Microsoft Ai, sviluppato un sistema che surclassa i medici nella diagnosi delle malattie

Mai-Dxo, il nuovo sistema Ai di Microsoft, rivoluzionerà per sempre la medicina
7 Agosto 2025
3 minuti di lettura
Robot Medico Diagnosi Canva

Microsoft ha presentato Ai Diagnostic Orchestrator (Mai-Dxo), un sistema di intelligenza artificiale che diagnostica correttamente l’85,5% dei casi clinici complessi, superando di quattro volte le prestazioni dei medici umani che si fermano al 20% di accuratezza.

Il confronto tra esseri umani e intelligenza artificiale si è avuto su 304 casi clinici reali pubblicati dal New England Journal of Medicine, quelli più ostici che mettono in difficoltà persino specialisti esperti. Ventuno medici con esperienza tra i cinque e i vent’anni provenienti da Stati Uniti e Regno Unito si sono confrontati con l’Ai di Microsoft in condizioni paritarie: stessi materiali, stesso tempo, nessuna possibilità di farsi aiutare da colleghi, libri di testo o altri supporti.

Il risultato ha lasciato stupiti gli stessi ricercatori. “L’aumento dell’accuratezza di quattro volte è superiore a quanto mostrato da studi precedenti”, commenta Eric Topol, direttore dello Scripps Research Translational Institute. “Solitamente l’intelligenza artificiale supera l’accuratezza dei medici di circa il 10%”, ma in questo caso Microsoft ha ottenuto un vantaggio di oltre il 300% – passando dal 20% all’85,5% di diagnosi corrette. La notizia arriva a stretto giro dalla notizia che ChatGpt-5 sarà in grado di aiutare gli utenti con problemi di salute mentale.

Come funziona il Mai-Dxo

L’innovazione del Mai-Dxo risiede nel suo approccio collaborativo. Invece di affidarsi a un singolo modello, il sistema coordina più modelli linguistici avanzati che interagiscono come un team di specialisti: Si confrontano, si sfidano reciprocamente e analizzano le proposte degli altri prima di convergere su una diagnosi finale.

Il sistema replica il processo decisionale medico con precisione, è il caso di dire, chirurgica. L’Ai raccoglie informazioni, analizza sintomi, ordina esami diagnostici e prende decisioni basate sui risultati ottenuti, seguendo un percorso logico sequenziale che imita il ragionamento clinico. Microsoft ha integrato anche una funzione di “coscienza dei costi” che evita esami superflui, riducendo in media del 20% le spese diagnostiche rispetto all’approccio dei medici umani.

“Non è questione di strumenti, ma di un nuovo modello operativo che è efficiente, resiliente e ottimizzato”, spiega Microsoft. Ancora una volta, il sistema non sostituisce i clinici ma li affianca, filtrando le informazioni, evidenziando le intuizioni chiave e offrendo raccomandazioni tempestive.

I precedenti successi dell’Ai nella diagnosi medica

Le ottime performance dell’intelligenza artificiale nella diagnostica non sono una novità assoluta. Nel 2024, Google aveva già dimostrato la superiorità dei suoi sistemi conversazionali nell’imitare il ragionamento medico: il sistema diagnosticò del colosso americano diagnosticò correttamente il 59% dei casi clinici simulati contro il 33% dei medici.

L’Ai eccelle particolarmente nella diagnostica per immagini, anche detta imaging medico. Uno studio del 2023 pubblicato su Nature Medicine ha dimostrato che gli algoritmi di deep learning superano i radiologi nella diagnosi precoce del cancro al seno, riducendo del 5,7% i falsi positivi e dell’1,2% i falsi negativi. La stessa ricerca ha evidenziato una riduzione del 9,4% del carico di lavoro diagnostico per i radiologi.

Nel campo dell’oftalmologia, il sistema DeepMind di Google ha raggiunto già nel 2018 un’accuratezza del 94% nella diagnosi della retinopatia diabetica, superando gli specialisti umani fermi all’87%. Il sistema analizza oltre 15.000 immagini retiniche in pochi minuti, identificando segni precoci di cecità che l’occhio umano potrebbe trascurare.

La dermatologia ha visto una svolta nel 2017 quando Stanford University ha sviluppato un algoritmo che diagnostica il melanoma con la stessa precisione di ventuno dermatologi certificati. Lo studio, pubblicato su Nature, ha dimostrato che l’Ai può identificare tumori cutanei analizzando semplici fotografie, aprendo la strada alla diagnosi precoce anche in aree remote del mondo.

La “diagnosi opportunistica”: quando l’Ai trova quello che non cercavi

Una frontiera promettente è la “diagnosi opportunistica”, dove l’Ai analizza sistematicamente scansioni mediche per individuare patologie diverse da quelle originariamente investigate. Will Studholme, 58 anni, ne è testimone diretto: arrivato al pronto soccorso di Oxford nel 2023 per intossicazione alimentare, ha scoperto di avere osteoporosi grazie a un sistema Ai che ha notato una vertebra collassata durante la Tac addominale.
Parlando con la Bbc, il professore Perry Pickhardt dell’Università del Wisconsin-Madison, pioniere di questi algoritmi, sottolinea che grazie all’Ai “possiamo mitigare molte delle opportunità di prevenzione perse che abbiamo incontrato in passato”.

“Prezzo incredibilmente accessibile”

Nonostante i risultati, il percorso verso l’adozione clinica rimane complesso. Il Mai-Dxo è ancora in fase di sviluppo e non disponibile per un utilizzo al di fuori della ricerca. Gli esperti sottolineano la necessità di test approfonditi in ambienti clinici reali prima dell’approvazione regolatoria.

Quello che hanno fatto “è impressionante, ma almeno per ora non cambia la pratica medica”, afferma Topol. Servono trial clinici su vasta scala e l’approvazione delle agenzie regolatorie per garantire che nessun paziente venga esposto a rischi dall’eccessiva dipendenza dalle decisioni dell’Ai.

Mustafa Suleyman, Ceo di Microsoft Ai, sottolinea le potenzialità della rivoluzione artificiale “Questo è un risultato sorprendente. Ci dà una chiara linea di vista per rendere disponibili a tutti nel mondo le migliori diagnostiche di esperti a un prezzo incredibilmente accessibile”. Una riflessione cruciale soprattutto per Paesi come l’Italia che vedono la sanità pubblica crollare sotto la scure della crisi demografica e della scarsità di risorse umane e finanziarie.

Persone | Altri articoli