Sostenibilità nelle imprese manifatturiere italiane, impegnato il 66,5% delle aziende

Le previsioni per il triennio 2023-2025 mostrano una crescita degli investimenti in formazione (49,6%) e digitalizzazione (45,3%) delle aziende
11 Settembre 2024
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Oltre due terzi delle imprese manifatturiere italiane, il 66,5%, hanno adottato misure per la sostenibilità. Secondo i dati Istat, le azioni più diffuse relative all’impegno sostenibile delle aziende italiane nel 2022, ha riguardato la tutela ambientale per il 55,6% e la sostenibilità economica e di governance per il 56,1%.

È cresciuto anche l’impegno nelle pratiche di responsabilità sociale, che hanno coinvolto il 48% delle aziende.

Grandi imprese in prima linea

Le aziende di grandi dimensioni, con 250 e più dipendenti, sono risultate le più attive: l’86,9% ha intrapreso azioni di sostenibilità nel 2022, un dato doppio rispetto alle piccole imprese (5-49 addetti), dove solo il 43,6% ha avviato iniziative.

Per quanto riguarda la sostenibilità economica, l’80,2% delle grandi aziende ha intrapreso misure specifiche, contro il 54,6% delle medie imprese (50-249 addetti) e il 32,7% delle piccole.

Tra le azioni più diffuse in questo ambito spiccano gli investimenti in formazione professionale (41,6%), digitalizzazione (36,7%) e ricerca e sviluppo (35,4%). Tuttavia, risultano meno frequenti iniziative come la gestione etica (24,5%) e le pratiche anticorruzione (16,3%).

Nord-Ovest e Mezzogiorno a confronto

A livello geografico, le imprese del Nord-ovest Italia hanno dimostrato un impegno maggiore, con il 69,7% attive in azioni di sostenibilità nel 2022. Tuttavia, non si osservano differenze significative tra Nord-ovest, Nord-est e Centro per quanto riguarda la sostenibilità economica, con quote attorno al 55-58%.

Al contrario, le imprese del Mezzogiorno hanno una partecipazione a pratiche sostenibili decisamente inferiore (44,0%).

Settori economici

Nel 2022, il settore della ‘Produzione di coke e prodotti petroliferi’ si è confermato leader in sostenibilità, con l’88,4% delle imprese impegnate in azioni sostenibili. Segue il settore dei mezzi di trasporto (81,9%), mentre il farmaceutico e il chimico hanno registrato quote significative ma inferiori, rispettivamente 77,5% e 77%.

Le imprese del coke e dei prodotti petroliferi sono risultate particolarmente attive nella tutela ambientale (86,8%), mentre nei mezzi di trasporto ha prevalso la sostenibilità economica (76,5%).

Le prospettive per il triennio 2023-2025

Guardando al futuro, il 66,4% delle imprese manifatturiere ha dichiarato di voler proseguire o ampliare le iniziative di sostenibilità economica nel triennio 2023-2025.

Le previsioni mostrano una crescita degli investimenti in formazione (49,6%) e digitalizzazione (45,3%), con un incremento anche per le azioni legate alla gestione etica e alla stabilità finanziaria.

I dati evidenziano una crescente attenzione alla sostenibilità nelle imprese italiane, con un impegno maggiore da parte delle grandi aziende e in alcune aree geografiche come il Nord-ovest. Tuttavia, permangono disparità tra le dimensioni aziendali e le regioni del Paese, specialmente per quanto riguarda le pratiche di sostenibilità economica e ambientale.

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