Foreste sotto pressione, l’allarme della FAO

Diciotto casi studio nel Rapporto FAO 2024 per salvare le foreste
25 Luglio 2024
9 minuti di lettura
Foresta Amazzonica A Rischio Entro Il 2050

Le foreste del mondo, nonostante gli sforzi per la loro conservazione, continuano a trovarsi in una situazione critica. Il rapporto della FAO “The State of the World’s Forests 2024” presenta un quadro complesso e sfaccettato della situazione a livello globale. Sebbene la deforestazione stia rallentando, le foreste sono ancora sotto pressione a causa dei cambiamenti climatici e della crescente domanda di prodotti forestali.

La perdita di foreste

Tra il 2010 e il 2020, il mondo ha perso circa 47 milioni di ettari di foreste, una superficie equivalente a quasi il doppio del Regno Unito. Questa perdita netta annuale di 4,7 milioni di ettari è principalmente attribuibile all’espansione agricola, all’urbanizzazione e all’industria del legname.

Caso specifico: Amazzonia

L’Amazzonia, spesso definita il “polmone del pianeta”, è uno degli esempi più emblematici di deforestazione massiccia. Nel solo 2019, la regione ha perso oltre 1,6 milioni di ettari di foresta. Questa deforestazione non è solo un problema ambientale, ma anche sociale, poiché colpisce le comunità indigene che dipendono dalla foresta per il loro sostentamento.

Le principali cause sono l’agricoltura intensiva, in particolare per la produzione di soia e l’allevamento di bestiame, e l’estrazione illegale di legname. Il Brasile, che ospita la maggior parte della foresta amazzonica, ha visto aumentare la deforestazione del 30% tra il 2018 e il 2019, alimentata da politiche governative favorevoli allo sfruttamento delle risorse naturali.

La biodiversità in pericolo

Le foreste sono habitat di una biodiversità incredibile, ospitando circa l’80% delle specie terrestri. La deforestazione e il degrado forestale minacciano questa biodiversità, portando molte specie sull’orlo dell’estinzione. Secondo il rapporto della FAO, il 30% delle specie di alberi è a rischio di estinzione, e la perdita di habitat è una delle principali cause di questo fenomeno.

Caso specifico: la tigre del Bengala

La tigre del Bengala, una delle specie più iconiche al mondo, è minacciata dalla perdita del suo habitat forestale. In India, la deforestazione e il degrado delle foreste di mangrovie delle Sundarbans stanno riducendo drasticamente l’habitat naturale di questi magnifici felini.

Le foreste di mangrovie sono cruciali non solo per la biodiversità, ma anche per la protezione delle coste contro le tempeste e l’erosione. La perdita di queste foreste non solo mette a rischio la tigre del Bengala, ma espone anche le comunità costiere a maggiori rischi naturali.

Impatti dei cambiamenti climatici

I cambiamenti climatici aggravano ulteriormente la situazione delle foreste. Eventi meteorologici estremi come incendi, tempeste e siccità stanno diventando più frequenti e distruttivi, causando danni irreparabili alle foreste.

Caso specifico: incendi in Australia

L’Australia ha vissuto una stagione di incendi devastante tra il 2019 e il 2020, con oltre 18 milioni di ettari di terra bruciati, di cui una gran parte coperta da foreste. Gli incendi hanno distrutto vasti tratti di habitat naturale, causando la morte di circa un miliardo di animali selvatici. Specie iconiche come i koala hanno subito perdite devastanti, con stime che indicano che migliaia di questi animali siano periti nelle fiamme.

Gli incendi hanno avuto effetti catastrofici non solo sulla fauna, ma anche sulla flora, con molte specie vegetali endemiche che potrebbero non recuperare mai completamente. La perdita di copertura forestale ha anche esacerbato i problemi legati al cambiamento climatico, poiché le foreste bruciate rilasciano enormi quantità di carbonio nell’atmosfera, contribuendo ulteriormente all’effetto serra.

