Durante l’incontro dei Ministri del G7 a tema “Disabilità e all’inclusione”, tenutosi ad Assisi il 15 e 16 ottobre 2024, è stata adottata la Carta di Solfagnano. Questo documento rappresenta un impegno concreto dei Paesi del G7 per garantire pari diritti e una partecipazione piena ed efficace delle persone con disabilità in tutti gli aspetti della vita sociale, culturale, educativa, economica, civile e politica.
Un focus particolare è stato posto sull’inclusione lavorativa delle persone con disabilità, riconosciuta come un elemento chiave per l’autonomia e l’autodeterminazione.
Inclusione lavorativa: “Un diritto umano”
La Carta di Solfagnano ha siglato l’importanza che assume la partecipazione delle persone con disabilità al mercato del lavoro. Alessandra Locatelli, ministro italiano per le Disabilità, ha dichiarato: “La partecipazione e l’inclusione nel mercato del lavoro è un diritto umano.” Il lavoro non solo contribuisce all’indipendenza economica, ma è anche un mezzo efficace per promuovere l’empowerment delle persone con disabilità.
“Il lavoro è uno strumento efficace per rafforzare l’autodeterminazione e promuovere i talenti e l’autonomia delle persone con disabilità,” ha aggiunto Locatelli. Attraverso il lavoro, le persone con disabilità possono sviluppare i propri talenti e capacità, migliorando così il loro benessere sociale e la qualità della vita.
Modelli organizzativi inclusivi
Il documento ha lo scopo di riconoscere il ruolo cruciale delle organizzazioni pubbliche, private e del terzo settore nel fornire alle persone con disabilità gli strumenti e le risorse necessarie per avere successo nel contesto lavorativo.
“Riconosciamo il ruolo che le organizzazioni pubbliche, private a scopo di lucro e non profit hanno nel fornire alle persone con disabilità gli strumenti e le risorse per avere successo sul posto di lavoro,” ha affermato Locatelli. E in questo senso, assume rilevante importanza di modelli organizzativi inclusivi che mettano al centro le persone con disabilità, valorizzando i loro talenti e competenze.
Questi modelli devono essere supportati da politiche attive del mercato del lavoro che considerino e garantiscano le preferenze e le aspirazioni delle persone con disabilità, comprese quelle con disabilità intellettive o psicosociali.
Eliminazione delle barriere
Per favorire l’inclusione lavorativa, è essenziale comprendere e rimuovere le barriere esistenti. La Carta di Solfagnano promuove l’adozione di accomodamenti ragionevoli e l’uso di tecnologie assistive per superare gli ostacoli che limitano la partecipazione delle persone con disabilità. “Sottolineiamo che l’inclusione lavorativa riguarda l’occupazione dignitosa in un mercato del lavoro inclusivo e aperto, dove i talenti delle persone con disabilità sono riconosciuti, coltivati e valorizzati,” ha dichiarato Locatelli.
Nella Carta viene inoltre evidenziata la necessità di politiche che garantiscano l’accesso paritario all’istruzione per i bambini con disabilità, dalla scuola primaria all’istruzione superiore, e che includano le persone con disabilità nei programmi di formazione professionale.
Collaborazione tra stakeholder
La Carta promuove, successivamente, la sinergia operativa tra organizzazioni rappresentative delle persone con disabilità, settore pubblico, economia sociale e aziende for-profit. Questa collaborazione è fondamentale per diffondere buone pratiche, approcci innovativi e competenze utili a rendere l’ambiente di lavoro inclusivo e capace di esprimere il potenziale delle persone con disabilità.
Le sinergie operative tra le Organizzazioni delle Persone con Disabilità (Opd), le associazioni, il settore pubblico e le aziende per promuovere l’inclusione lavorativa sono il motore per il successo di questo piano programmatico.
La Carta di Solfagnano
Oltre all’inclusione lavorativa, la Carta di Solfagnano affronta altre priorità fondamentali:
• Inclusione come priorità politica: Promuovere la partecipazione attiva delle persone con disabilità in tutti gli ambiti della vita e combattere le discriminazioni multiple, specialmente quelle che colpiscono donne, ragazze e bambini con disabilità.
• Accessibilità: Garantire l’accessibilità universale in tutti gli ambiti della vita quotidiana, inclusi spazi fisici e digitali, per permettere alle persone con disabilità di partecipare pienamente alla vita quotidiana.
• Vita autonoma e indipendente: Assicurare servizi di supporto e protezione sociale che permettano alle persone con disabilità di vivere in modo autonomo e indipendente, secondo i propri desideri e capacità.
• Promozione delle nuove tecnologie: Sviluppare tecnologie accessibili e inclusive per migliorare la partecipazione in tutti gli aspetti della vita, inclusi lavoro, istruzione, salute e tempo libero.
• Sport e attività ricreative-culturali: Promuovere la partecipazione delle persone con disabilità in attività sportive, ricreative e culturali, riconoscendo il loro ruolo nel migliorare il benessere fisico e psicologico.
• Dignità della vita e servizi comunitari adeguati: Rimuovere le barriere e promuovere servizi comunitari accessibili che rispettino la dignità e l’autonomia delle persone con disabilità.
• Gestione delle emergenze: Integrare le esigenze delle persone con disabilità nella prevenzione e gestione delle emergenze, inclusi i cambiamenti climatici, i conflitti armati e le crisi umanitarie.
La Carta di Solfagnano rappresenta un passo significativo verso una società più inclusiva e giusta, dove ogni individuo può partecipare pienamente e godere dei propri diritti. I Ministri del G7 si sono impegnati a tradurre le priorità della Carta in azioni concrete e a promuovere la cooperazione internazionale per avanzare i diritti delle persone con disabilità.
Questo documento non solo riafferma l’importanza dell’inclusione lavorativa, ma stabilisce anche un quadro chiaro per l’adozione di politiche e pratiche che valorizzino i talenti e le capacità delle persone con disabilità, contribuendo così a una società più equa e inclusiva.