“La mobilità è una leva strategica di sviluppo su cui si concentrano risorse per rispondere alle esigenze di ogni società. L’auto resta il mezzo principale di 36 milioni di italiani che ogni giorno la scelgono, effettuando 2,5 spostamenti. Questi comportamenti hanno costi sociali e ambientali. Il trasporto su strada contribuisce al 23% delle emissioni di gas serra. Inoltre il nostro parco auto è sempre più vecchio” ed è fra quelli in Europa con l’età media più alta, al punto che “sono quasi 41 milioni le auto con età media di 13 anni“. Lo sottolinea il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un video intervento in occasione dell’Eco Festival in corso a Roma.
Le richieste all’Europa
“Il costo dell’acquisto di una auto elettrica è ancora eccessivo per gran parte della nostra popolazione. L’indecisione dell’Ue nel rivedere le regole del green deal, nel renderlo più sostenibile e pragmatico, rallenta e ostacola le decisioni delle famiglie italiane ed europee circa il rinnovo dell’auto”, aggiunge Urso.
“Questo è uno dei punti delle nostre richieste all’Europa: consentire che ci sia questo cambio, per un’auto più sostenibile ecologicamente. Ci vuole pragmatismo, flessibilità, questo chiediamo all’Europa. La sfida è enorme: rinnovare e decarbonizzare il settore e farlo in maniera ragionevole. L’Italia ha deciso di essere protagonista proponendo un approccio responsabile, realistico, che si discosta dall’ideologia estrema del Green Deal europeo, senza considerare le dinamiche di mercato”.
“Nel nostro Paese auto elettriche rappresentano solo il 5% dell’immatricolazione – aggiunge Urso –. La rete di ricarica pur in crescita necessita di investimenti ancora più consistenti. Per questo con responsabilità come ministro delle Imprese ho lanciato in Europa un forte allarme riguardo alla crisi dell’automotive. Crisi determinata dalle follie del Green Deal, dalla sua cultura e dalla sua ideologia”.