Giornata mondiale dell’Ambiente: cosa c’è da festeggiare?

Dagli eventi meteorologici estremi agli investimenti green dei privati: cosa può fare l’uomo per migliorare l’ambiente e salvare il Pianeta
5 Giugno 2024
4 minuti di lettura
Mani che sorreggono piccolo mappamondo

Il 5 maggio si festeggia la Giornata mondiale dell’Ambiente. Un appuntamento utile per ricordare i progressi svolti fino ad oggi e gli impegni e gli obiettivi che le comunità internazionali si sono prefissate per la salvaguardia degli ecosistemi terrestri e marini.

L’evento globale promosso dalle Nazioni Unite nasce per sensibilizzare e incoraggiare azioni a favore della protezione dell’ambiente. Questa ricorrenza è stata istituita nel 1972 durante la Conferenza di Stoccolma sull’Ambienta e rappresenta un’opportunità per riflettere sulle problematiche ambientali e per mobilitare le risorse collettive a favore di un futuro sostenibile. Ma oggi, c’è davvero qualcosa da festeggiare? Scopriamolo insieme.

L’importanza dell’ambiente

Vivere in un ambiente sano è direttamente collegato al benessere economico e sociale delle persone. Le risorse naturali, però, non sono infinite e materie prime come cibo e acqua potrebbero subire grandi mutamenti se non ci si impegnerà con serietà su questo fronte. Le minacce ambientali rappresentano, quindi, la grande sfida politica e sociale mondiale. Dall’aumento delle temperature, passando per le emissioni di gas serra, fino allo scioglimento dei ghiacciai e all’innalzamento del livello del mare, assistiamo quotidianamente ad eventi meteorologici estremi.

Come mostrato nelle valutazioni riportate nell’ultimo Rapporto dell’Ispra, il Paese ha toccato nel 2022 il minimo storico, dal 1951 a oggi, di disponibilità annua di risorsa idrica (-50% rispetto alla media annua riferita al trentennio climatologico 1991-2020), situazione aggravata anche da valori di temperature sopra la media, che hanno aumentato la quota di evapotraspirazione.

Così come la siccità che ha interessato in Italia nel 2022, molte aree del territorio e si è manifestata già a fine 2021 ed è perdurata fino ai primi mesi del 2023. Le analisi mostrano che, ove si consideri come indicatore di gravità della siccità la percentuale di territorio nazionale che è stata soggetto durante lo stesso anno a siccità estrema, il 2022 è stato il sesto anno più siccitoso in Italia dal 1952.

Solo nel 2023, inoltre, nel nostro Paese si sono verificati ben 378 eventi meteorologici estremi, +22% rispetto al 2022. In aumento alluvioni, frane, mareggiate, grandinate e temperature eccezionali con lo zero termico sulle Alpi che ha raggiunto quota 5.328 metri. Tra le città più colpite: Roma, Milano, Fiumicino, Palermo e Prato. Tra le regioni: Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana insieme alle province di Roma, Ravenna e Milano.

Investimenti green

Gli investimenti green sono al centro delle politiche nazionali e internazionali, così come delle industrie e dei privati.

Secondo il report Green Italy 2023 di Symbola, nei cinque anni che vanno dal 2018 al 2022, 510.830 sono le imprese che si sono impegnate in eco-investimenti pari al 35,1% del totale ovvero più di 1 su 3. Sotto il profilo dell’occupazione le figure professionali legate alla green economy rappresentano il 13,9% degli occupati totali, 3.222 mila unità. “Nel 2022 – si legge nel report – i contratti attivati di queste figure sono stati pari a 1.816.120, il 35,1% dei contratti totali previsti nell’anno (circa 5,2 mln), con un incremento di 215.660 unità rispetto alla precedente rilevazione. Tra le aree aziendali più interessate sul totale delle attivazioni troviamo le aree progettazione e sviluppo (incidenza 87%), logistica (81,7%) e marketing e comunicazione (79,2%). Siamo leader nell’economia circolare con un avvio a riciclo sulla totalità dei rifiuti – urbani e speciali – del 83,4% (2022): di gran lunga superiore a quello di tutte le grandi economie europee. Un tasso di riciclo superiore di oltre 30 punti alla media UE (52,6%) e ben superiore a tutti gli altri grandi Paesi europei, come Francia (64,4%), Germania (70%), Spagna (59,8%). Non solo. L’Italia è anche uno dei pochi Paesi europei che dal 2010 al 2020 – nonostante un tasso di riciclo già elevato – ha comunque migliorato le sue prestazioni (+10 punti percentuali, contro una media UE di 6 punti percentuali). Nel biennio 2020-2021 si è inoltre verificato un inatteso consolidamento della capacità di riciclo industriale dell’Italia – specialmente nel comparto cartario – che ha visto in tutti i settori incrementare, anche in maniera importante, la quota di materie seconde impiegate. Un eccellente risultato per la transizione ecologica e lo sviluppo di un’economia sempre più circolare”.

Consigli per aiutare l’ambiente

Mentre il bilancio positivo non supera di molto quello negativo, risulta utile ricordare che l’uomo è al centro del processo di salvaguardia dell’ambiente e che può svolgere una funzione importante. Bastano piccole e poche pratiche quotidiane che potrebbero essere utili per migliorare le condizioni attuali. Un piccolo impegno da parte tutti può avere un grande impatto.

Ecco alcuni modi in cui possiamo ridurre il nostro impatto sull’ambiente ogni giorno:

Comprare meno oggetti. Sembrerà strano, ma il National Geographic ha consigliato di ridurre gli acquisti. Di tutte le materie prime che prendiamo dalla natura e trasformiamo in prodotti, i due terzi circa finiscono tra i rifiuti1. La salute del pianeta è correlata al nostro procurarci gli oggetti di cui abbiamo realmente bisogno in modo sostenibile e al riutilizzarli quando non ci servono più.
Mangiare più vegetali. Allevare e uccidere 80 miliardi di animali ogni anno a scopo alimentare mette a dura prova il nostro pianeta. Documentari e reportage hanno ampiamente dimostrato quanto sia dispendioso per l’ambiente consumare carne ogni giorno in grandi quantità, oltre che dannoso per la salute.
Scegliere mezzi sostenibili. Il grande tema dei trasporti è quello sul quale si “combatte” maggiormente. Le scelte di mobilità hanno un effetto importante sull’impronta di carbonio che lasciamo sul pianeta. Per questo può tornare utile prediligere mezzi alternativi. Camminare a piedi, ad esempio, è un toccasana per l’uomo e per l’ambiente, così come la bicicletta o mezzi pubblici che riducono la quantità di persone impegnate singolarmente su mezzi personali. Usare moto o auto elettriche, inoltre, può fare la differenza.
Ridurre i consumi energetici. Utilizzare impianti ad alta efficienza energetica (classe A, illuminazione a basso impatto) ed energia prodotta da fonti rinnovabili, come fotovoltaico o eolico.

La nostra terra. Il nostro futuro. We are #GenerationRestoration”, è lo slogan di quest’anno. Come decideremo di comportarci con l’ambiente stabilirà quanto saremo stati lungimiranti per il nostro domani e per le future generazioni.

Territorio | Altri articoli