Oltre due terzi delle imprese manifatturiere italiane, il 66,5%, hanno adottato misure per la sostenibilità. Secondo i dati Istat, le azioni più diffuse relative all’impegno sostenibile delle aziende italiane nel 2022, ha riguardato la tutela ambientale per il 55,6% e la sostenibilità economica e di governance per il 56,1%.
È cresciuto anche l’impegno nelle pratiche di responsabilità sociale, che hanno coinvolto il 48% delle aziende.
Grandi imprese in prima linea
Le aziende di grandi dimensioni, con 250 e più dipendenti, sono risultate le più attive: l’86,9% ha intrapreso azioni di sostenibilità nel 2022, un dato doppio rispetto alle piccole imprese (5-49 addetti), dove solo il 43,6% ha avviato iniziative.
Per quanto riguarda la sostenibilità economica, l’80,2% delle grandi aziende ha intrapreso misure specifiche, contro il 54,6% delle medie imprese (50-249 addetti) e il 32,7% delle piccole.
Tra le azioni più diffuse in questo ambito spiccano gli investimenti in formazione professionale (41,6%), digitalizzazione (36,7%) e ricerca e sviluppo (35,4%). Tuttavia, risultano meno frequenti iniziative come la gestione etica (24,5%) e le pratiche anticorruzione (16,3%).
Nord-Ovest e Mezzogiorno a confronto
A livello geografico, le imprese del Nord-ovest Italia hanno dimostrato un impegno maggiore, con il 69,7% attive in azioni di sostenibilità nel 2022. Tuttavia, non si osservano differenze significative tra Nord-ovest, Nord-est e Centro per quanto riguarda la sostenibilità economica, con quote attorno al 55-58%.
Al contrario, le imprese del Mezzogiorno hanno una partecipazione a pratiche sostenibili decisamente inferiore (44,0%).
Settori economici
Nel 2022, il settore della ‘Produzione di coke e prodotti petroliferi’ si è confermato leader in sostenibilità, con l’88,4% delle imprese impegnate in azioni sostenibili. Segue il settore dei mezzi di trasporto (81,9%), mentre il farmaceutico e il chimico hanno registrato quote significative ma inferiori, rispettivamente 77,5% e 77%.
Le imprese del coke e dei prodotti petroliferi sono risultate particolarmente attive nella tutela ambientale (86,8%), mentre nei mezzi di trasporto ha prevalso la sostenibilità economica (76,5%).
Le prospettive per il triennio 2023-2025
Guardando al futuro, il 66,4% delle imprese manifatturiere ha dichiarato di voler proseguire o ampliare le iniziative di sostenibilità economica nel triennio 2023-2025.
Le previsioni mostrano una crescita degli investimenti in formazione (49,6%) e digitalizzazione (45,3%), con un incremento anche per le azioni legate alla gestione etica e alla stabilità finanziaria.
I dati evidenziano una crescente attenzione alla sostenibilità nelle imprese italiane, con un impegno maggiore da parte delle grandi aziende e in alcune aree geografiche come il Nord-ovest. Tuttavia, permangono disparità tra le dimensioni aziendali e le regioni del Paese, specialmente per quanto riguarda le pratiche di sostenibilità economica e ambientale.