Mancano meno di 50 giorni a Natale, e il tradizionale countdown per le festività è già iniziato, sin dal rientro dalle pause estive. Questa aspettativa, che sembra essere una semplice curiosità per molti, potrebbe in realtà nascondere una problematica più profonda per le aziende: la crescente difficoltà dei lavoratori a ritrovare motivazione e soddisfazione al rientro dal periodo di ferie.
Per gli imprenditori e i manager, questo potrebbe rappresentare un campanello d’allarme, suggerendo che i propri collaboratori potrebbero non essere così soddisfatti del loro ambiente lavorativo.
L’importanza della comunicazione interna
A fare luce su questa dinamica è una recente indagine condotta dalla HR Company Amajor, che ha evidenziato come un numero crescente di lavoratori, soprattutto nel Nord Italia, viva il rientro dalle ferie con un crescente senso di disagio e di distanza da un ambiente che non sembra più rispecchiare le proprie aspettative.
L’analisi suggerisce che il problema non risieda solo in una scarsa organizzazione o nell’ambiente fisico, ma soprattutto nella mancanza di attenzione verso il benessere psicologico e il senso di appartenenza dei collaboratori.
Amajor, Società Benefit con sede a Noventa Padovana, ha condotto un’analisi approfondita in collaborazione con oltre 100 aziende del Nord Italia, somministrando 450 questionari per misurare il benessere aziendale. L’indagine si è focalizzata su aspetti fondamentali come la gestione del personale, la comunicazione verticale e orizzontale, la chiarezza dei ruoli e dei processi, e la qualità degli ambienti lavorativi.
Secondo i dati emersi, un buon clima aziendale dipende in gran parte dalla capacità dell’imprenditore di comunicare in modo efficace con i propri collaboratori, tanto in senso verticale quanto orizzontale. La comunicazione verticale, in particolare, è risultata essere cruciale per la creazione di un ambiente lavorativo sano e di successo, con un’efficacia nell’86% dei casi analizzati. Tuttavia, la comunicazione da sola non basta. È fondamentale che venga sostenuta da un ambiente positivo, che favorisca la collaborazione e il rispetto reciproco tra i professionisti.
Un altro dato interessante riguarda l’investimento delle aziende in tecnologie e strumenti: l’82% delle imprese analizzate ha dedicato risorse alla creazione di ambienti tecnologici e di design, spesso a scapito del benessere psicologico e sociale dei dipendenti. Ciò evidenzia una tendenza che Amajor definisce preoccupante: purtroppo, l’attenzione verso le persone e il loro benessere viene trascurata, con conseguenti effetti negativi sul clima aziendale.
Il benessere delle persone è un investimento
Eros Peronato, CEO di Amajor, ha sottolineato come l’attuale tendenza a concentrarsi esclusivamente sugli aspetti tecnologici e sull’estetica degli ambienti aziendali rischi di portare alla sottovalutazione di un aspetto cruciale: le persone. Secondo Peronato, “siamo troppo concentrati a creare ambienti tecnologici e di design che colpiscono senza dare valore alle cose importanti: le persone”. Questo fenomeno porta alla creazione di ambienti che, pur accattivanti, non favoriscono un reale senso di appartenenza e di motivazione tra i dipendenti.
Un altro aspetto fondamentale che emerge dalla ricerca è la correlazione tra il senso di appartenenza dei dipendenti e la qualità del clima aziendale. Quando le persone si sentono parte di una comunità e percepiscono una visione condivisa, sono più propense a lavorare con impegno e determinazione. Tuttavia, quando questo senso di appartenenza manca, è facile che i lavoratori vedano il rientro dalle ferie come una condanna, piuttosto che come un ritorno alla routine.
Strategie per migliorare il clima aziendale
Per evitare che il malessere dei lavoratori si traduca in una perdita di talenti e in un rallentamento della crescita aziendale, Amajor suggerisce alcune pratiche fondamentali che ogni imprenditore dovrebbe considerare. Ecco i punti salienti:
- Valutare la coesione interna. Per i dirigenti è fondamentale porsi la domanda cruciale: “quanta fatica si fa per ottenere i risultati prefissati?”. Un team coeso, che lavora con obiettivi chiari e condivisi, riduce le resistenze interne e stimola la creatività.
- Bilanciare strategia e operatività. Un equilibrio dell’80% tra attività strategiche e operative, è fondamentale evitare di dedicare troppo tempo a pratiche quotidiane che non fanno crescere l’organizzazione.
- Misurare le performance. Avere indicatori di performance (KPI) chiari e condivisi è essenziale per garantire che tutti i membri del team abbiano una visione chiara delle aspettative e possano essere premiati per i risultati ottenuti.
- Ascoltare i dipendenti. Infine, è fondamentale monitorare continuamente il clima aziendale e raccogliere feedback anonimi dai dipendenti, per individuare rapidamente eventuali problemi e agire tempestivamente.
Il messaggio che emerge dall’indagine di Amajor è chiaro: le persone sono il vero motore delle aziende. Per ottenere risultati duraturi e una crescita sana, è essenziale non solo investire in strumenti tecnologici e ambienti di lavoro, ma soprattutto dedicare attenzione al benessere psicologico e sociale dei dipendenti. Solo così sarà possibile ridurre il turnover, evitare il rallentamento della crescita aziendale e, soprattutto, garantire che i lavoratori tornino dal periodo di ferie con la stessa energia e motivazione con cui lo avevano lasciato.
“Queste pratiche hanno tutte a che fare con le Persone, con coloro che sono veramente al centro delle realtà aziendali. Si tratta alla fine di interessarsi a coloro che rappresentano il vero motore delle imprese, di acquisire una abilità di cogliere i segnali che ci sono attorno a noi e usare strumenti che permettano di ascoltarli e dare loro risposte concrete e mirate, oltre a incentivare la loro crescita personale e professionale in maniera sana. Ecco che allora potremmo assistere, di conseguenza, ad una accelerazione del business mai sperimentata prima”, ha concluso Eros Peronato.