Ok a menu “green” nelle mense scolastiche della Capitale. A Salerno arriva la pizza

Mentre l’Asl di Salerno accontenta i bambini (e soprattutto i genitori) con la pizza il secondo martedì del mese, a Roma si fanno “passi avanti verso un’alimentazione sostenibile”
5 Novembre 2024
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Mensa Verdure Canva

Un pasto completamente vegetale per una volta al mese sarà nelle mense dei bambini e delle bambine delle scuole della Capitale. È stata approvata dalla Giunta capitolina la Memoria per introdurre un menu green, bilanciato dal punto di vista nutrizionale e coerente con le Linee Guida per la Ristorazione Scolastica del Ministero della Salute, delle raccomandazioni dell’Oms e della Fao e i Criteri Ambientali Minimi (Cam).

L’iniziativa nasce nel Consiglio del Cibo nel luglio scorso ed è divenuta parte del lavoro dell’intera Amministrazione della città di Roma per promuovere l’educazione ad una alimentazione sana, sostenibile e rispettosa dell’ambiente.

Ogni pasto servito nelle nostre mense è a pieno titolo un momento fondamentale che appartiene al percorso educativo non solo perché concorre alla formazione di cultura alimentare sana, ma perché agisce anche sull’educazione alla sostenibilità ambientale – ha spiegato l’Assessora alla Scuola, Claudia Pratelli -; oggi, su questo fronte, facciamo un passo avanti importante, introducendo una giornata al mese in cui l’assunzione di proteine è garantita da prodotti prevalentemente di origine vegetale e non animale, il che significa impattare positivamente sull’ambiente, contribuendo a ridurre le emissioni di gas serra, a risparmiare risorse idriche e a limitare la deforestazione. Altri esempi molto virtuosi sono stati sperimentati in giro per l’Italia e Roma, che conta 154.000 pasti al giorno, 30 milioni in un anno, e 643 cucine scolastiche, può fare la sua parte e anche di più per contribuire ad una educazione che fa bene all’ambiente”.

Un menù green a scuola

La città metropolitana di Roma Capitale aveva già preso parte, nel 2022, alla Green Food Week. In quell’occasione venne offerto un menù senza carne nei servizi della refezione scolastica.

Oggi, l’introduzione di un giorno per il menu green rafforza l’impegno per la costruzione di un percorso di “cultura alimentare più sostenibile che coinvolga i bambini e bambine delle scuole. La sperimentazione prevede anche momenti di sensibilizzazione e informazione degli studenti e delle studentesse, delle loro famiglie e del personale scolastico”, si legge nella nota della Giunta.

La decisione è coerente anche agli impegni presi a livello internazionale con l’Agenda 2030 dell’Unione europea. Nello specifico, gli obiettivi 11 (città più sostenibili) e 12 (garantire modelli di produzione e di consumo sostenibili) hanno lo scopo di ridurre le emissioni di carboni e gas climalteranti.

“Il menù green nelle scuole, che favorisce il consumo di verdure e di pasti proteici di origine non animale, è un’iniziativa di grande importanza per diffondere anche tra i più piccoli i principi di un’alimentazione sana ed equilibrata e sulle ricadute positive che la sostenibilità delle produzioni alimentari ha nel contrasto alle emissioni inquinanti e al depauperamento delle risorse naturali. Questa iniziativa è pienamente coerente con le politiche che Roma vuole adottare attraverso il lavoro del Consiglio del Cibo e, in particolare, mette a terra una delle proposte scaturite dal tavolo tematico che si è attivato specificamente sul miglioramento della qualità e sostenibilità della ristorazione collettiva e scolastica”, ha aggiunto Sabrina Alfonsi, Assessora all’Agricoltura, Ambiente e Ciclo dei rifiuti.

“L’introduzione del menù green è una bella notizia per la Città di Roma, per l’ambiente e per le migliaia di bambini e bambini che potranno interrogarsi sull’impatto ambientale e sociale del cibo e contribuire a cambiare l’attuale modello di consumo” ha poi commentato Fabio Ciconte, presidente del Consiglio del Cibo di Roma Capitale. “Questa Memoria nasce da una proposta elaborata all’interno del Consiglio del Cibo, una realtà composita di cui fanno parte oltre centocinquanta realtà, che voglio ringraziare per l’impegno in questo percorso per rendere sostenibili i sistemi alimentari della città. E ringrazio anche la Giunta comunale tutta per aver creduto in questa proposta che, sono sicuro, rappresenterà un primo importante passo per una politica locale del Cibo che sappia rispondere alle sfide climatiche e sociali che siamo chiamati ad affrontare”.

La reazione al menù green

“Un passo positivo e che Lav (Lega antivivisezione, ndr) applaude, il primo speriamo per un pasto 100% vegetale almeno una volta alla settimana, in quanto dimostra l’impegno dell’Assessorato e dell’Amministrazione, dopo oltre due anni di sollecitazioni con la nostra campagna “Sfida Greeen  a voler modificare il sistema di refezione scolastica nella direzione della transizione alimentare e di una maggiore coscienza etica e ambientale, auspicando che sia implementato nel minor tempo possibile”, ha commentato Domiziana Illengo, Responsabile Nazionale Lav alimentazione vegetale.

Se c’è chi ha accolto la notizia con positività, c’è chi, dall’altro lato, la reputa “un’idiozia. La prossima sarà far mangiare farina di grilli?”, scrive un utente sui social”. Un argomento, questo del menù green nelle mense di Roma che ha polarizzato la discussione tra favorevoli e contrari. Alcuni genitori, infatti, sostengono che già si mangia verdura e frutta nelle scuole e che pubblicizzarla come un’innovazione non ha senso. Altri, più critici in materia, reputano che “l’alimentazione di mio figlio è affare casalingo, non può decidere la scuola cosa fargli mangiare e cosa no”.

Il fatto che sia per una volta al mese, però, placa gli animi: “È un esperimento che si può fare, l’importante è che i nostri figli non si muoiano di fame”, commentano altri. E per i genitori più “green” la “preoccupazione” è che “mio figlio non mangia verdure a casa, figuriamoci a scuola dove non ci siamo noi a spiegargli le cose: ma non è che così buttate ancora più cibo?”.

Più fortunati, invece, le bambine e i bambini della città di Salerno, i quali, dopo l’ok da parte dell’Asl, avranno un nuovo menu per la stagione autunno-inverno, rispondendo alle critiche delle famiglie sulla qualità dei pasti scolastici. L’assessore all’istruzione, Gaetana Falcone, ha dichiarato che le famiglie sono state accontentate e che le polemiche sono state superate. Il nuovo menu prevede due opzioni di pietanze per circa 3.000 alunni, invece del piatto unico che aveva suscitato malcontento.

Il menu settimanale include una varietà di piatti come pasta e piselli, gnocchi al pomodoro, pesce gratinato con broccoli, e pasta al ragù. È stata anche introdotta la pizza, molto apprezzata dai più piccoli, che sarà servita il martedì della seconda settimana del mese. L’obiettivo è offrire pasti più appetibili e in linea con le preferenze dei bambini, riducendo la somministrazione di verdure meno gradite. La notizia arriva dopo due mesi di proteste e dialoghi con le famiglie.

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