Le rinnovabili superano le fonti fossili: i dati Terna

La società di gestione di rete elettrica riporta che nel primo semestre del 2024 il settore delle rinnovabili ha registrato un +27,3%
19 Luglio 2024
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Eolico off-shore
Eolico off-shore

Cresce il settore delle rinnovabili. Nel primo semestre del 2024, si è registrato un aumento della produzione del +27,3%. A guidare la crescita è l’idroelettrico con un +64,8%; a seguire, il fotovoltaico e l’eolico con un +14,6% complessivo. Dal mese di gennaio al mese di giugno 2024 è cresciuta anche la capacità installata rinnovabile (+3.691 MW, +41% rispetto allo stesso periodo del 2023); fabbisogno di giugno pari a 25,7 miliardi di kWh: consumi elettrici in aumento dell’1,5% rispetto a giugno 2023.

A riportarlo è la società di gestione di rete elettrica a livello nazionale Terna, che riporta il superamento delle fonti rinnovabili rispetto alla produzione di energia da fonti fossili che, invece, ha registrato una flessione del 19% rispetto allo stesso periodo del 2023 (con una ancor più marcata riduzione della quota di produzione a carbone, -77,3%).

Il record dell’idroelettrico

Il record va all’idroelettrico con un risultato pari a 25,92 TWh, +64,8% rispetto ai 15,73 TWh del periodo gennaio-giugno dell’anno scorso, “grazie ad una notevole disponibilità di idraulicità al Nord, a fronte di una scarsità di risorsa nel Sud del Paese – scrive Terna nel report -. Nei primi sei mesi del 2024 la richiesta di energia è stata coperta dalle fonti rinnovabili per il 43,8% (contro il 34,9% dei primi sei mesi del 2023). Si tratta del record storico su base semestrale”.

Nel periodo considerato, la capacità rinnovabile in esercizio è aumentata di 3.691 Mw (di cui 3.341 Mw di fotovoltaico). Tale valore è superiore di 1.074 Mw (+41%) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente: “Nel primo semestre dell’anno – continua il report -, il fabbisogno nazionale è in crescita dell’1,1% rispetto al corrispondente periodo del 2023 (+0,5% il valore rettificato), confermando un trend moderatamente positivo ma su livelli ancora inferiori rispetto al 2022”.

E nello specifico, è la giornata del 22 giugno, tra le 13.00 e le 14.00, si è registrato il massimo storico di produzione oraria da fonti energetiche rinnovabili, pari a 33,2 GW. Tra giugno 2023 e giugno 2024 la capacità installata di fotovoltaico ed eolico è aumentata di 6.831 Mw (+17,3%), raggiungendo i 46.321 Mw complessivi.

Import-export

Il mese di giugno ha segnato un dato altrettanto importante: la domanda di energia elettrica italiana è stata soddisfatta per l’88,5% dalla produzione nazionale. La restante quota, l’11,5%, è il saldo dell’energia scambiata con l’estero. Il valore estero mensile è pari all’8,5% in meno rispetto allo stesso mese nell’anno precedente. A livello progressivo, da gennaio a giugno 2024, il saldo estero è in aumento del 3,9% rispetto a primi sei mesi del 2023.

La fonte idrica, dal canto suo, ha segnalato un +29,4%, “grazie al contributo degli impianti del Nord Italia”, sostiene Terna. Inoltre, l’incremento del fotovoltaico (+638 GWh) è dovuto alla maggior produzione per l’aumento della capacità in esercizio (+803 GWh) che ha compensato la minore producibilità legata all’irraggiamento (-165 GWh). In diminuzione la fonte geotermica (-2,8%) e termica (-13,7%) come diretta conseguenza della crescita di rinnovabili.

Lo scorso mese il fabbisogno di energia elettrica è stato pari a 25,7 miliardi di kWh, in crescita dell’1,5% rispetto allo stesso mese del 2023. La variazione, seppure positiva, non recupera la forte flessione di giugno dello scorso anno (-9,7%) ed è stata raggiunta con un giorno lavorativo in meno (20 invece di 21) e una temperatura media mensile in linea rispetto a giugno 2023. Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dagli effetti di calendario, porta la variazione a +2,3%.

A livello territoriale, la variazione tendenziale di giugno è stata +1,1% al Nord, +1,9% al Centro e +2,2% al Sud e nelle Isole.

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