Mentre a Milano scatterà il divieto di fumo all’aperto, in Belgio scatterà il divieto di vendere le sigarette elettroniche usa e getta. La decisione è stata annunciata dal ministro della Salute Frank Vandenbroucke e rappresenta un importante tassello per l’Ue che da anni ha messo nel mirino questi dispositivi, pericolosi sia per la salute che per l’ambiente.
Anche la Francia sta per approvare una misure analoga, ma l’iter ha subito diverse battute d’arresto. Dal 1° giugno 2025, il divieto di vendere sigarette elettroniche usa e getta scatterà anche nel Regno Unito, dal 1° aprile 2025 in Scozia e in Galles mentre le discussioni sono a uno stato avanzato anche in altri Paesi europei e non (Germania, Irlanda, Australia, Polonia).
Sigarette elettroniche usa e getta, quali sono i rischi
Alla base del divieto di vendere sigarette elettroniche usa e getta ci sono i diversi rischi collegati al loro utilizzo. Questi dispositivi sono nati con l’obiettivo di ridurre il numero di fumatori, ma possono creare l’effetto contrario. Come ha spiegato lo stesso ministro Vandenbroucke, le e-cig usa e getta stanno diventando, soprattutto per i più giovani, una porta di ingresso economica e più socialmente accettata verso la dipendenza da nicotina. Questo anche perché le sigarette elettroniche usa e getta sono spesso presentate come dispositivi innocui, con aromi accattivanti e confezioni colorate che normalizzano l’uso della nicotina.
I rischi per la salute
Le sigarette elettroniche usa e getta, pur essendo spesso percepite come una alternativa più sicura rispetto alle sigarette tradizionali, non sono prive di pericoli. Il liquido contenuto in queste e-cigarette può includere sostanze chimiche nocive, come glicole propilenico e glicerina, che possono irritare le vie aeree e contribuire a problemi respiratori. Gran parte di questi dispositivi contengono sali di nicotina, che possono provocare una dipendenza quattro volte maggiore rispetto alla nicotina presente nelle sigarette tradizionali. Anche le versioni senza nicotina possono contenere ingredienti dannosi che possono portare a carie dentale e lesioni precancerose.
Studi recenti hanno dimostrato che l’uso di sigarette elettroniche è associato a effetti avversi sul sistema cardiovascolare e respiratorio. Secondo una revisione dell’American Heart Association, gli esperti hanno sottolineato che tutti i componenti delle e-cigarette sono associati a potenziali rischi per la salute respiratoria e cardiovascolare.
Irritazione, infiammazione delle vie aeree, respiro corto e bronchiti sono alcuni degli effetti potenzialmente collegati all’uso delle sigarette elettroniche. Inoltre, ci sono indizi che l’uso delle e-cig possa aumentare il rischio di scompenso cardiaco di circa il 20%. Alcune sostanze potrebbero provocare anche irritazione alla pelle e agli occhi.
Le e-cig rilasciano inoltre sostanze cancerogene, come formaldeide, cromo e nichel, anche se in quantità mediamente minori rispetto alle sigarette tradizionali. Le sigarette elettroniche usa e getta sollevano inoltre problemi aggiuntivi rispetto ai prodotti più tradizionali, soprattutto per il rischio di utilizzo da parte di giovani e giovanissimi. L’Oms considera le sigarette elettroniche dannose per la salute e ha lanciato un appello all’azione affinché i governi prendano misure urgenti per scoraggiarne l’utilizzo. Il Belgio è il primo Paese in Ue ad accoglierlo.
I rischi per l’ambiente
Come ogni prodotto “usa e getta”, questi dispositivi sono insostenibili per definizione.
Al contrario della sigarette elettroniche ricaricabili, Oltre ai rischi per la salute umana, le sigarette elettroniche usa e getta pongono significativi problemi ambientali. Questi dispositivi hanno una vita utile limitata, generalmente tra 600 e 800 “sbuffate”, equivalenti a circa 20 sigarette tradizionali. Una volta esauriti, devono essere smaltiti come rifiuti elettronici (RAEE), ma spesso vengono gettati in modo improprio nell’ambiente. Secondo alcuni esperti, il problema è persino maggiore delle sigarette tradizionali a causa della natura “multicomponente” di questi dispositivi.
In molti casi le sigarette usa e getta non sono smaltite come dovrebbero. Si stima che circa 1,3 milioni di questi dispositivi vengano scartati ogni settimana solo nel Regno Unito.
Sigarette elettroniche sempre più diffuse
Il boom delle e-cig usa e getta è stato trainato dalle sigarette elettroniche ricaricabili, che negli ultimi anni sono sempre più diffuse.
In Italia
In Italia, secondo un’indagine condotta dall’Istituto Superiore di Sanità in collaborazione con l’Istituto Mario Negri nel 2023, il 2,5% della popolazione utilizza sigarette elettroniche. Questo dato segna un incremento rispetto agli anni precedenti, dove si registravano percentuali inferiori (2,1% nel 2018 e 1,7% nel 2019).
Inoltre, l’86% degli utilizzatori di sigarette elettroniche è composto da fumatori duali, che utilizzano sia sigarette tradizionali che elettroniche. L’uso delle sigarette elettroniche tra i giovani è particolarmente preoccupante. Secondo il Global Youth Tobacco Survey (GYTS), nel 2019 l’Italia ha registrato il più alto numero di adolescenti tra i 13 e i 15 anni che hanno provato le sigarette elettroniche almeno una volta, con una percentuale del 55%. Nonostante il divieto di vendita ai minori di 18 anni, la disponibilità di questi prodotti rimane elevata. Nel 2022, il GYTS ha mostrato un aumento dell’uso delle e-cig tra i giovani, con una percentuale che è salita dal 18% al 20% tra i fumatori attuali
In Belgio
In Belgio, l’uso delle sigarette elettroniche sta seguendo una tendenza simile. Secondo un rapporto del 2023 dell’Istituto della Salute Pubblica belga, circa il 5% della popolazione adulta utilizza regolarmente sigarette elettroniche. Anche qui si osserva un aumento dell’uso tra i giovani; il rapporto indica che il 25% degli adolescenti belgi ha provato le sigarette elettroniche almeno una volta. Tuttavia, le autorità sanitarie stanno monitorando attentamente questa situazione per prevenire una possibile epidemia di nicotina tra i giovani.
A livello globale
Una recente ricerca dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha riscontrato che circa il 20% del mercato dello svapo è occupato dalle sigarette elettroniche usa e getta, un dispositivo monouso divenuto molto popolare soprattutto negli ultimi due anni.
Questa crescita è stata accompagnata da dibattiti accesi riguardo alla loro sicurezza e all’impatto ambientale. Mentre alcuni vedono le e-cig come strumenti utili per aiutare i fumatori a smettere di fumare, altri avvertono dei rischi associati all’uso di questi dispositivi, specialmente tra i giovani. Le politiche europee stanno cercando di affrontare questa questione con regolamenti più severi sulla pubblicità e la vendita delle sigarette elettroniche ai minori.