Dal risparmio energetico alla moda circolare, “M’illumino di Meno” accende la sostenibilità

Dal 16 al 21 febbraio spegniamo le luci e accendiamo la consapevolezza
14 Febbraio 2025
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Candela

Quando si parla di sostenibilità, troppo spesso i riflettori sono puntati solo sulle grandi imprese, su leggi internazionali o sulle politiche globali. Ma che dire di quei piccoli, quotidiani gesti che, sommati insieme, possono fare la differenza? È qui che entra in gioco “M’illumino di Meno”, una campagna che ogni anno si fa sempre più grande, coinvolgendo milioni di persone, istituzioni, scuole, e aziende, e che quest’anno, con la sua ventunesima edizione, ha deciso di sfidare i limiti del tempo e dello spazio.

L’edizione 2025 della campagna non si limiterà al consueto “giorno del risparmio energetico”, ma si allargherà per abbracciare una settimana intera, dal 16 al 21 febbraio, in un abbraccio che si estende fino all’Europa. Un evento che coinvolgerà non solo l’Italia, ma anche città europee, istituzioni e milioni di ascoltatori pronti a celebrare la sostenibilità in ogni sua forma.

M’illumino di Meno 2025

Non è più sufficiente un solo giorno. Questo è il messaggio che M’illumino di Meno 2025 ci lancia con una forza rinnovata. Partendo da Caterpillar di Rai Radio2, l’iniziativa si estende e si trasforma in un vero e proprio festival della sostenibilità che dura una settimana intera, dal 16 febbraio (Giornata Nazionale del Risparmio Energetico e degli Stili di Vita Sostenibili) al 21. Ma la novità non sta solo nella durata, bensì nell’espansione del suo raggio d’azione. Per la prima volta, la campagna diventa un evento transnazionale, capace di raccogliere l’energia e l’impegno di tantissime realtà al di là dei confini italiani.

Quest’anno, infatti, M’illumino di Meno travalica le mura della penisola, e si fa sentire anche in Spagna, grazie a una nuova impresa ciclistica che collegherà Valencia alla Romagna, passando per Sanremo con il premio alla canzone più ‘sostenibile’ e impegnata del Festival. Ma non è solo la geografia a cambiare: anche la natura dell’iniziativa si fa più ampia, con un focus speciale sul settore moda, una delle industrie con il più alto impatto ambientale a livello globale. Se, infatti, le prime edizioni si concentravano principalmente sul risparmio energetico e sull’efficienza, oggi si parla anche di cambiamento di paradigma nel consumo, con una attenzione particolare al riuso e all’upcycling, veri protagonisti di un futuro sempre più attento alla sostenibilità.

Moda e sostenibilità

Il tema della moda è al centro dell’edizione 2025 di M’illumino di Meno, un tema che non può più essere ignorato, soprattutto in un momento storico in cui il fast fashion è diventato una delle industrie più inquinanti del pianeta. Ma se la problematica è chiara, altrettanto evidente è la spinta verso nuove modalità di consumo che stanno emergendo con forza negli ultimi anni. È qui che la sostenibilità trova nuovi spazi di crescita. Swap parties, upcycling, second hand: sono solo alcune delle pratiche che stanno prendendo piede e che M’illumino di Meno vuole sostenere e diffondere. In un mondo che ha bisogno di ridurre gli sprechi e ottimizzare le risorse, anche l’industria della moda si sta adattando a questa nuova sensibilità. La moda circolare non è più una tendenza, ma una vera e propria necessità.

Le “swap parties” – quelle feste in cui si scambiano abiti e accessori usati – stanno riscuotendo un successo crescente, soprattutto tra i giovani, che vedono in queste iniziative non solo una forma di divertimento, ma anche un modo per contribuire attivamente alla lotta contro il consumismo sfrenato. Il concetto di “upcycling”, ovvero il recupero creativo di capi di abbigliamento destinati a essere gettati via, è un altro segno tangibile del cambiamento. E ancora, il mercato del second-hand è in continua espansione: dai mercatini vintage alle piattaforme online, sempre più persone scelgono di dare una seconda vita ai vestiti, riducendo l’impatto ambientale derivante dalla produzione di nuovi capi.

