Taylor Swift, bonus record ai dipendenti: meglio va il tour, più guadagnano

La postar distribuisce 197 milioni di bonus allo staff dell’Eras Tour: un esempio per tutti?
18 Dicembre 2025
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Taylor Swift
Taylor Swift

Dietro ogni superstar miliardaria c’è un esercito invisibile di persone che montano palchi, guidano camion e garantiscono che tutto si svolga in sicurezza. Spesso questi lavoratori restano nell’ombra dei riflettori, ma non nell’economia dell’Eras Tour di Taylor Swift.

La cantante americana, infatti, ha deciso di rompere gli schemi dell’industria musicale distribuendo un bonus complessivo di 197 milioni di dollari a tutto il suo staff. Una mossa che, oltre ad essere sintomo di grande generosità, manda un potente messaggio politico e sociale, che lega direttamente il profitto dell’impresa al riconoscimento economico di chi la rende possibile.

“Un precedente importante”: la filosofia della redistribuzione

La scelta della cantante non è un atto di carità una tantum, ma una strategia precisa. Nella nuova docuserie che racconta il dietro le quinte del tour, “The End of an Era”, Swift spiega chiaramente la sua filosofia: il successo non deve essere un gioco dove l’artista prende tutto.

“Il ‘bonus day’ è molto importante perché ci tengo a creare un precedente con questo tour”, ha dichiarato la popstar mentre preparava personalmente le buste per i suoi collaboratori. “Queste persone lavorano duramente e sono le migliori. Se il tour incassa di più, anche loro guadagnano di più”.​

Le sue parole ribaltano la narrazione tradizionale dello showbusiness. In un settore dove la precarietà delle maestranze è la norma e i profitti si concentrano al vertice, Swift introduce un principio di equità per cui se l’azienda (il tour) supera le aspettative, il surplus va condiviso con la forza lavoro che ha contribuito al successo.

Chi ha ricevuto il premio (non solo dietro le quinte)

La somma monstre di quasi 200 milioni di dollari ha coperto l’intera filiera produttiva: autisti dei camion, addetti al catering, carpentieri, tecnici delle luci e del suono, personale della sicurezza, fisioterapisti, assistenti di produzione, ma anche ballerini, coreografi, musicisti della band, coristi e altri performer.

Già nel 2023 aveva fatto scalpore la notizia di un assegno da 100.000 dollari staccato dall’artista per ciascun camionista, una cifra che, spiegò Taylor Swift all’epoca, “cambia la vita” dei diretti interessati. Ora, con la conclusione del tour, quel gesto si è esteso a tutti.

I soldi sono la parte più rilevante di questa storia, ma non l’unica.

Nella docuserie si vede la popstar consegnare buste scritte a mano, accompagnate da messaggi personali: “La mia gratitudine non viene tutta da una banca, ma ecco XXX dollari solo per dirti grazie”. E ancora, rivolgendosi al gruppo: “Questa parte del tour è stata più dura di qualsiasi cosa io abbia mai fatto dal vivo. Voi l’avete affrontata con entusiasmo, curiosità e una resistenza incredibile. Il tour è andato così bene grazie al duro lavoro di tutti noi”.​

Il valore sociale del “Bonus Day”

L’impatto di questa scelta supera i confini del conto in banca dei beneficiari. Definire il momento della consegna “un po’ come il giorno di Natale” sottolinea la volontà di creare un clima lavorativo basato sulla gratitudine e sul rispetto reciproco, non solo sulla transazione economica.​

In un’epoca segnata da disuguaglianze crescenti e dal dibattito sui salari stagnanti, l’esempio di Taylor Swift dimostra che un modello di business sostenibile e inclusivo è possibile anche ai massimi livelli. Legare i premi di produzione ai risultati effettivi trasforma i dipendenti da semplici esecutori a protagonisti del successo comune creando un legame speciale con il proprio datore di lavoro.

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