L’effetto domino sulla sicurezza alimentare

Le foreste non sono solo riserve di biodiversità, ma anche fonti vitali di cibo, medicine e materiali per milioni di persone. La deforestazione e il degrado forestale hanno quindi un impatto diretto sulla sicurezza alimentare e sul benessere delle comunità locali.

Caso specifico: Indonesia

In Indonesia, la deforestazione per la produzione di olio di palma ha avuto un impatto devastante sulle comunità locali e sugli ecosistemi. Le foreste pluviali dell’Indonesia sono state abbattute a un ritmo allarmante per far spazio alle piantagioni di palma da olio, minacciando la sopravvivenza di specie iconiche come l’orangotango.

Inoltre, la perdita di foreste ha esposto le comunità locali a maggiore insicurezza alimentare, poiché queste persone dipendono dalle risorse forestali per il cibo, l’acqua e i materiali da costruzione. La conversione delle foreste in piantagioni ha anche portato a conflitti sociali, con le comunità indigene spesso sfollate o private dei loro diritti territoriali.

Impatti economici a lungo termine

La perdita delle foreste ha ripercussioni economiche significative, non solo per le comunità locali, ma anche a livello globale. Le foreste forniscono servizi ecosistemici inestimabili, come la regolazione del clima, la protezione del suolo e la purificazione dell’acqua, che sono fondamentali per l’agricoltura e altre attività economiche.

Caso specifico: Bacino del Congo

Il Bacino del Congo, la seconda foresta pluviale più grande del mondo, è vitale per la stabilità climatica e la biodiversità dell’Africa. Tuttavia, la deforestazione e il degrado forestale stanno minacciando seriamente questa regione. Le foreste del Bacino del Congo sono una fonte cruciale di legname, carbone e altri prodotti forestali, che sostentano milioni di persone. La perdita di queste foreste può portare a un calo della produttività agricola, alla perdita di risorse idriche e a maggiori emissioni di carbonio. L’impatto economico a lungo termine potrebbe essere devastante, non solo per i paesi della regione, ma anche per l’intero pianeta, data l’importanza di queste foreste nella regolazione del clima globale.

Innovazioni nel settore forestale

Il rapporto della FAO sottolinea l’urgenza di affrontare queste sfide attraverso un approccio integrato che combini innovazioni tecnologiche, sociali, politiche, istituzionali e finanziarie testate e implementate in condizioni reali, per affrontare le sfide legate alla gestione e conservazione delle foreste.

Diciotto casi di studio offrono una panoramica delle soluzioni innovative adottate in vari contesti globali, dimostrando come la collaborazione multistakeholder e l’uso di tecnologie avanzate possano contribuire a proteggere e ripristinare le risorse forestali. Ecco un’analisi dettagliata di alcuni di questi casi.

Diciotto casi di studio globali

Governance multistakeholder per la gestione sostenibile del paesaggio in Kenya e Nigeria

In Kenya e Nigeria, la mancanza di coordinamento tra i settori dell’uso del suolo ha ostacolato gli sforzi per bilanciare gli obiettivi forestali e agricoli. La produzione di colture di valore come cacao e olio di palma ha portato a gravi degradazioni ambientali. In Kenya, i paesaggi delle torri d’acqua del Monte Elgon, cruciali per l’economia locale, sono minacciati dall’espansione agricola e dal disboscamento illegale. La FAO ha implementato l’approccio partecipativo informato del paesaggio, che incoraggia la collaborazione intersettoriale per migliorare i meccanismi di governance multistakeholder, riducendo i compromessi e aumentando le sinergie tra agricoltura e foreste.

Utilizzo di nuovi dati per finanziarie la conservazione in Brasile

In Brasile, più del 13% della regione Amazzonica-Cerrado è stata disboscata per l’agricoltura tra il 1985 e il 2022, con conseguente perdita di 5,18 milioni di ettari di foreste. La produzione di soia, vitale per l’economia brasiliana, ha portato a deforestazione che riduce la resilienza delle colture durante eventi climatici estremi. Nuove tecnologie digitali, come Google Earth Engine e prodotti Modis, stanno avanzando la comprensione dei benefici delle foreste nel mitigare gli estremi climatici, fornendo incentivi economici per la conservazione delle foreste residue.