Durante la settimana di M’illumino di Meno, il popolo della moda si unisce non solo nel gesto simbolico di spegnere le luci, ma nell’invito a riflettere sulla propria quotidianità di consumatori. Rai Radio2, infatti, ha lanciato un’iniziativa speciale, invitando i propri ascoltatori a indossare per l’occasione un capo che abbia una “storia familiare e affettiva”, simbolo di un consumo più consapevole e a bassa impronta ecologica. L’invito è chiaro: la moda non è solo questione di tendenze, ma di scelte responsabili che possiamo fare ogni giorno. Così, ogni vestito con una storia da raccontare diventa un atto di resistenza contro l’imperante logica del consumo rapido e senza valore.

Spegni le luci, ma non la speranza

M’illumino di Meno non è solo un evento, ma una vera e propria mobilitazione collettiva che ogni anno raccoglie tantissime azioni quotidiane in tutta Italia. Dal 2005, infatti, la campagna ha coinvolto milioni di persone in atti concreti per il risparmio energetico e la sostenibilità. Spegni le luci ma non la speranza è un po’ il motto che ha attraversato tutte le edizioni, portando con sé una serie di iniziative che non si limitano al solo gesto simbolico, ma che si traducono in progetti concreti che vanno dalla sensibilizzazione nelle scuole a vere e proprie azioni di attivismo ambientale.

Nel corso degli anni, M’illumino di Meno ha stimolato una crescente partecipazione da parte delle scuole italiane, che ogni anno organizzano attività didattiche legate al risparmio energetico e alla crisi climatica. Migliaia di alunni e studenti, infatti, diventano non solo protagonisti di queste giornate, ma anche ambasciatori della sostenibilità all’interno delle loro famiglie. È proprio questo uno degli aspetti più potenti della campagna: il suo potere di generare un cambiamento che si moltiplica, di comunità in comunità, di scuola in scuola. Ogni anno, infatti, sono sempre di più le scuole che si uniscono all’iniziativa, dando vita a progetti innovativi che vanno dalla piantumazione di alberi, grazie alla collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, a laboratori scientifici e creativi sulle tematiche ambientali.

Anche le università e i centri di ricerca aderiscono in modo attivo alla campagna, organizzando eventi, convegni e seminari che trattano temi legati all’efficienza energetica, all’energia rinnovabile e alla transizione ecologica. Un esempio? La collaborazione con il Festival della Scienza di Genova, che ogni anno mette a disposizione delle scuole attività didattiche gratuite, contribuendo così a formare una nuova generazione di cittadini consapevoli e impegnati. E non è solo l’Italia a rispondere all’appello. Infatti, la campagna ha acquisito una rilevanza internazionale, grazie al suo coinvolgimento con istituzioni europee e realtà internazionali che riconoscono il valore della sensibilizzazione e dell’impegno civico.

La partecipazione alle attività non si limita all’ambito educativo, ma si estende anche a livello di comunità, dove associazioni, enti pubblici e privati organizzano eventi di sensibilizzazione, come concerti a impatto zero, fiaccolate, biciclettate, e cene collettive a lume di candela. Ogni anno, sempre più realtà, dalle piccole associazioni locali alle grandi multinazionali, scelgono di aderire a M’illumino di Meno, organizzando iniziative che coinvolgono migliaia di persone e che rappresentano un vero e proprio tributo alla sostenibilità.

Un decalogo di azioni

E per fare la differenza si possono mettere in pratica 10 semplici gesti come forma di adesione a M’illumino di Meno:

  1. spegni e fai spegnere le luci: da casa tua a uffici e municipi, ognuno può fare la sua parte;
  2. cena a lume di candela: preparare un pasto antispreco con ricette svuota-frigo e alimenti a basso impatto;
  3. rinuncia all’auto; cammina, pedala, prendi i mezzi pubblici, risparmiando energia e riducendo l’inquinamento;
  4. organizza un’attività di sensibilizzazione: parla di risparmio energetico e crisi climatica con amici, colleghi e familiari;
  5. pianta alberi e fiori: ogni pianta è un piccolo passo verso la lotta al cambiamento climatico;
  6. fai economia circolare: organizza uno swap party, dove si scambiano oggetti e abiti;
  7. condividi risorse: dal wi-fi all’auto, ridurre il consumo significa ottimizzare le risorse;
  8. organizza un evento non energivoro: un concerto unplugged, una serata di osservazione astronomica;
  9. fai efficientamento energetico: piccole azioni quotidiane come sbrinare il frigorifero e installare i rompigetto;
  10. abbassa il riscaldamento: indossa un maglione pesante e riduci il consumo energetico.

Sono questi i piccoli ma significativi passi che possiamo compiere ogni giorno per contribuire alla sostenibilità del nostro pianeta.

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