Riscaldare gli appartamenti con i server, l’iniziativa sostenibile a Rozzano

È il primo caso in Italia, il beneficio equivale a circa 17.500 alberi piantati
3 Marzo 2025
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Una sala con dei server

Sostenibilità significa prima di tutto riutilizzare le risorse in maniera intelligente. Un esempio interessante arriva dal quartiere Aler di Rozzano, un’iniziativa all’avanguardia che sta trasformando il modo di riscaldare le abitazioni. Cinquemila case del quartiere utilizzano un sistema di teleriscaldamento che sfrutta il calore di scarto prodotto dal data center del gruppo Tim, esteso su 90mila metri quadrati, situato proprio nello stesso comune. Questa soluzione, frutto della collaborazione tra Tim Enterprise e Getec – leader europeo nei servizi di efficientamento energetico ed energie rinnovabili – rappresenta un esempio virtuoso di come le tecnologie digitali possano coniugarsi con la sostenibilità ambientale, riducendo i consumi di gas naturale e le emissioni di CO₂.

Il progetto di Rozzano

L’iniziativa di Rozzano nasce dall’idea di recuperare il calore generato in eccesso dagli impianti del data center, trasformandolo in una fonte di energia per il riscaldamento domestico. Invece di disperdere il calore, esso viene integrato nella rete di teleriscaldamento, garantendo così un notevole risparmio energetico. Si stima che questo sistema eviti l’emissione di circa 3.500 tonnellate di CO₂, un beneficio ambientale che equivale al contributo di circa 17.500 alberi piantati.

Entusiasta la vicesindaco di Rozzano Maria Laura Guido: “Rozzano è il primo comune in Italia a utilizzare una fonte energetica innovativa per il teleriscaldamento, un passo importante che riflette l’impegno dell’amministrazione per una città sempre più sostenibile e attenta all’ambiente”.

Elio Schiavo, chief enterprise and innovative solutions officer di Tim, ha aggiunto:

“Questo progetto rappresenta un esempio virtuoso dell’utilizzo di fonti energetiche alternative e sostenibili generate dai nostri Data centers: oltre ad abilitare connessioni e tecnologie determinanti per lo sviluppo digitale del Paese, vogliamo proporre soluzioni ecosostenibili come questa, in sintonia con le esigenze delle amministrazioni locali e in linea con la nostra idea di smart city, modello di città evoluta e green”.

Vantaggi ambientali ed economici

Il recupero del calore di scarto dai data center offre molteplici vantaggi. Sul fronte ambientale, l’integrazione del calore nella rete di teleriscaldamento consente di ridurre i consumi di gas naturale, contribuendo così a una significativa diminuzione delle emissioni di anidride carbonica. La riduzione stimata di 3.500 tonnellate di CO₂ rappresenta un concreto passo avanti verso la mitigazione dei cambiamenti climatici, in un momento in cui la sostenibilità energetica è al centro del dibattito globale e il costo dell’energia è in aumento tanto da spingere il governo a intervenire e a chiedere l’intervento dell’Ue.

Sul versante economico, il progetto offre benefici diretti agli abitanti del quartiere Aler, che possono contare su costi di riscaldamento ridotti grazie alla fonte energetica alternativa. Inoltre, la trasformazione del calore residuo in energia utile dimostra come le infrastrutture digitali possano contribuire alla transizione energetica, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e promuovendo un modello di sviluppo in linea con gli obiettivi di sostenibilità.

Casi analoghi nel mondo

Il modello adottato a Rozzano, primo esempio in Italia, trova riscontri in diverse parti del mondo, dove il recupero del calore residuo dai data center è stato implementato con successo per il teleriscaldamento. In Svezia, ad esempio, è ormai consolidata la pratica di utilizzare il calore di scarto di numerosi data center per alimentare reti di teleriscaldamento, contribuendo a ridurre le emissioni e a garantire un riscaldamento efficiente nelle aree urbane. In Finlandia, alcuni centri dati sono integrati in sistemi di riscaldamento pubblico, dimostrando come l’innovazione tecnologica possa andare di pari passo con la sostenibilità ambientale.

Anche in Islanda, dove le fonti rinnovabili sono abbondanti, il recupero del calore dai data center è stato sperimentato come una soluzione per ridurre i consumi di energia fossile. Questi esempi internazionali confermano che l’approccio adottato a Rozzano non è solo innovativo, ma anche replicabile in contesti diversi, offrendo una strada concreta per la transizione verso città più smart e sostenibili.

Le prospettive future

Il successo del progetto a Rozzano ha il potenziale di fungere da modello per altre amministrazioni locali italiane ed europee. La capacità di integrare fonti energetiche alternative, come il calore residuo dei data center, nella rete di teleriscaldamento può rappresentare una novità interessante per la riduzione dell’impatto ambientale e per il contenimento dei costi energetici. In un’epoca in cui le città devono affrontare sfide sempre più pressanti legate alla sostenibilità, l’esempio di Rozzano dimostra che l’innovazione tecnologica può e deve essere al servizio del bene comune.

Oltre ai benefici ambientali ed economici, questo tipo di iniziativa favorisce anche lo sviluppo di una cultura della sostenibilità, in cui le tecnologie digitali vengono viste non solo come strumenti di comunicazione e sviluppo, ma anche come elementi chiave per la tutela del nostro pianeta. La collaborazione tra Tim Enterprise e Getec ricorda inoltre quanto sia preziosa la collaborazione tra settore privato e Pa, che possono lavorare insieme per creare soluzioni che abbiano un impatto positivo sulla società e sull’ambiente.

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