Sette giovani dell’Ontario, in provincia del Canada, stanno celebrando una vittoria storica pronunciata dalla Corte suprema della provincia. La Corte d’appello, infatti, ha emesso una sentenza a favore della loro causa per il clima intentata contro il governo della provincia canadese.
La sentenza conferma che il “debole obiettivo climatico dell’Ontario sta mettendo a rischio la vita e il benessere degli abitanti”.
La Carta del Canada
La Carta dei diritti e della libertà canadese è la principale legge sulla quale si basa l’attività governativa, compresa quella climatica. L’Ontario ha sostenuto che le sue azioni sul clima non fossero soggette ad una norma specifica contenuta al suo interno. Ma la Corte d’appello ha fatto luce sulla questione chiarendo che gli obiettivi che la provincia si è posta sull’ambiente e la riduzione dell’inquinamento sono inadeguati e che deve condurre la sua strategia sul clima in conformità degli standard della Carta.
È stata ordinata una nuova udienza e l’Ontario dovrà rispondere del suo ritardo sul raggiungimento degli obiettivi delle strategie climatiche.
In una nota, il gruppo di giovani si è detto soddisfatto per questo traguardo: “Questa decisione tanto attesa arriva in un momento in cui l’impatto diretto del cambiamento climatico si fa sentire sempre di più, con ondate di calore mortali, incendi boschivi catastrofici e altri disastri causati dal clima che stanno diventando eventi quasi regolari. Mentre questi danni continuano a peggiorare – spiegano i giovani -, stanno avendo un impatto sproporzionato sulle comunità e nazioni indigene. Con la migliore scienza disponibile che afferma che i prossimi dieci anni sono cruciali per scongiurare il caos climatico, la sentenza della Corte inietta un rinnovato senso di speranza per un’azione significativa per il clima”.
“Con questa sentenza, questi sette giovani dell’Ontario hanno dimostrato quanto siano cruciali le loro voci nella lotta contro il cambiamento climatico. La loro vittoria è un momento significativo per l’azione per il clima in Canada e funge da faro di speranza”, ha spiegato l’avvocato Fraser Thomson.
Ecojustice contro Ontario
Questo caso stabilisce un precedente legale in Canada. Sostenuti dall’ente di beneficenza per il diritto ambientale Ecojustice e Stockwoods LLP, i sette giovani attivisti hanno avviato la loro causa nel 2019 in risposta alla decisione del governo dell’Ontario di indebolire significativamente l’obiettivo climatico della provincia per il 2030.
Nel 2018, il governo ha fissato un obiettivo debole per il 2030: ridurre le emissioni del 30% rispetto ai livelli del 2005. Tuttavia, le scoperte scientifiche indicavano che, per evitare un disastro climatico, le emissioni dovevano essere ridotte almeno del 45% rispetto ai livelli del 2010 entro il 2030, equivalente a una riduzione del 52% rispetto ai livelli del 2005.
I sette giovani hanno avviato il caso nel 2019. Nonostante i tentativi del governo di respingerlo, nel settembre 2022 è diventato il primo caso sul clima basato sui diritti della Carta ad essere ascoltato nel merito in una corte canadese. Nell’aprile 2023, la Corte superiore dell’Ontario ha respinto la domanda, ma ha riconosciuto diversi punti positivi.
La Corte d’appello dell’Ontario ha esaminato il ricorso dei giovani nel gennaio 2024 e ha emesso la sua sentenza negli scorsi giorni. Il caso è stato il primo caso climatico basato sulla Carta a raggiungere un’udienza completa. La decisione mette in guardia i governi di tutto il Paese sul fatto che non possono continuare ad alimentare la crisi climatica senza rischiare di incorrere in azioni legali simili ai sensi della Carta.
Sentenze climatiche in crescita nel mondo
Il caso, denominato “Mathur et al.” è uno dei tanti contenziosi climatici in aumento a livello globale.
Secondo il Programma ambientale delle Nazioni Unite e il Sabin Center, il numero di questi casi è più che triplicato dal 2017 e continua a crescere. Tra luglio 2020 e dicembre 2022, sono state intentate 630 nuove cause legali sul clima in tutto il mondo.
I tribunali di vari paesi, come Germania, Paesi Bassi e Colombia, stanno sempre più riconoscendo che il cambiamento climatico minaccia i diritti umani fondamentali e stanno ordinando ai governi di adottare obiettivi di riduzione delle emissioni basati sulla scienza.