Cambiamento climatico, preoccupa 85% giovani ma 2 su 3 si sentono impotenti

Circa l'85% dei giovani intervistati in un sondaggio, tra i 16 e i 25 anni, è preoccupato per l'impatto del cambiamento climatico sulle persone e sul pianeta
23 Ottobre 2024
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Adolescenti e giovani adulti sono sempre più preoccupati per l’impatto che il cambiamento climatico avrà sul loro futuro. Secondo un sondaggio condotto su circa 16.000 persone provenienti dai tutti i 50 Stati americani, circa l’85% dei giovani tra i 16 e i 25 anni è preoccupato per l’impatto del cambiamento climatico sulle persone e sul pianeta.

I risultati dello studio, pubblicato su The Lancet Planetary Health, hanno mostrato che in quasi tutti gli Stati, indipendentemente dall’orientamento politico, almeno la metà degli adolescenti e dei giovani adulti ha dichiarato di essere molto o estremamente preoccupata.

Giovani e cambiamento climatico

“Date le crisi ambientali che si verificano ovunque, queste scoperte non dovrebbero sorprendere – ha affermato il ricercatore Eric Lewandowski, psicologo clinico presso la New York University Grossman School of Medicine -. Tuttavia, è sorprendente trovare livelli così elevati di disagio, desiderio e piani di azione nei giovani di tutto il Paese, in ogni Stato e di ogni orientamento politico“.

L’indagine, infatti, ha rilevato che oltre il 60% degli intervistati ha affermato che il cambiamento climatico li fa sentire ansiosi, impotenti, spaventati, tristi e arrabbiati. Oltre un terzo (38%), invece, ha affermato che i propri sentimenti sul cambiamento climatico influenzano la propria capacità di svolgere le attività quotidiane.

Inoltre, tre quarti (76%) ha affermato che il futuro è spaventoso, con il cambiamento climatico che pesa sulle decisioni di vita come la scelta di dove vivere (69%) e se avere figli (52%). Infine, due terzi (66%) ritengono che il cambiamento climatico minaccerà la loro salute e la propria longevità.

“Queste scoperte rappresentano un invito all’azione da parte dei leader del governo e dell’industria per affrontare il cambiamento climatico con l’urgenza che richiede – ha affermato Lewandowski in una nota della NyU -. Fondamentalmente, lo studio è un invito, a tutti coloro che si preoccupano del benessere e della salute mentale dei giovani di riconoscere il peso emotivo e le conseguenze sui che il cambiamento climatico ha su di loro, di ascoltarli e di accettare la responsabilità di agire”.

Un invito ad agire

Circa il 77% degli intervistati vorrebbe che il governo degli Stati Uniti attuasse un piano per prevenire gli impatti più gravi del cambiamento climatico, e la stessa percentuale vorrebbe che i governi mondiali collaborassero a un piano globale.

“Sento spesso gli adulti dire che la nostra generazione, la Gen Z, riparerà ciò che loro hanno rotto. Ciò che potrebbero non capire è la pressione che questo esercita su tutti noi”, ha affermato Zion Walker, studente e membro del Climate Mental Health Network’s Gen Z Advisory Board.

“Sì, stiamo prendendo misure e lottando per il futuro, ma molti di noi sono sopraffatti dalla realtà quotidiana dei disastri climatici, svegliandosi con notizie di incendi che distruggono case e uragani che mietono vite – ha aggiunto Walker -. Questa è la nostra realtà, ed è pesante. La crisi climatica non è solo un problema futuro, ci sta colpendo in questo momento, in modo dannoso”.

Il sondaggio ha coinvolto per la precisione 15.793 persone di età compresa tra 16 e 25 anni, intervistate tra luglio e novembre 2023. I ricercatori hanno tentato di intervistare almeno 400 giovani in ciascuno dei 50 Stati, un obiettivo che è stato raggiunto o è riuscito in 34 Stati americani.

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