Incentivare l’uso del traporto pubblico come forma di mobilità sostenibile e allo stesso tempo agevolare il diritto allo studio. Con questo scopo la Regione Piemonte, prima in Italia, ha deciso che gli studenti universitari under 26 potranno viaggiare gratis sui mezzi pubblici di Torino, Asti, Biella, Cuneo, Novara e Vercelli. Questo grazie alla tessera ‘Piemove – Piemonte viaggia studia’.
Piemove, sottolinea la Regione, ha una forte valenza ambientale e sociale: oltre a ridurre l’utilizzo dell’auto privata tra i giovani, con un occhio dunque alla qualità dell’aria, punta a favorire l’accesso e la permanenza negli atenei piemontesi, “motori fondamentali per lo sviluppo culturale e il futuro occupazionale del territorio”.
Chi può fare domanda: i requisiti
Piemove è un titolo di viaggio gratuito rivolto ad una platea di 107mila universitari della regione, residenti o non nei Comuni aderenti. Ci sono però dei requisiti. I ragazzi devono:
• avere meno di 26 anni
• essere iscritti a corsi di 1° e 2° livello o al dottorato di ricerca di un’università del Piemonte (Università degli Studi di Torino, Politecnico di Torino, Università del Piemonte Orientale)
• avere un indicatore Isee fino a 85mila euro.
L’iniziativa è aperta anche agli studenti degli atenei non statali che vorranno aderire.
Come fare domanda per avere Piemove
Gli atenei coinvolti, nelle prossime settimane, invieranno agli studenti una e-mail con indicate le modalità della richiesta, che dovrà essere fatta online a partire dal 18 agosto. Questo l’iter:
• registrarsi e accedere all’area riservata su bip.piemonte.it
• selezionare la voce: “Richiedi Titolo di Viaggio gratuito per studenti Under 26”
• non serve allegare documenti, perché il sistema accede automaticamente alle informazioni dal sistema universitario, previa autorizzazione al trattamento dei dati, e verificherà la presenza dei requisiti
• se si possiede una Carta BIP, si può caricare il titolo gratuito utilizzando l’app ‘BIP Piemonte’ disponibile per Android e iOS
• se non si possiede una Carta BIP, è possibile richiederla online e riceverla all’indirizzo indicato, già precaricata con Piemove. In attesa della consegna, sarà possibile viaggiare con la ricevuta della richiesta su bus, tram e treno tra le stazioni cittadine di Torino, incluso il collegamento con Grugliasco. Per l’accesso alla metropolitana di Torino è invece necessaria la card Piemove fisica.
• se si possiede una tessera universitaria del Politecnico di Torino, l’abbonamento può essere caricato automaticamente su quelle rilasciate per l’anno accademico 2025/2026. Quelle già emesse devono essere attivate presso i punti GTT
• la gratuità sarà valida dal prossimo primo settembre.
Sono poi previste agevolazioni per i pendolari: chi possieda o acquisti una tessera Formula (un abbonamento che include anche l’area urbana e suburbana di Torino) vedrà scalato dal prezzo complessivo dell’abbonamento il valore corrispondente all’area urbana e suburbana che Piemove rende gratuito. Lo stesso vale per gli studenti di Cuneo e Novara che acquistino un abbonamento che include anche la conurbazione.

A cosa darà diritto la tessera Piemove
La tessera Piemove consentirà viaggi illimitati sulla rete urbana (bus, tram e metro) dei Comuni aderenti e, nel Comune di Torino, anche sul servizio suburbano GTT e sul servizio ferroviario tra le stazioni cittadine, incluso il collegamento con Grugliasco, dove è prevista dell’apertura del Campus universitario.

Come funziona Piemove
• Piemove ha una validità di 12 mesi, compreso il periodo estivo in cui non si svolgono lezioni
• ogni sei mesi verrà fatta una verifica automatica dei requisiti. In caso di esito positivo, il titolo sarà rinnovato automaticamente
• è previsto un utilizzo minimo di 60 validazioni nell’anno, per ottenere il rinnovo automatico
• è sempre obbligatorio validare il titolo al momento della salita su bus, tram e metro
• Piemove è personale e non cedibile.
“Una strada che si apre”
Piemove è una misura sperimentale attivata attualmente per gli anni accademici 2025/2026, 2026/2027 e 2027/2028 grazie ai finanziamenti della Regione Piemonte – oltre 37 milioni di euro tra risorse proprie e del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica – e con il contributo dell’Università degli Studi di Torino, del Politecnico di Torino, dell’Università del Piemonte Orientale, della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione CRT.
Positivo il giudizio della ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, per la quale Piemove è “una strada che si apre, una chiave di accesso a un’università più connessa, a un territorio più sostenibile, a una mobilità più giusta. Perché muoversi con i mezzi pubblici non è solo uno spostamento: è un passo avanti nella sostenibilità, nella cittadinanza, nella responsabilità”.
Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto ha invece sottolineato come le politiche pubbliche “possano rispondere contemporaneamente a più obiettivi: il diritto allo studio, la sostenibilità ambientale, l’inclusione sociale e lo sviluppo di una mobilità moderna e responsabile”.