Con l’arrivo di dicembre, il Natale entra nel vivo e, con lui, le tradizionali decorazioni, i pranzi festivi e i regali. Ma accanto all’atmosfera di gioia e condivisione, ci sono anche le preoccupazioni legate ai consumi extra, soprattutto quelli energetici, che spesso si riflettono in bollette più alte. In un anno in cui il mercato energetico sembra aver trovato una certa stabilità, con prezzi più bassi rispetto ai picchi della crisi energetica del biennio 2021-2022, l’attenzione al consumo consapevole può fare la differenza, non solo sul piano economico, ma anche su quello ambientale.
Le luci natalizie e il loro peso sulla bolletta
Le luminarie natalizie, simbolo della festa per eccellenza, sono uno dei principali fattori di aumento dei consumi durante il periodo delle Feste. Sebbene l’utilizzo di luci LED sia già un primo passo verso l’efficienza energetica, le spese per l’elettricità possono crescere se non si presta attenzione al tempo di accensione. Secondo Switcho, servizio digitale che aiuta a risparmiare sulle spese di luce e gas, l’uso di tre catene di luci LED da interno e una da balcone per circa 8 ore al giorno comporta una spesa di circa 2 euro, che sale a 12 euro se si aumentano le ore di accensione e si aggiungono decorazioni da giardino. Per le famiglie meno attente, la cifra può arrivare fino a 26 euro di spesa extra.
Non si tratta di cifre esorbitanti, ma in un periodo in cui le bollette di luce e gas possono salire sensibilmente, ogni piccolo accorgimento conta. Limitare le ore di accensione delle luci natalizie, magari utilizzando una presa smart dotata di timer, è un gesto semplice che può contenere i consumi. Inoltre, è possibile ottimizzare l’utilizzo degli elettrodomestici, come il forno, cuocendo più pietanze contemporaneamente, o la lavastoviglie, scegliendo il programma eco e rinunciando al prelavaggio e all’asciugatura. Piccole modifiche, che oltre a ridurre l’impatto sul portafoglio, aiutano a limitare l’impronta ecologica di ognuno.
Cibo in abbondanza, sprechi a non finire
Oltre all’energia, un altro grande spreco durante le Feste è quello alimentare. Secondo un sondaggio di Too Good To Go, ben 4 italiani su 10 dichiarano di buttare cibo durante il periodo natalizio, con il panettone, il pandoro e le torte tra i prodotti più sprecati. Un altro dato preoccupante emerge dal sondaggio: l’86% degli intervistati ammette di sprecare alimenti durante le festività, principalmente a causa di acquisti impulsivi o esagerati. Il risultato? Tonnellate di cibo sprecato, spesso ancora intatto, che finisce nella spazzatura, un lusso che non possiamo più permetterci in un contesto di crescente attenzione alla sostenibilità.
Secondo Mirco Cerisola, Country Director Italia di Too Good To Go, ridurre lo spreco alimentare durante il Natale non significa rinunciare ai piaceri della tavola, ma vivere la tradizione in modo più consapevole. Ogni gesto conta, anche quello di acquistare una quantità adeguata di cibo, evitando eccessi che poi si tradurranno in spreco. In fondo, la sostenibilità passa anche attraverso scelte quotidiane più responsabili, che, a lungo andare, fanno una grande differenza.