(Adnkronos) – Oltre 83 prodotti su 100 venduti nei supermercati e ipermercati di tutta Italia riportano in etichetta le informazioni relative alle iniziative avviate dalle aziende a favore della sostenibilità nelle sue tre declinazioni: ambientale, sociale e benessere animale. È quanto emerge dalla diciassettesima edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy che, in collaborazione con l’Istituto di Management della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, verifica diffusione e valore della comunicazione green in etichetta con un’analisi su 145mila prodotti di largo consumo (l’82,7% delle vendite).
Nel 2024, tra super e ipermercati, l’aggregato di prodotti ‘sostenibili’ ha incassato quasi 45 miliardi di euro, con una crescita annua di +2,1%, spinta principalmente dall’aumento dei prezzi (+3,4%) e dalla componente di offerta (+1,9%), ma con volumi in calo di -1,2% rispetto al 2023.
È la sostenibilità ambientale la tematica più comunicata dalle aziende attraverso le etichette dei prodotti. L’Osservatorio Immagino ha individuato questo tipo di informazioni su 120.797 referenze che nel 2024 hanno sfiorato i 44,8 miliardi di euro di incassi nel canale super e ipermercati.
Tra le informazioni presenti on-pack, le più diffuse sono i suggerimenti pratici per aiutare i consumatori ad adottare comportamenti virtuosi (ad esempio nella raccolta differenziata o nella corretta conservazione dei prodotti), seguiti dalle indicazioni sull’impegno per la riciclabilità del packaging, da quelle per la maggior sostenibilità delle modalità di produzione e di approvvigionamento lungo la filiera, dalle certificazioni di sostenibilità, dai claim generici (come ‘green’) e dai calcoli relativi all’impatto dei prodotti lungo l’intero ciclo di vita (Lca).
La seconda dimensione rilevata dall’Osservatorio Immagino è quella della sostenibilità sociale: accomuna il 9,1% delle referenze e ha sfiorato i 6,6 miliardi di euro di incassi nel 2024 (+2,2% annuo, ma -0,4% a volume). Infine, il benessere animale è segnalato sul 2,1% dei prodotti venduti in supermercati e ipermercati. Queste 2.988 referenze hanno incassato 1,5 miliardi di euro, con un lieve aumento annuo a valore (+1,0%) a fronte di un netto calo dei volumi (-5,5%).