Possiamo dare uno stipendio ai castori? No, per la gioia dell’agenzia della Repubblica Ceca per la tutela dell’ambiente che, proprio grazie ai roditori, ha risparmiato 1,2 milioni di euro (30 milioni di corone). A tanto ammontava la somma stanziata per la costruzione di una diga in una zona protetta nella zona protetta di Brdy, a sud di Praga.
In soli due giorni i castori hanno costruito una diga a cui gli esseri umani lavoravano da sette anni. Il progetto, avviato nel 2018, era rimasto bloccato tra burocrazia, permessi e valutazioni ambientali, senza che nessun lavoro concreto venisse avviato.
La diga costruita dai castori è persino più performante di quella progettata dalle persone.
Castori, grandi lavoratori
I castori, noti per la loro instancabile attività costruttiva, hanno dimostrato ancora una volta come la natura sappia spesso anticipare e risolvere le sfide poste dall’uomo. La diga che questi laboriosi roditori hanno costruito alle porte di Praga non solo blocca il flusso del fossato, ma funge da efficaci filtri per i sedimenti, proteggendo così le acque del fiume Klabava da eventuali alterazioni. Inoltre, la zona umida creata dai castori si è rivelata di grande valore ecologico, apportando grandi benefici alla flora e alla fauna locali. Le dighe costruite dai castori sono diffuse in tutto il mondo, la più grande si trova nel Parco Nazionale di Wood Buffalo, in Canada: è lunga circa 775 metri, trattiene un lago di 70.000 metri quadri, e ha una profondità media di un metro.
In Europa, i castori eurasiatici (Castor fiber) sono una specie distinta da quella nordamericana. Un tempo molto diffusi sul continente, sono stati quasi spazzati via dalla caccia, principalmente per la loro pregiata pelliccia. Tuttavia, grazie a intensi sforzi di tutela e reintroduzione durante il Novecento, i loro numeri hanno ripreso a crescere, restituendo al paesaggio europeo un tassello fondamentale per la conservazione della biodiversità.
Come costruiscono una diga?
I castori costruiscono le loro dighe attraverso un processo che è al tempo stesso istintivo e sorprendentemente ingegneristico.
In pratica, questi roditori raccolgono materiali naturali come rami, tronchi, foglie e muschio, che poi masticano e modellano per creare una sorta di impalcatura. Utilizzano il fango e l’acqua per cementare insieme questi elementi, realizzando così una barriera resistente che rallenta il flusso dell’acqua. Nella zona protetta di Brdy, otto castori hanno lavorato in gruppo: posizionando strategicamente i materiali lungo il fossato, hanno gradualmente costruito quattro sbarramenti che non solo bloccano il passaggio dell’acqua, ma agiscono anche come filtri naturali per i sedimenti. Questa capacità di “ingegneria naturale” permette loro di creare ambienti umidi di grande valore ecologico, contribuendo a stabilizzare l’ecosistema e a proteggere le acque del fiume Klabava.
I vantaggi di una diga naturale
Il lavoro dei roditori è prezioso anche in termini di biodiversità perché crea zone umide come paludi e torbiere. Queste offrono cibo e riparo a una vasta gamma di specie: pesci, crostacei, uccelli e molti altri organismi trovano in questi habitat un rifugio vitale. Oltre a questo, le zone umide aiutano a limitare le inondazioni, assorbendo e rilasciando gradualmente l’acqua. È proprio questo aspetto che rende la diga naturale dei castori ancora più interessante: l’agenzia per la tutela dell’ambiente aveva pianificato la creazione di una zona umida artificiale, ma quella realizzata dai castori risulta essere quattro volte più estesa, un vantaggio enorme in termini di capacità di assorbimento e filtraggio.
I laghetti che si formano dietro le barriere create dai castori, oltre ad essere delle riserve d’acqua, garantiscono la disponibilità di cibo e proteggono gli animali dai predatori.
La trasformazione di Brdy
Fino al 2016, l’area ceca di Brdy era un terreno di addestramento militare, privo di insediamenti permanenti e caratterizzato da poche strutture umane. Designata come zona protetta nel 2015, quest’area ha subito una trasformazione: oggi è meta prediletta per escursionisti e ciclisti, che percorrono i numerosi sentieri immersi in un paesaggio ricco di storia e biodiversità. Nel 2018, l’Agenzia aveva avviato un progetto per sbarramento di un fossato di scolo, realizzato dall’esercito vicino al fiume Klabava, con l’obiettivo di impedire che le acque e i sedimenti di due laghi confinanti, a causa del loro pH acido, compromettessero la popolazione locale di gamberi di torrente (Austropotamobius torrentium), specie protetta.
I rischi delle dighe naturali
Nonostante i numerosi benefici, l’attività dei castori non è priva di controversie. In alcune situazioni, i loro sbarramenti possono causare inondazioni che danneggiano campi coltivati o indeboliscono gli argini dei fiumi. Ad esempio, qualche mese fa il primo ministro polacco Donald Tusk li aveva accusati di aver compromesso la stabilità degli argini dei fiumi in Polonia, contribuendo così ad aggravare le gravi alluvioni che avevano colpito l’Europa centrale.
Tuttavia, la maggior parte degli esperti rimane scettica riguardo agli effetti negativi delle tane dei castori sui fiumi, evidenziando come tali strutture possano, al contrario, migliorare la qualità dell’acqua e favorire la rigenerazione degli habitat naturali.
Nel caso specifico della zona protetta di Brdy, l’agenzia ambientale ceca non prevede alcun conflitto con gli esseri umani almeno per i prossimi dieci anni, data l’assenza di insediamenti nella zona. Di conseguenza, si è deciso di lasciare in piedi i naturalissimi sbarramenti, riconoscendo che, oltre a proteggere le acque del fiume Klabava, essi contribuiscono a creare un ambiente umido di grande valore ecologico. E hanno fatto risparmio oltre 1 milioni di euro alle casse di Praga.