Sedili verticali in aereo, la rivoluzione dei voli low cost?

Il progetto Skyrider 3.0 di Aviointeriors continua
27 Maggio 2025
4 minuti di lettura
Sedili Verticali Aereo Aviointeriors
Sedili verticali per aereo (Aviointeriors)

Non ne puoi più di tenere le gambe rannicchiate durante il volo? Nessun problema: arrivano i sedili verticali in aereo! Ecco, la sola ipotesi potrebbe far rivalutare le condizioni attuali dei voli low cost, dove le gambe sono un po’ strette, ma tutto sommato si viaggia abbastanza bene.

Eppure, l’idea di volare in piedi sta facendo il giro del mondo, accendendo la curiosità di alcuni e la preoccupazione di altri. Davvero le compagnie di volo low cost vogliono introdurre dei sedili verticali per far stare più persone in aereo e ridurre i prezzi dei biglietti? Ecco come stanno le cose.

In piedi in aereo, la risposta di Ryanair

Quella dei sedili verticali è una voce che di tanto in tanto torna a circolare, ma, allo stato attuale, ha poco di concreto. Raggiunta dalla indiscrezione, Ryanair ha dovuto smentire categoricamente le voci che la vedevano pronta a introdurre i sedili verticali già dal 2026: “Non abbiamo piani per farlo”, ha dichiarato la compagnia irlandese a Euronews. Ironia della sorte, a fine marzo il Ceo Michael O’Leary si è visto applicare costi aggiuntivi per lo “spazio extra per le gambe“ da un ristorante irlandese dove aveva cenato.

La smentita non ha spento l’interesse. Perché dietro queste immagini futuristiche c’è un progetto reale, sviluppato dall’italiana Aviointeriors e chiamato Skyrider. Un prototipo che esiste dal 2010 e che continua a evolversi nonostante non abbia mai superato la fase sperimentale.

Skyrider, il progetto

Il progetto nasce nel 2010 con il prototipo Skyrider. Dopo anni di sviluppo, Gaetano Perugini, direttore di Aviointeriors, lo presentò per la prima volta all’Aircraft Interior Expo di Amburgo nel 2018, descrivendolo come “la risposta alla fastidiosa sensazione che si avverte nel riporre le proprie gambe in spazi angusti”. 

Nel 2019, Aviointeriors ha introdotto Skyrider 3.0, una versione aggiornata con sedili neri e dettagli gialli. La principale differenza tecnica riguarda l’eliminazione dei pali di supporto tra le file: mentre la versione 2.0 prevedeva pali che collegavano ogni fila dal pavimento al soffitto, la 3.0 ha rimosso questa struttura. Secondo Gaetano Perugini, designer di Aviointeriors, Skyrider 3.0 permetterebbe di avere “economia standard, premium economy o business class, e ultra-basic economy” all’interno di una singola cabina. La postura che i passeggeri assumerebbero è “molto vicina a quella eretta”, con un supporto che ricorda effettivamente una sella da bicicletta.

Il progetto consiste in un sostegno verticale con una specie di sella imbottita fissata tra pavimento e soffitto, inclinata di circa 45 gradi. In questo modo, il passeggero resterebbe semiseduto, una posizione che a molti non sembra così confortevole.

Quanti passeggeri in più con sedili verticali

Secondo le stime, con Skyrider 3.0, un Airbus A320 potrebbe trasportare fino al 20% di passeggeri in più. Questo si tradurrebbe in biglietti ancora più economici, ma anche in profitti maggiori per le compagnie. L’azienda italiana ha calcolato che questi sedili potrebbero essere installati su Boeing 737 e Airbus A320/321, gli aerei più utilizzati per i voli a corto raggio.

Un’ipotesi che fa gola alle compagnie aeree: già nel 2012, Michael O’Leary, Ceo di Ryanair, aveva dichiarato di volere “aerei dotati di dieci file di sedili a sella, da vendere a solo una sterlina”. La sua frase attirò l’attenzione di molti, ma resta una provocazione, così come il progetto dei sedili verticali. Almeno per ora.

La smentita di Aviointeriors

Come la compagnia di volo irlandese, anche Aviointeriors, ideatrice del progetto, ha smentito l’indiscrezione: non sono previsti sedili verticali sui voli low cost nel prossimo futuro. L’azienda italiana ha confermato al sito americano Simple Flying che non ha mai richiesto la certificazione per i sedili né all’Agenzia europea per la sicurezza aerea (Easa) né alla Federal Aviation Administration (Faa) americana. La compagnia descrive ancora il Skyrider come “una provocazione”.

I sedili verticali in aereo sono legali?

Il principale ostacolo rimane la certificazione. Nessuna autorità dell’aviazione civile ha mai approvato sedili verticali per uso commerciale. Come sottolinea The Flight Club, “un sedile come quello di Aviointeriors richiederebbe un lungo processo di certificazione” a causa della ridotta distanza tra le file e della diversa distribuzione di forze e pesi sul corpo del passeggero rispetto ai sedili normali.

L’Agenzia europea per la sicurezza aerea ha dichiarato di non aver “ancora ricevuto alcuna richiesta per un approccio del genere” e di non aver “visto casi d’uso pratici perché il design della fusoliera non fornisce spazio per passeggeri in piedi fino ai finestrini”.

Tra gli elementi da valutare c’è quello della sicurezza: a parità di dimensioni del velivolo, un numero maggiore di passeggeri potrebbe complicare le operazioni di evacuazione.

Volare in piedi è sicuro?

Oltre alle questioni normative, l’ipotesi, nonostante le smentite, ha sollevato delle preoccupazioni mediche. La Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica (SItI) ha analizzato i rischi della “sindrome da classe economica”, che colpisce chi viaggia in spazi angusti sottolineando che, restare immobili per ore aumenta il rischio di incorrere in problemi fisici.

I pericoli includono dolori articolari, problemi circolatori, gonfiore e, nel caso più grave, trombosi venosa profonda

Rimanere in posizione semi-eretta per ore potrebbe aggravare questi rischi, anche se, secondo le indiscrezioni, l’ipotesi dei sedili verticali sarebbe studiata per voli fino a 75 minuti o, al massimo, di due ore.

Anche sui social, i rischi per la circolazione, la stanchezza e il disagio vengono citati spesso, soprattutto dagli utenti che hanno già problemi di schiena o mobilità.

Metropolitana in cielo, cosa ne pensano le persone?

Le smentite di Ryanair e di Aviointeriors non spengono la curiosità sui social media, dove l’idea di volare in piedi, un po’ come avviene in metropolitana, corre veloce. molti utenti sollevano interrogativi sulle norme di sicurezza: “Come si fa in caso di turbolenza forte? E in caso di evacuazione?”.

Alcuni commenti evidenziano una spaccatura generazionale: i più giovani, abituati a voli low cost e disposti a tutto pur di risparmiare, sembrano più aperti all’idea, purché si tratti di tratte brevissime. Gli utenti più adulti, invece, la liquidano come “un’idea da incubo”, simbolo di una società che sacrifica ogni comfort sull’altare del prezzo basso.

C’è anche chi accetterebbe questa novità pur di risparmiare, mentre molti dall’altro chiedono a gran voce che le autorità blocchino ogni tentativo di introdurre questa soluzione, considerata “disumana” e “pericolosa”. Tentativo che, per ora, non si è mai concretizzato.

Tendenze | Altri articoli