A Berna l’Aare è il ‘mezzo di trasporto’ preferito d’estate

Dalla borsa impermeabile alla navigazione fluviale: ecco come gli abitanti di Berna usano l’Aare come alternativa estiva al trasporto urbano
19 Agosto 2024
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Berna Svizzera Canva

A Berna, capitale della Svizzera, l’estate non è solo un’occasione per godere di bellezze architettoniche e storiche, ma anche per vivere un’esperienza unica e affascinante: il trasporto attraverso il fiume Aare. Quando il sole splende alto e le temperature si alzano, gli abitanti della città non si limitano a passeggiare o utilizzare i mezzi pubblici. No, a Berna, molti scelgono di galleggiare sulle acque limpide e cristalline del fiume come mezzo di trasporto quotidiano. Questa pratica, tanto innovativa quanto tradizionale, rappresenta un’armoniosa fusione di funzionalità e piacere, dimostrando come l’ambiente urbano possa essere integrato in modo sostenibile con la natura circostante.

L’arte di galleggiare

Il rituale di galleggiare nel fiume Aare inizia con una preparazione meticolosa. Gli abitanti, armati di una caratteristica “wickelfisch” – una borsa impermeabile di colore vivace e resistente – si dirigono verso il fiume. Questa borsa non solo protegge i loro effetti personali dall’acqua, ma funge anche da galleggiante supplementare, rendendo l’esperienza del trasporto fluviale più sicura e piacevole.

Una volta preparati, i cittadini si tuffano nel fiume da punti strategici a monte e si lasciano trasportare dalla corrente naturale, che li conduce verso il centro città o verso le loro abitazioni. Lungo il tragitto, l’ambiente è un mix di splendide vedute e freschezza naturale, un antidoto perfetto al caldo estivo.

Il viaggio fluviale a Berna non è solo un mezzo di trasporto, ma una vera e propria esperienza sensoriale. Galleggiare sull’Aare permette ai cittadini di godere della bellezza mozzafiato del centro storico, con le sue acque verde smeraldo che riflettono il cielo limpido e le antiche architetture. Il viaggio stesso è rilassante, quasi meditativo, mentre il leggero movimento dell’acqua e il panorama circostante contribuiscono a creare un momento di serenità e connessione con la natura.



Ispirazione per altre città

Il successo di Berna con il suo trasporto fluviale e la popolarità del nuoto nell’Aare offrono un modello affascinante per altre città europee, ma mettono in evidenza anche le sfide che altre metropoli potrebbero affrontare. Immaginate Torino, con il suo fiume Po, trasformato in un vivace centro di attività acquatica estiva, dove cittadini e turisti possono godere di un’esperienza simile a quella bernese. Il Po, con le sue acque tranquille e sceniche, potrebbe diventare un punto di incontro sociale e ricreativo, promuovendo uno stile di vita più attivo e sostenibile. Allo stesso modo, il Tevere a Roma potrebbe seguire questa tendenza, offrendo spazi sicuri e ben gestiti per il nuoto urbano.

Tuttavia, l’esempio di Parigi con la Senna dimostra come la gestione dell’acqua possa influenzare negativamente l’esperienza del nuoto urbano. Durante le Olimpiadi di Parigi 2024, la Senna è stata al centro delle critiche a causa del suo inquinamento. Gli atleti hanno contratto infezioni dopo aver nuotato nelle sue acque, che sono state descritte come “putride” e contaminate da batteri, virus, funghi e protozoi. Questa situazione ha messo in luce la necessità di misure rigorose di monitoraggio e purificazione per garantire che i fiumi urbani non solo diventino spazi di svago, ma anche rimangano sicuri per tutti.

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