La Francia è alle prese con una cronica crisi di bilancio. L’indebitamento del Paese continua a pesare sulla stabilità politica. In questo contesto, una spesa pubblica insostenibile è sotto la lente d’ingrandimento. A rilevare uno scenario che si nasconde dietro la crisi è un reportage dell’agenzia di stampa Reuters che rivela un fatto inedito e sintomatico: gli investigatori privati hanno cambiato rotta. Non sono più sulle tracce di relazioni extraconiugali. Ora concentrano le loro indagini sui dipendenti che abusano del congedo per malattia.
Caccia all’assenteista
Per i detective privati, questo nuovo business è in piena espansione. Alcune agenzie hanno abbandonato del tutto i lavori tradizionali. Si dedicano solo ai casi di assenteismo fraudolento. Fabrice Lehmann, investigatore dal 1994, segue sempre più impiegati sospettati di frode. Un altro investigatore, Baptiste Pannaud, ha visto i suoi contratti per congedi per malattia più che raddoppiare negli ultimi quattro anni.
La posta in gioco è alta. Gli esperti confermano che l’assenteismo fraudolento è in aumento. Dal 2012, i costi dei congedi per malattia sono aumentati del 60% nel Paese d’Oltralpe. E questa cifra costa allo Stato oltre 10 miliardi di euro all’anno. Una somma che il Paese in crisi non può permettersi.
L’ex primo ministro François Bayrou aveva puntato l’attenzione su questi costi crescenti. Il suo piano mirava a tagliare 5 miliardi di euro di spesa sanitaria dal bilancio 2026. Bayrou aveva anche promesso di reprimere le frodi fiscali e gli abusi di congedi.
Malattia? Uguale a “vacanza retribuita”
Ma in cosa consiste questa frode? L’investigatore Fabrice Lehmann ha raccontato alla Reuters di aver seguito i dipendenti in congedo per malattia che usavano il tempo libero retribuito per vari scopi. Alcuni avviano propri business. Altri collaborano con i competitor del proprio datore di lavoro.
Ma molti, più semplicemente, approfittano del congedo per andare in vacanza. Patrice Le Bec, un collaboratore di Lehmann, ha raccontato di aver visto persone assentarsi per malattia e “dirigersi direttamente all’aeroporto per andare in vacanza”.
Lehmann riassume così la sua attività, passata dai coniugi infedeli ai dipendenti indisciplinati: “Che si tratti di un’azienda o di una coppia sposata, la questione è sempre tra due fattori: soldi o tradimento”.
Congedi fraudolenti: una spesa per lo Stato
L’Assicurazione Sanitaria Nazionale francese ha riferito di aver sventato frodi sui congedi per 42 milioni di euro lo scorso anno. Questa cifra è più del doppio rispetto al 2023. Ma sanzionare le irregolarità resta cosa ardua. In Francia, la previdenza sociale versa fino a 41,47 euro al giorno ai dipendenti in malattia, un beneficio che può durare fino a tre anni.
Un caso estremo l’ha raccontato un altro investigatore, Bruno Boivin, il quale ha espresso scetticismo sull’efficacia delle riforme. Boivin è stato assunto da una grande azienda di trasporti pubblici. In un dipartimento dell’azienda, il 30% del personale era in malattia.
“Abbiamo scoperto persone che lavoravano altrove, ma nessuno è stato punito”, spiega Boivin. Il cliente ha poi rinunciato a nuove indagini. La sua agenzia ha cercato anche di rintracciare un sospettato assente dal lavoro da dieci anni, il quale si presentava al datore solo una volta ogni tre anni per rinnovare l’auto aziendale. La conclusione? “È inutile, non possono licenziarli”.
Secondo l’economista Jean-Claude Delgenes, la cultura manageriale francese non aiuta. L’esperto parla di uno stile di gestione “molto verticale e autoritario”. Questo non risponde alle esigenze di empatia dei dipendenti. Dalla parte opposta, la dottoressa Sabrina Ali Benali ha respinto l’idea di lavoratori “troppo viziati”. Sebbene esista qualche richiesta di certificato medico falso, per lei la tesi di frodi diffuse è “pura fantasia”.