La Barriera Corallina è in pericolo e potremmo essere le ultime generazioni ad averla vista. Questo è quanto è emerso da uno studio pubblicato su Nature che ha rivelato come il riscaldamento degli oceani stia distruggendo uno dei patrimoni dei fondali marini.
Il livello record raggiungo negli ultimi quattro secoli sta mettendo a rischio la sopravvivenza della Grande barriera corallina australiana e secondo i ricercatori potrebbe resistere solo pochi decenni.
Lo studio
I ricercatori hanno combinato dati storici ottenuti dall’analisi degli anelli degli alberi, sedimenti marini e coralli fossili per ricostruire le temperature oceaniche degli ultimi 400 anni. Questi dati sono stati poi confrontati con le misurazioni moderne delle temperature oceaniche, ottenute attraverso osservazioni satellitari e stazioni oceanografiche, per confermare che l’aumento di temperatura attuale è senza precedenti.
Secondo lo studio, quindi, la Grande Barriera Corallina potrebbe subire danni irreparabili entro i prossimi decenni. Se le attuali tendenze di riscaldamento globale continueranno, gli eventi di sbiancamento dei coralli diventeranno così frequenti che la barriera non avrà il tempo di riprendersi, portando alla sua morte definitiva. Entro la fine del secolo, potrebbe non esistere più come l’abbiamo conosciuta.
La nuova ricerca arriva mentre le barriere coralline del mondo sono alle prese con l’evento di sbiancamento più diffuso mai registrato. Da gennaio 2023 a agosto 2024, il 74% dell’area delle barriere coralline oceaniche ha subito uno stress termico (Coral Reef Watch della National Oceanic and Atmospheric Administration). Il record precedente, che si è verificato tra il 2014 e il 2017, era del 65,7%.
Le barriere coralline sostengono un quarto stimato delle specie marine, proteggono le coste dalle tempeste e sostengono attività come la pesca e il turismo. Il loro valore economico è stato stimato in 2,7 trilioni di dollari all’anno (circa 2,4 trilioni di euro).
Impatto sulle Generazioni Future
Le generazioni future erediteranno un mondo in cui la Grande Barriera Corallina sarà, nella migliore delle ipotesi, un pallido riflesso del suo stato attuale. Per i giovani di oggi, ciò significa essere le ultime persone in grado di godere di questo ecosistema nella sua forma attuale. Il fallimento nel preservare questa meraviglia naturale rappresenta una grave perdita non solo ecologica, ma anche culturale e spirituale per l’umanità.
“La nostra nuova ricostruzione plurisecolare – spiegano i ricercatori – illustra la natura eccezionale del riscaldamento della superficie oceanica nel Mar dei Coralli oggi e il conseguente rischio esistenziale per i coralli costruttori di barriere coralline che sono la spina dorsale della Grande Barriera. La ricostruzione mostra che le temperature della superficie del mare sono state relativamente fredde e stabili per centinaia di anni e che il recente calore della superficie oceanica da gennaio a marzo nel Mar dei Coralli non ha precedenti almeno negli ultimi 400 anni. Le colonie di coralli e le barriere coralline che hanno vissuto negli ultimi secoli sono seriamente minacciate”.
E concludono: “La nostra analisi delle simulazioni del modello climatico conferma che l’influenza umana è il motore del recente riscaldamento della superficie del Mar dei Coralli da gennaio a marzo. In assenza di un’azione globale rapida, coordinata e ambiziosa per combattere il cambiamento climatico, assisteremo probabilmente alla scomparsa di una delle più grandi meraviglie naturali della Terra”.