi caratteristica di pochi siti del Mediterraneo”, ci dettaglia la Lipu.
L’isola è visitabile tutto l’anno a parte nei periodi di chiusura, seguendo i sentieri natura realizzati a posta.
Cos’è un’area marina protetta
Un’area marina protetta è un’area delimitata in mare che soddisfa gli obiettivi di protezione della natura (fauna, flora, ecosistemi) e lo sviluppo sostenibile di attività economiche come la pesca sostenibile e il turismo responsabile.
Offre rifugio alla flora e la fauna marina oltre a svolgere importanti funzioni ecologiche come la salvaguardia delle zone di deposito delle uova e delle aree di riproduzione dei pesci.
Come spiega il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica “le aree marine protette sono costituite da ambienti marini, acque, fondali e tratti di costa prospicenti, che presentano un rilevante interesse per le caratteristiche naturali, geomorfologiche, fisiche, biochimiche, con particolare riguardo alla flora e alla fauna marine e costiere nonché per l’importanza scientifica, ecologica, culturale, educativa ed economica che rivestono”.
La legge vieta nelle aree marine protette:
• la cattura, la raccolta e il danneggiamento delle specie animali e vegetali nonché l’asportazione di minerali e di reperti archeologici
• l’alterazione dell’ambiente geofisico e delle caratteristiche chimiche e idrobiologiche delle acque
• lo svolgimento di attività pubblicitarie
• l’introduzione di armi, di esplosivi e ogni altro mezzo distruttivo e di cattura
• la navigazione a motore
• ogni forma di discarica di rifiuti solidi e liquidi.
Tutte cose a cui i festaioli probabilmente non hanno pensato.