Quali sono le nuove professioni Ai?

L'analisi di The Next Generation Platform
10 Ottobre 2025
2 minuti di lettura
Lavoro Intelligenza Artificiale Canva

L’intelligenza artificiale sta rapidamente ridefinendo le dinamiche del mercato del lavoro, con un impatto sempre più tangibile, in particolare nei settori legati alla creatività, alla comunicazione e al marketing. Nonostante un rapporto McKinsey suggerisca che entro il 2030 circa il 30% delle ore lavorative globali potrebbe essere automatizzato grazie all’Ai, gli esperti concordano che questa evoluzione non implichi una sostituzione, ma piuttosto l’apertura di nuove opportunità e modelli professionali.

In questo scenario di rapida trasformazione, The Next Generation Platform (Tngp) si pone come un osservatorio privilegiato. Il gruppo costituito alla fine del 2024 e con sedi da Milano a Barcellona unisce al suo interno sei agenzie specializzate che intercettano quotidianamente i cambiamenti del mercato e li traducono in valore per i clienti, lavorando in modo integrato. Una delle trasformazioni più rilevanti evidenziate da Tngp riguarda l’emergere di professioni ibride, rese possibili dalla diffusione degli strumenti di Ai generativa.

La necessità di un approccio ibrido

Le nuove professioni che si stanno affermando nel mondo del lavoro, nate all’interno dell’ecosistema Ai, si fondano su un mix unico di competenze: tecnologiche, creative e strategiche. Per chiunque aspiri a ricoprire con successo questi ruoli emergenti, è fondamentale sviluppare una solida capacità di interpretare e utilizzare gli strumenti di intelligenza artificiale, integrandoli con competenze specifiche del settore.

Come osserva Alessandro Gatti, Ceo di Tngp, per questi ruoli innovativi è richiesto “un approccio ibrido, che coniughi competenze tecniche di alto livello con capacità creative e strategiche“. Il successo nel settore creativo di oggi è legato a una natura del lavoro “tecnologicamente potenziata e integrata“. Questa trasformazione non riguarda solo l’evoluzione dei ruoli preesistenti, ma rappresenta una vera e propria modifica del modo in cui le agenzie creative, che in Italia contano circa 38 mila unità e coinvolgono quasi 200 mila occupati, operano e consegnano valore.

Le nuove figure professionali

L’analisi condotta da Tngp sull’incontro tra creatività e intelligenza artificiale ha portato all’individuazione e all’affermazione di specifiche figure professionali emergenti:

  1. Ai Media Strategist, figura cruciale per l’ottimizzazione delle campagne media e la gestione dei budget in ottica data-driven. Le abilità richieste includono la capacità di analizzare grandi volumi di dati, la padronanza delle piattaforme AI per il media planning e una profonda comprensione dei modelli predittivi e degli algoritmi di bidding. L’obiettivo principale è automatizzare i workflow e cogliere opportunità di crescita in tempo reale.
  2. Generative Creative Designer, un professionista che lavora nella progettazione di contenuti visivi e animati, sfruttando il potenziale dell’Ai generativa per reinventare la dimensione creativa. Il ruolo richiede la capacità di utilizzare tool avanzati di generazione di immagini e video, abbinata a competenze specialistiche in motion design e prompt engineering. Questa combinazione permette di accelerare i processi creativi, mantenendo al contempo intatto il linguaggio e gli intenti comunicativi del brand.
  3. Ai Content Curator, essenziale per la gestione e produzione di contenuti multicanale, utilizza modelli linguistici avanzati per generare, ottimizzare e personalizzare testi, immagini e presentazioni. Questo ruolo impone di bilanciare costantemente qualità e performance. Le competenze fondamentali comprendono Seo, User experience writing e storytelling, unite a una capacità redazionale approfondita.
  4. Ai Insight Architect è la figura si occupa dell’analisi strategica e della trasformazione dei dati in insight utili per il business. L’Ai Insight Architect deve padroneggiare tecniche come lo scraping web, la costruzione di dashboard, l’uso di modelli predittivi e Api, integrando il tutto con le potenzialità dell’Ai generativa. Grazie a una visione ampia e tecnica sui dati, può anticipare trend, localizzare contenuti e creare soluzioni personalizzate per i clienti.

In conclusione, le professioni emergenti legate all’intelligenza artificiale non rappresentano solo nuovi ruoli, ma veri e propri nuovi paradigmi di linguaggi e competenze. L’Ai non si sostituisce alla creatività umana, ma piuttosto ne amplifica le possibilità, portando a una ridefinizione di processi, responsabilità e tempistiche nel settore.

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