Vestirsi in modo consono. Non alzare troppo i toni. Mantenere la città pulita. Sono queste alcune delle regole che hanno fatto sorridere gli utenti online e che riguardano i turisti di Málaga. Perché da diversi mesi l’attenzione si è proiettata su un turismo non sostenibile, fatto di “maleducazione. Un parco giochi per stranieri”. Questo è ciò che sostiene il gruppo di attivisti spagnoli che, quest’estate, ha raggiunto il limite della tolleranza nei confronti dei turisti.
Il comune di Málaga ha così lanciato una campagna di sensibilizzazione social nei confronti dei turisti, ma per qualcuno è troppo restrittiva.
Turismo: problema di sostenibilità
Il turismo è diventato un problema in molte città europee e nel mondo. Con il crescere della sostenibilità ambientale, si parla sempre più spesso di quali impatti quello di massa possa avere sulle città. In primis, gli impatti sono ambientali. Il consumo di risorse naturali, ad esempio, fa sì che molte località turistiche si siano trovate in condizioni di scarsità d’acqua a causa dell’elevata domanda di strutture o attività dedite a turisti. Ma anche il trasporto aereo, marittimo e automobilistico associato al turismo è una delle maggiori fonti di emissioni di gas serra. Così come i rifiuti, l’inquinamento delle acque e la gestione inefficace possono deteriorare gli ecosistemi locali.
A essere presi d’assalto, inoltre, sono i parchi nazionali e le foreste, o spiagge appartenenti a riserve naturale. Una presenza eccessiva di persone può causare danni irreversibili agli habitat, alla fauna e alla flora. Il turismo non regolamentato può portare a erosione del suolo, perdita di biodiversità e distruzione di ecosistemi delicati.
Il turismo di massa può creare aumento della pressione sulle infrastrutture locali, causando disagi per i residenti e riducendo la qualità della vita. Le foto di Santorini con difficoltà di passaggio a piedi in alcuni tratti di strada più stretti sono diventate emblematiche dell’estate 2024.
E seppur l’apporto economico può essere importante, alcune località diventano eccessivamente dipendenti dal turismo, rendendosi vulnerabili alle fluttuazioni stagionali o alle crisi globali, come pandemie o crisi economiche, che possono ridurre improvvisamente il numero di visitatori, come è accaduto con il Covid-19.
Improve your stay in Malaga!
— Málaga Turismo (@turismodemalaga) September 7, 2024
🗑️Keep the city clean
👕Dress completely
🚶 Sidewalks are for pedestrians
🔇Do not be conspicuous
Thank you! pic.twitter.com/DMT6MdTRlg
Le regole di Málaga
È per questo motivo che la città di Málaga, una tra le più famose dell’Andalusia, situata a sud della Spagna, ha deciso di tutelarsi come possibile. Perché, quando i fattori di sovraffollamento hanno conseguenze a lungo termine, servono strategie mirate. Ma in altre occasioni, si tratta di piccoli accorgimenti che potrebbero già rendere maggiormente vivibile la propria città ai residenti.
Con delle schede informative, Málaga ha lanciato una campagna “Málaga turismo” che si basa sullo spiegare in spagnolo e in inglese una serie di consigli base:
• Mantieni la città pulita: “Utilizzare bidoni della spazzatura, contenitori e altri servizi. Fare attenzione ai monumenti, al patrimonio storico, ai giardini e all’arredo pubblico”.
• Vestiti in modo consono: “Sia in strada che nei luoghi pubblici indossare sempre un indumento nella parte superiore del corpo, per rispetto e igiene”.
• Il marciapiede è per i pedoni: “Se si utilizzano monopattini o biciclette, farlo negli spazi legalmente designati a tale scopo, nel rispetto delle ordinanze comunali”.
• Non dare nell’occhio: “Non urlare, cantare o alzare il volume della musica. Rispetta le ore di riposo dei tuoi vicini, compresi gli anziani, i malati, gli studenti, i bambini e i lavoratori”.
Le regole hanno attirato l’attenzione online. C’è chi si è schierato contro e chi a favore, sostenendo che siano troppo restrittive o che siano più che corrette e anche numericamente ridotte. In sintesi, altro non sono che piccoli accorgimenti utili per promuovere un turismo sostenibile, che mira a minimizzare gli impatti negativi e a massimizzare i benefici per l’ambiente, la società e l’economia locale.
Perché quando i benefici economici immediati non vengono bilanciati con una gestione attenta dell’ambiente e delle comunità locali, il rischio è che non venga garantito alle future generazioni di godere degli stessi benefici.