“Senza nucleare, addio decarbonizzazione”: il piano Urso per l’Italia energetica

Crisi energetica e decarbonizzazione spingono il governo verso l’atomo. Quali sono i prossimi passi?
27 Febbraio 2025
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Roma, Question Time Alla Camera Dei Deputati
Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy (Fotogramma)

Il governo italiano sembra voler cogliere un’opportunità storica per affrontare due sfide cruciali, una a breve termine e l’altra a lungo termine. Da un lato, c’è la necessità di combattere l’alto costo dell’energia che affligge famiglie e imprese; dall’altro, si pensa già a un futuro energetico più sostenibile, con l’intenzione di garantire l’autonomia energetica dell’Italia e, perché no, di diventare protagonisti a livello europeo e globale. Un passo che potrebbe sembrare coraggioso, ma che secondo il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso è fondamentale per la sicurezza energetica e la competitività industriale del Paese.

Urso, in occasione di un’audizione presso le commissioni riunite Ambiente e Attività produttive, ha parlato senza mezzi termini dell’importanza della nuova generazione di energia nucleare per la transizione energetica e il processo di decarbonizzazione. “L’unica forma continuativa di energia che possa rispettare pienamente gli obiettivi della decarbonizzazione, allo stato, è il nucleare e non ce n’è altra“, ha affermato, mirando dritto al cuore del dibattito che da anni anima il panorama energetico italiano.

Il futuro del nucleare in Italia è una questione tanto delicata quanto vitale, e il governo non intende affrontarla in modo superficiale. Anzi, sta preparando un disegno di legge delega che potrebbe segnare un nuovo capitolo nella storia energetica del nostro Paese. Urso non ha nascosto che il governo italiano è pronto ad affrontare questo percorso con grande determinazione, ma con i tempi giusti. “Ci saranno 24 mesi per discutere, confrontarsi, migliorare e spiegare al Paese con verità”, ha sottolineato, delineando un cammino che, pur nei suoi inevitabili tempi lunghi, mira a garantire la necessaria trasparenza e il coinvolgimento della società.

Una nuova visione per l’energia nucleare

Il punto centrale della discussione, come evidenziato dal ministro, è la necessità di ridurre la dipendenza dalle fonti di energia tradizionali, come il gas, e di accelerare la produzione di energia rinnovabile, ma anche di introdurre una fonte continua e stabile che possa fare da supporto alla transizione. E qui entra in gioco il nucleare di nuova generazione, una tecnologia avanzata che, seppur oggetto di discussione per anni, sembra finalmente pronto a farsi strada.

Nucleare Simbolo Canva

L’idea è quella di sviluppare e utilizzare reattori nucleari di piccola dimensione, in grado di garantire energia a basso costo e senza interruzioni, in un’ottica di “autonomia energetica strategica”. Questo approccio potrebbe non solo risolvere i problemi legati ai costi energetici, ma anche consolidare la posizione dell’Italia in un panorama europeo sempre più orientato alla sostenibilità. L’Italia, secondo il ministro, ha tutte le carte in regola per diventare leader nella tecnologia dei reattori nucleari di nuova generazione, grazie alla sua esperienza e alle numerose ricerche già portate avanti in questo settore. Tecnologie come quelle di terza e quarta generazione potrebbero finalmente essere realizzabili su base industriale, con impatti significativi sulla riduzione delle emissioni di carbonio e sulla sicurezza energetica.

In questo contesto, si inserisce anche l’ambiziosa proposta di creare una “newco” italiana, una nuova compagnia destinata a sviluppare il nucleare di nuova generazione. Un’alleanza strategica che vedrà coinvolti i principali attori italiani del settore, come Ansaldo Nucleare, Enel e Leonardo. L’idea è quella di creare una sinergia tra pubblico e privato, con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo e l’implementazione delle nuove tecnologie. Non si tratta solo di un progetto industriale, ma anche di una scelta politica che potrebbe determinare il futuro energetico dell’Italia e, più in generale, dell’Europa.

La roadmap del nucleare

Nonostante l’entusiasmo per le potenzialità del nucleare, uno degli aspetti più delicati riguarda la gestione delle scorie radioattive e la sicurezza degli impianti. Questi temi sono stati affrontati anche dal ministro Urso, il quale ha sottolineato la necessità di un quadro regolatorio adeguato per garantire che la transizione al nucleare avvenga in modo sicuro e trasparente. Un altro elemento chiave della proposta è la creazione di un’autorità indipendente per la sicurezza nucleare, che supervisionerà l’intero ciclo di vita degli impianti, dalla progettazione e autorizzazione fino alla gestione dei rifiuti e allo smantellamento.

La questione delle scorie radioattive, in particolare, è un tema che non può essere sottovalutato. “Dobbiamo sapere con certezza che comunque va fatto il deposito nazionale”, ha affermato Urso, riconoscendo che le scorie sono una parte inevitabile della produzione di energia nucleare. Ma, secondo il ministro, non c’è da temere. Le scorie sono il frutto di analisi scientifiche e sanitarie che garantiscono la sicurezza dei cittadini, e devono essere trattate con la massima attenzione e responsabilità. Il deposito delle scorie sarà, dunque, una delle priorità nella realizzazione dei nuovi impianti nucleari, un passo necessario per assicurare la sicurezza a lungo termine e la sostenibilità del progetto.

Nonostante le sfide, la strada sembra tracciata. L’Italia ha bisogno di una politica energetica che guardi al futuro, ma che al contempo risponda alle esigenze immediate della società. Il nucleare potrebbe essere la risposta a entrambe le necessità, un’opportunità per risolvere i problemi energetici del presente e, al contempo, costruire un futuro più sicuro e sostenibile.

Nel frattempo, la discussione continua. Il governo è al lavoro per definire i dettagli del disegno di legge delega sul nucleare, e l’intero Paese si prepara a un dibattito che promette di essere lungo e complesso. La sfida è lanciata: sarà l’Italia in grado di diventare un leader mondiale nella tecnologia nucleare di nuova generazione, o questo sogno dovrà restare tale? Gli sviluppi saranno certamente seguiti con grande attenzione, mentre il governo si prepara ad affrontare uno dei temi più delicati e controversi dell’energia del futuro.

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