Dal sedere ‘quadrato’ al sedere ‘morto’, i rischi di stare troppo seduti in ufficio

Non si tratta di patologie, ma comunque di condizioni che a lungo andare possono portare qualche problema, per fortuna evitabile con un po’ di impegno
4 Settembre 2024
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Lavoro Dolori Canva

“Mi alzo un attimo, se no mi viene il sedere quadrato”! Chi di noi non lo ha mai detto almeno una volta nella vita, dopo ore di lavoro o studio passate incollati alla scrivania? Ebbene, quella che sembrava una sensazione, ovvero che le nostre terga si appiattiscono stando troppo seduti, è confermata dalla scienza.

E anche dall’’università della vita’: il sedere quadrato sta spopolando su TikTok con il nome di ‘sedere da sedia da ufficio’, e per quanto possa sembrare uno scherzo o una preoccupazione superficiale, in realtà non lo è. Non è neanche una patologia, ma si tratta comunque di una condizione che a lungo andare può portare qualche problema, per fortuna evitabile con un po’ di impegno. Vediamo come e perché.

Gli effetti negativi dello stare a lungo seduti

Con il termine ‘sedere da sedia da ufficio’ si intendono gli effetti negativi dello stare a lungo seduti, come la debolezza del medio e grande gluteo. L’inattività fisica, infatti, provoca nel tempo una modifica dei muscoli e quindi del loro aspetto, semplicemente perché questi perdono tono e massa. Il risultato è un sedere piatto. Oppure rotondeggiante se il tessuto muscolare viene sostituito da grasso, il che è anche peggio. Non solo: se non utilizzati, i muscoli si accorciano, aggravando il problema.

In poche parole, alla fine il sedere prende la forma della sedia.

Ora, il punto non è solo l’estetica. La parte più importante riguarda il benessere, e la prevenzione. Il 2024 è l’anno della longevità e un invecchiamento in salute non può prescindere dal mantenimento di un buon tono muscolare.

La perdita di tono, massa e forma dei glutei si ripercuote infatti sui muscoli della coscia e sui lombari, facilitando la comparsa di dolore alla schiena o al collo.

A volte la sofferenza è anche ai glutei stessi, nel qual caso può dipendere da una sciatica o da una tendinopatia, quella che si definisce ‘sindrome del sedere morto‘, o amnesia glutea. In pratica a causa dello scarso utilizzo, quindi di una scarsa attivazione, i muscoli del gluteo perdono la capacità di contrarsi e attivarsi correttamente, e dunque diventano meno affidabili nel loro funzionamento. Una condizione che può associarsi a intorpidimento, formicolio e dolore. Se si verificano questi sintomi, è meglio fare un passaggio con il proprio medico.

In poche parole, non è il sedere piatto in sé a necessitare di cure, ma gli effetti che provoca lo stare sempre seduti: debolezza muscolare, cattiva postura, dolore in vari punti del corpo, rigidità dell’anca.
Senza contare tutti gli altri effetti negativi ad ampio raggio che uno stile di vita definito non a caso ‘sedentario’ porta con sé, ormai largamente studiati e confermati dalla scienza, in particolare l’aumento delle probabilità di sviluppare malattie cardiovascolari, diabete, cancro.

Chi è più a rischio

Sicuramente sono maggiormente a rischio di ritrovarsi con un ‘sedere da sedia da ufficio’ e problemi connessi chi più facilmente svolge lavori da scrivania, ovvero le donne. Anche le persone anziane trascorrono molto tempo sedute, creando un circolo vizioso con la fisiologica perdita di tono e massa muscolare, oltre che della flessibilità, che si verifica con l’avanzare dell’età. Lo stesso vale per chi soffre di patologie che non consentono di muoversi spesso.

Ma a ben guardare, tutti passiamo ogni giorno ore e ore seduti, tra macchina, serate davanti alla tv, pasti, riposo notturno, anche a prescindere dal proprio lavoro.

Tanto che, anche se siamo persone attive, non possiamo dirci completamente salvi dal rischio del sedere morto. Perché i glutei non solo dobbiamo allenarli, ma dobbiamo farlo bene, spesso e costantemente.

A cosa servono i muscoli del gluteo

Per capire perché ci servono dei glutei tonici e attivi, dobbiamo pensare che sono composti da tre muscoli – gluteo massimo, gluteo medio e gluteo minimo – che svolgono tutti e tre compiti molto importanti:

movimento e stabilità: consentono ad esempio di alzarsi da seduti, camminare, correre e salire le scale. Inoltre, i glutei stabilizzano l’articolazione dell’anca e del bacino, oltre a rendere possibili movimenti come abduzioni e rotazioni dell’anca stessa e delle gambe
postura: la postura eretta e un corretto allineamento della colonna vertebrale sono possibili anche grazie al lavoro dei glutei. Se questi, indeboliti e afflosciati dall’inattività, non funzionano bene, si creano degli scompensi posturali che portano dolore e problemi articolari. Anche la parte bassa della schiena risente del mal funzionamento del nostro ‘lato B’

tenuta degli organi pelvici: i glutei supportano gli organi interni aiutandoli a mantenere la loro posizione all’interno del corpo
aspetto fisico e benessere sessuale: i glutei hanno una parte rilevante anche nell’estetica, poiché danno una forma generale al corpo e sono una delle zone più ‘guardate’ ed apprezzate sia nelle donne sia negli uomini. Ma anche le funzioni sessuali e in generale il benessere pelvico possono essere influenzati, in meglio o in peggio, dal tono dei glutei.

Ecco perché, pur non essendo una patologia, la sindrome del sedere morto può provocare diverse disfunzioni più o meno problematiche e sarebbe bene prevenirla o correre ai ripari. Il lato positivo è che ci si può fare qualcosa, anche quando ormai è da tempo che siamo inattivi.

Come contrastare il sedere da scrivania?

Il rimedio ai glutei piatti è il più ovvio e semplice di tutti: occorre essere attivi e muovere spesso i muscoli anche durante le giornate lavorative. Ecco quindi qualche consiglio:

alzarsi regolarmente dalla sedia, stabilendo ad esempio una pausa di 15 minuti ogni ora che si può sfruttare per fare telefonate, sistemare documenti o confrontarsi con i colleghi
salire le scale, a casa e in ufficio, invece di prendere l’ascensore
• se possibile, procurarsi una scrivania che consenta di lavorare sia seduti sia in piedi e alternare le due posizioni
attivare i glutei anche da seduti, contraendoli o sollevando e abbassando i polpacci spesso
usare una fitball al posto della sedia per qualche ora ogni giorno
camminare il più possibile, sfruttando le pause pranzo, scendendo a una-due fermate prima dall’autobus o in generale ogni occasione possibile
nuotare o andare in bicicletta
fare un massaggio dei tessuti profondi
fare ogni giorno stretching per l’anca, per i flessori e per il muscolo piriforme, che stando seduti si contrae con facilità
svolgere regolarmente esercizi specifici, sia a casa – se si sa già come eseguirli correttamente, per non mettere a rischio schiena e ginocchia – sia, meglio ancora, in palestra sotto la supervisione di un trainer: affondi, squat, bridge, step-up
variare gli esercizi il più possibile

Con qualche accortezza e un po’ di impegno – non occorre avere performance da atleti, basta muoversi – eviteremo di ritrovarci col sedere piatto ma soprattutto con dolori di vario tipo. In fondo, il corpo umano è stato progettato per essere dinamico e non per stare seduto tutto il giorno, no?

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