Scoperto in Sudafrica un circuito automobilistico ‘invisibile’: la rilevazione di Google Earth

Un aggiornamento delle immagini satellitari rende visibile nel Northern Cape una grande infrastruttura di prova rimasta finora fuori dalle mappe
12 Dicembre 2025
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Pista sud africa google earth fi
Vista satellitare del circuito nel Northern Cape (immagine Google Earth)

Un tracciato automobilistico di grandi dimensioni, a lungo non identificato dal pubblico nelle mappe satellitari, è stato oggetto di attenzione dopo un recente aggiornamento delle immagini di Google Earth che ne ha rivelato con chiarezza l’estensione e la configurazione. La struttura si trova nella provincia sudafricana del Northern Cape, tra i centri minori di Pofadder e Kakamas, in un’area desertica caratterizzata da bassa densità demografica e condizioni ambientali estreme, con temperature estive regolarmente elevate.

Per quasi vent’anni la pista – che comprende un ovale ad alta velocità e un circuito interno tecnico – non era stata notata o documentata nei database pubblici di immagini satellitari, apparentemente perché le immagini disponibili erano obsolete o poco dettagliate. Con l’ultimo aggiornamento di Google Earth gli utenti hanno potuto ingrandire l’area e identificare la struttura con precisione, accedendo per la prima volta a una visione dettagliata dall’alto.

Ciò che appare dalle immagini satellitari (attraverso le coordinate 29°04′06.9″ S, 19°50′50.4″ E,) è una infrastruttura articolata e di ampia estensione. Il complesso comprende un anello ad alta velocità lungo circa 17,5 chilometri, affiancato da due rettilinei di circa 4,5 chilometri ciascuno e da un tracciato interno di oltre 5,5 chilometri destinato a prove di maneggevolezza. All’esterno dell’ovale sono distinguibili ulteriori segmenti con superfici differenziate e un secondo percorso caratterizzato da leggere pendenze, elementi che indicano la presenza di configurazioni tecniche supplementari. Nelle immediate vicinanze delle piste sono visibili alcune costruzioni di servizio, verosimilmente funzionali alle attività operative e al supporto logistico.

Un’infrastruttura di prova per test ad alta velocità

L’analisi delle immagini aggiornate di Google Earth e le segnalazioni di fonti specialistiche evidenziano una configurazione tecnica complessa: il circuito presenta caratteristiche coerenti con un impianto destinato a prove ad alta velocità e a test dinamici su più livelli. L’anello principale non mostra curve sopraelevate, ma è caratterizzato da ampi raggi di curvatura e da rettilinei particolarmente estesi, elementi che consentono di mantenere velocità elevate per tratti prolungati. Il percorso interno, più articolato, appare progettato per sollecitare comportamento, stabilità e risposta del veicolo in condizioni diverse rispetto alla marcia rettilinea.

Il contesto geografico contribuisce a definire il profilo dell’area. Il Northern Cape è la provincia più estesa del Sudafrica e una delle meno popolate, con ampie porzioni di territorio caratterizzate da clima arido o semi-arido. Le precipitazioni annue sono limitate e le temperature restano elevate per lunghi periodi dell’anno.

L’interesse degli appassionati di automobilismo si è concentrato anche sulla vicinanza della pista alla N14, un segmento di autostrada nazionale noto per essere l’unica strada del paese in cui è possibile ottenere autorizzazioni governative per testare auto fino a 250 km/h su un tratto lungo oltre 100 chilometri. La combinazione di questo segmento stradale speciale e di una pista privata nelle immediate vicinanze costituisce un contesto unico per prove tecniche di spinta massima e stress termico. Si tratta di una deroga regolamentare che attira l’interesse di costruttori per prove su strada aperta, in condizioni controllate ma meno restrittive rispetto a una pista privata.

Questa peculiarità ha fatto sì che, anche se meno visibile di strutture ufficiali più note, la zona attiri attività di collaudo automobilistico di fascia alta. Il collegamento tra la strada ad alta velocità e la vicina pista privata costituisce una combinazione di ambienti di prova difficilmente replicabile altrove nello stesso paese, e potrebbe spiegare il permanere dell’interesse di case automobilistiche internazionali nel mantenere operazioni nella regione.

Secondo quanto riportato da MyBroadband, la struttura potrebbe essere associata a un proving ground di Daimler, usato come base per test in condizioni di clima caldo, con temperature elevate e presenza di polvere che sollecitano componenti meccanici e carrozzeria. Il sito avrebbe ospitato vetture di alto profilo, tra cui modelli come Bugatti Veyron, Rolls-Royce Spectre, Toyota GR Racing Hilux e Volkswagen ID.3, sottoposte a prove di resistenza e stress prestazionale.

Allo stato attuale non risultano documenti ufficiali, rilasciati da enti governativi sudafricani o da soggetti industriali, che attestino pubblicamente la proprietà della struttura o ne definiscano il regime di utilizzo.

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