Giornate FAI di Primavera 2025: storia, arte e natura in 750 luoghi da esplorare

Il weekend del 22 e 23 marzo aperture eccezionali in tutta Italia: ecco dove andare
11 Marzo 2025
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Se pensate di conoscere l’Italia, le Giornate FAI di Primavera 2025 sono pronte a smentirvi. Il 22 e 23 marzo, la 33ª edizione dell’evento più atteso dagli amanti del patrimonio culturale e paesaggistico aprirà le porte di 750 luoghi straordinari in 400 città, rivelando angoli di storia, arte e natura spesso inaccessibili. Un’occasione unica per esplorare borghi dimenticati, ville nobiliari, giardini segreti, siti industriali e percorsi naturalistici, grazie all’impegno di migliaia di volontari FAI. Quest’anno l’evento assume un significato speciale: celebra il 50° anniversario del Fondo per l’Ambiente Italiano, fondato nel 1975 per salvaguardare il patrimonio del nostro Paese.

La forza del FAI è sempre stata quella di trasformare la scoperta del passato in un’azione concreta per il futuro. Partecipare alle Giornate FAI significa non solo ammirare la bellezza del nostro territorio, ma anche contribuire alla sua tutela: un gesto di responsabilità collettiva che assume una valenza ancora più forte nel contesto attuale, dove la cultura e l’ambiente si intrecciano in un delicato equilibrio.

Cultura e natura: un binomio inscindibile

Le Giornate FAI di Primavera non sono solo un’occasione per ammirare affreschi rinascimentali o palazzi storici, ma anche un’opportunità per riscoprire il legame profondo tra l’uomo e il paesaggio. Il 2025 porta con sé un’attenzione particolare per i percorsi naturalistici e le iniziative legate alla sostenibilità: dai boschi alle aree protette, dagli orti botanici ai giardini storici, l’Italia si racconta attraverso la sua biodiversità e il suo equilibrio ecologico.

Tra le proposte più affascinanti di questa edizione troviamo l’itinerario all’Acquedotto medievale di Gubbio, immerso nella Gola del Bottaccione, e la visita alle monumentali Cave del Pruna Negrar nel veronese, dove la natura e l’opera dell’uomo si incontrano in un dialogo millenario. In Basilicata, i visitatori potranno esplorare i suggestivi Calanchi di Alianello, un paesaggio lunare che ha ispirato la letteratura italiana. Questi percorsi sono pensati non solo per stupire, ma anche per sensibilizzare il pubblico sulla necessità di proteggere ambienti fragili e unici.

Tesori nascosti e aperture straordinarie

Uno degli aspetti più emozionanti delle Giornate FAI è la possibilità di accedere a luoghi normalmente chiusi al pubblico. Quest’anno tra le perle spiccano la Certosa di San Girolamo a Parma, il monumentale Palazzo Farnese a Roma, sede dell’Ambasciata di Francia, e l’affascinante Palazzo Labia a Venezia, famoso per gli affreschi di Giambattista Tiepolo. Milano apre le porte di Palazzo Clerici, capolavoro del Settecento affrescato dal Tiepolo, mentre a Napoli i visitatori potranno varcare la soglia del Mausoleo Schilizzi, un’opera imponente ispirata all’architettura egizia.

Non solo città d’arte, ma anche borghi e realtà meno conosciute trovano spazio in questa edizione. A Gibellina, in Sicilia, saranno organizzati percorsi speciali in vista della nomina a Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026, mentre il borgo di Aielli, in Abruzzo, continua a stupire con i suoi murales, che hanno trasformato il paese in un museo a cielo aperto. Tra le scoperte più particolari ci sono la Scuola Mosaicisti del Friuli a Spilimbergo e la Biblioteca Lucchesiana di Agrigento, un piccolo gioiello del Settecento che custodisce tesori librari di inestimabile valore.

Il cuore delle Giornate FAI

Le Giornate FAI non sono solo un evento culturale, ma anche un’importante occasione di sensibilizzazione sul valore della sostenibilità ambientale e sociale. Ogni visita a contributo libero aiuta a finanziare il restauro e la manutenzione dei beni FAI, permettendo a queste meraviglie di continuare a esistere e a essere fruibili per le generazioni future. Inoltre, l’iniziativa coinvolge attivamente le comunità locali, con volontari e studenti che diventano “Apprendisti Ciceroni”, guide d’eccezione per raccontare il proprio territorio con entusiasmo e competenza.

Quest’anno il messaggio del FAI assume una dimensione ancora più ampia, sottolineando il ruolo dell’Italia nel contesto europeo. “Da oggi e senza incertezza anche noi del FAI dobbiamo avere ancora più chiaro che ogni nostra azione sociale ed educativa debba concorrere al rafforzamento di una comune coscienza europea”, afferma il Presidente Marco Magnifico. In un’epoca di sfide globali, la tutela del patrimonio culturale diventa un tassello fondamentale per costruire una società più consapevole e responsabile.

Le Giornate FAI di Primavera 2025 si prospettano dunque come un appuntamento imperdibile, capace di unire passato e futuro, arte e natura, scoperta e consapevolezza. Un’occasione unica per celebrare i primi 50 anni del Fondo per l’Ambiente Italiano con uno sguardo rivolto alle prossime generazioni.

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