Partnership e innovazione tecnica per ridurre la perdita di foreste guidata dalle materie prime in Ghana

In Ghana, la sfida è produrre materie prime come olio di palma e cacao in modo sostenibile. La regolamentazione delle catene di approvvigionamento prive di deforestazione, come il regolamento dell’Unione Europea, richiede un monitoraggio accurato dell’uso del suolo. La Forest Data Partnership mira a fornire dati geospaziali consistenti e open-source per le commodities a rischio forestale, aiutando i piccoli agricoltori e le popolazioni indigene a dimostrare la conformità alle normative emergenti.

Nuovi strumenti e tecniche per migliorare i modelli di gestione forestale comunitaria in Colombia

In Colombia, l’integrazione di nuovi strumenti e tecniche nei modelli esistenti di gestione forestale comunitaria sta migliorando gli esiti forestali. Questi strumenti aiutano le comunità a monitorare e gestire le loro risorse in modo più efficace, promuovendo la sostenibilità a lungo termine delle foreste.

Supporto tecnico e finanziario per le popolazioni indigene come custodi delle foreste a livello globale

Le popolazioni indigene svolgono un ruolo cruciale nella conservazione delle foreste. A livello globale, iniziative mirate forniscono supporto tecnico e finanziario per rafforzare la loro capacità di gestire le risorse forestali. Questi programmi integrano scienza, tecnologia e conoscenze tradizionali per migliorare la gestione del fuoco e altri aspetti della conservazione forestale.

Integrazione delle conoscenze tradizionali e scientifiche per migliorare la gestione del fuoco nel Sud-Est Asiatico

Nel Sud-Est Asiatico, progetti pilota stanno integrando conoscenze scientifiche e tradizionali per migliorare la gestione del fuoco. Questa combinazione di approcci mira a ridurre gli incendi boschivi e a migliorare la resilienza delle foreste agli eventi climatici estremi.

Sviluppo di una nuova politica nazionale e rafforzamento dell’ambiente per l’agroforesteria in India

In India, una nuova politica nazionale sta promuovendo l’agroforesteria come soluzione per la sostenibilità. Questa politica integra obiettivi socioeconomici e nutrizionali delle comunità locali, contribuendo a combattere la desertificazione e migliorare la sicurezza alimentare.

Restauro ecologico nelle aree desertiche dell’Africa occidentale

In paesi come Burkina Faso, Eritrea e Mali, progetti di restauro ecologico stanno affrontando la desertificazione integrando obiettivi socioeconomici e nutrizionali delle comunità locali. Questi progetti non solo ripristinano gli ecosistemi degradati ma migliorano anche le condizioni di vita delle popolazioni coinvolte.

Piattaforma di monitoraggio per il restauro degli ecosistemi a livello globale

A livello globale, una piattaforma di monitoraggio del restauro degli ecosistemi sta migliorando la collaborazione e l’interoperabilità dei dati. Questa iniziativa aiuta a coordinare gli sforzi di restauro e a monitorare i progressi nel ripristino degli ecosistemi degradati.

Resilienza dei giardini di taro tradizionali a Vanuatu

A Vanuatu, l’integrazione di nuove tecnologie e varietà di piante sta migliorando la resilienza dei giardini di taro tradizionali. Questi giardini sono essenziali per la sicurezza alimentare locale e la loro gestione sostenibile è cruciale per la comunità.

Governance locale delle risorse forestali in Marocco e Tunisia

In Marocco e Tunisia, il miglioramento della governance locale delle risorse forestali sta portando benefici sia per l’agricoltura che per il restauro forestale. Questi sforzi aiutano a bilanciare le esigenze di sviluppo economico con la conservazione ambientale.

Agroforesteria e carbon trading in Mozambico

In Mozambico, un’iniziativa di agroforesteria di vent’anni sta collegando le pratiche sostenibili con il commercio del carbonio. Questo approccio promuove la sostenibilità e offre incentivi economici per le pratiche agricole rispettose dell’ambiente.

