Il legame tra sport e sostenibilità ambientale si è rafforzato negli ultimi anni, consolidandosi come un pilastro fondamentale nelle politiche ambientali e sociali di molti governi e istituzioni internazionali. Un esempio emblematico di questa sinergia è rappresentato dall’iniziativa promossa dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (Mase), che ha coinvolto gli atleti olimpici nella promozione della sostenibilità durante i recenti Giochi Olimpici. Questo impegno ora si estende anche agli atleti paralimpici, grazie a un accordo tra il Mase e il Comitato Italiano Paralimpico (Cip), che vedrà gli atleti disabili impegnati in prima linea nella sensibilizzazione su temi cruciali come il rispetto dell’ambiente e la sostenibilità.
Il ruolo degli atleti paralimpici nella promozione della sostenibilità
L’iniziativa del Mase non si limita a un semplice coinvolgimento simbolico degli atleti paralimpici, ma prevede un loro ruolo attivo e concreto nella promozione della sostenibilità ambientale. Gli atleti che si distingueranno durante i Giochi Paralimpici riceveranno, oltre alla medaglia, la nomina di ambasciatori dell’ambiente. Questo titolo, carico di responsabilità e significato, non solo li rende modelli di comportamento etico e responsabile, ma li impegna anche a diventare protagonisti di iniziative concrete a favore dell’ambiente nelle loro comunità d’origine.
Uno degli elementi simbolici e tangibili di questa iniziativa è la piantumazione di un albero nella città natale di ciascun atleta medagliato, un albero che porterà il loro nome e la data della medaglia vinta. Questo gesto, che riprende una tradizione inaugurata con gli atleti olimpici, rappresenta non solo un tributo alla loro dedizione e ai loro successi, ma anche un contributo concreto alla lotta contro il cambiamento climatico e alla promozione della biodiversità.
Sport e sostenibilità
L’iniziativa del Mase e del CIP si inserisce in un contesto più ampio, in cui lo sport viene riconosciuto come un potente strumento di promozione di valori positivi, tra cui la sostenibilità. Lo sport, infatti, ha un’enorme capacità di mobilitare le persone e di influenzare i comportamenti, soprattutto quando figure di spicco come gli atleti assumono il ruolo di modelli da seguire. In questo senso, la sostenibilità non viene più vista solo come una questione di politiche ambientali, ma come un valore che può essere integrato in ogni aspetto della vita quotidiana, incluso lo sport.
L’idea di coniugare lo sport con la sostenibilità si riflette anche in altre iniziative promosse dal Mase, come la formazione di manager della sostenibilità per eventi sportivi. Questa figura professionale emergente avrà il compito di garantire che ogni evento sportivo rispetti criteri di sostenibilità, minimizzando l’impatto ambientale e promuovendo comportamenti ecologicamente responsabili tra i partecipanti e il pubblico.
Come sottolineato dal presidente del CIP, Luca Pancalli, essere campioni non significa solo conquistare medaglie, ma anche rappresentare un modello di comportamento, dentro e fuori dal campo di gara. Questa visione è condivisa dal sottosegretario Claudio Barbaro, che ha definito l’iniziativa come un tassello fondamentale nel mosaico che il Mase sta costruendo nel quadro dei processi di educazione ambientale e sostenibilità nel mondo dello sport. Questo mosaico è composto da diverse iniziative che mirano a rendere la sostenibilità un elemento centrale nello sport, dalla promozione dello sport di base alla formazione di figure professionali dedicate.
Nei prossimi due anni, il Mase intende intensificare le sue azioni in questa direzione, con l’obiettivo di fare della sostenibilità un pilastro della cultura sportiva italiana. La promozione dello sport di base e per tutti sarà un’altra linea direttrice importante, con l’obiettivo di coinvolgere un numero sempre maggiore di persone in attività sportive sostenibili. Questo non solo contribuirà a diffondere una maggiore consapevolezza ambientale, ma avrà anche un impatto positivo sulla salute e il benessere della popolazione.
L’inclusione degli atleti paralimpici in queste iniziative segna un passo importante verso una maggiore inclusività e riconoscimento del loro ruolo non solo come sportivi, ma come ambasciatori di valori positivi per l’intera società. La sostenibilità, in questo contesto, diventa un valore condiviso che unisce persone di ogni abilità e provenienza, contribuendo a costruire una società più equa e attenta al futuro del pianeta.
Questa collaborazione tra Mase e CIP potrebbe inoltre rappresentare un modello da seguire a livello internazionale, dimostrando come il movimento paralimpico possa giocare un ruolo di primo piano nella promozione della sostenibilità ambientale. Gli atleti paralimpici, con la loro capacità di superare sfide e di ispirare milioni di persone, sono in una posizione unica per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere comportamenti ecologicamente responsabili.