Microfinanza per le piccole imprese forestali in Vietnam

In Vietnam, la microfinanza senza garanzie sta supportando le piccole imprese forestali attraverso il potere delle organizzazioni collettive. Questo modello facilita l’accesso al credito e promuove lo sviluppo economico sostenibile nelle comunità rurali.

Hub legale per la riforma della gestione della fauna selvatica

In paesi come Chad, Congo e Madagascar, l’uso di nuovi strumenti diagnostici sta catalizzando i processi di riforma legale per la gestione sostenibile della fauna selvatica. Questo hub legale supporta la conservazione della biodiversità e la gestione delle risorse naturali.

Tecnologie digitali per il monitoraggio del legname in Guatemala

In Guatemala, l’adozione di tecnologie digitali sta migliorando l’efficienza del monitoraggio del legname e promuovendo catene di approvvigionamento sostenibili. Questi strumenti aiutano a tracciare l’origine del legname e a garantire pratiche di gestione forestale sostenibili.

Miglioramento della connettività nelle catene di fornitura del legname in America Latina

In paesi come Brasile, Guyana e Perù, il miglioramento della connettività lungo le catene di fornitura del legname sta riducendo gli sprechi e aumentando la viabilità della gestione forestale sostenibile. Questi sforzi contribuiscono a una gestione più efficiente delle risorse forestali.

Tecnologie di lavorazione del legno per una bioeconomia resiliente ai terremoti

In Slovenia e Stati Uniti, nuove tecnologie di lavorazione del legno stanno promuovendo una bioeconomia e migliorando la resilienza ai terremoti. Questi avanzamenti tecnologici supportano lo sviluppo di prodotti in legno sostenibili e resistenti.

Scuole agricole per l’innovazione sostenibile a livello globale

A livello globale, le scuole agricole stanno facilitando l’innovazione sostenibile nella produzione forestale e agricola. Queste scuole forniscono formazione pratica agli agricoltori, promuovendo tecniche di gestione sostenibile delle risorse naturali. Le Farmer Field Schools, ad esempio, sono progettate per educare gli agricoltori sulle migliori pratiche in agricoltura e silvicoltura, integrando approcci ecologici e sostenibili. Questi programmi educativi aiutano a migliorare la produttività agricola mentre riducono l’impatto ambientale, sostenendo la gestione sostenibile delle risorse forestali.

La strada da percorrere

Il rapporto della FAO mette in risalto un quadro complesso ma promettente per la gestione forestale globale, evidenziando la necessità di un approccio diversificato e integrato. Attraverso l’analisi dei diciotto casi di studio, emerge chiaramente che il mondo sta adottando una crescente consapevolezza riguardo alla necessità di gestire le foreste in modo sostenibile. Le innovazioni tecnologiche, i modelli di governance e le strategie finanziarie sono emersi come strumenti essenziali per affrontare le sfide legate alla conservazione e alla produzione sostenibile delle risorse forestali.

Le soluzioni innovative non sono solo una risposta alle crisi ambientali, ma anche un’opportunità per costruire un futuro in cui le foreste continuano a svolgere il loro ruolo cruciale nella regolazione del clima, nella biodiversità e nel sostegno delle comunità locali. La collaborazione tra governi, organizzazioni non governative, comunità locali e il settore privato è fondamentale per implementare efficacemente queste soluzioni e garantire che gli sforzi siano coordinati e orientati verso obiettivi comuni.

Il continuo progresso nelle tecnologie, nelle politiche e nei modelli di gestione offre una speranza concreta per la protezione e il ripristino delle risorse forestali. Tuttavia, il successo dipenderà dalla nostra capacità di mantenere l’impegno, di adattare le strategie alle condizioni locali e di promuovere una gestione inclusiva e sostenibile. Solo così possiamo garantire che le foreste del mondo continuino a prosperare e a fornire i loro inestimabili benefici alle generazioni future.

Territorio | Altri articoli