Le maree saranno il futuro dell’energia? Il progetto Tidalkite

Il sistema di SeaQurrent è in fase di sperimentazione e si prevede che possa fornire energia a 700 famiglie entro la fine del 2025
21 Maggio 2025
2 minuti di lettura
Tidalkite Seaquerrent
Il modello TidalKite di Seaquerrent

Nel cuore della transizione energetica europea, l’azienda olandese SeaQurrent sta ridefinendo il concetto di energia rinnovabile grazie al suo innovativo sistema TidalKite. Questa tecnologia sfrutta la potenza delle maree per produrre elettricità in modo costante ed efficiente, aprendo nuove prospettive per un futuro più sostenibile.

Come funziona TidalKite

A differenza delle tradizionali turbine eoliche e solari, il sistema TidalKite opera sott’acqua e cattura l’energia delle correnti di marea grazie al movimento dinamico delle sue pale, garantendo una produzione continua e affidabile.

L’energia mareomotrice, infatti, è una fonte rinnovabile che sfrutta il naturale movimento delle maree, generato dalla gravità della Luna e del Sole, per produrre elettricità. Questo avviene grazie a turbine sottomarine simili a quelle eoliche, che trasformano l’energia cinetica delle correnti marine, oppure attraverso sbarramenti che intrappolano l’acqua e la rilasciano per generare energia.

I vantaggi di questa tecnologia includono la prevedibilità del ciclo delle maree, un’alta densità energetica e la possibilità di integrarsi con altre fonti rinnovabili, ma è limitata da alti costi di installazione, un impatto ambientale sulle coste e la necessità di condizioni geografiche adatte. Nonostante queste sfide, l’energia mareomotrice rappresenta una soluzione promettente per diversificare il mix energetico e ridurre la dipendenza dai combustibili fossili

TidalKite ne è una prova: l’idea è nata dal fondatore di SeaQurrent, ispirato dalle forze del mare durante le sue esperienze di kitesurf e vela nel Mare dei Wadden. “La capacità del TidalKite di sfruttare aree più ampie rispetto alle turbine tradizionali migliora l’efficienza dei costi e permette di rendere l’energia mareomotrice accessibile su larga scala“, ha affermato il co-fondatore Maarten Berkhout.

Il supporto di BlueInvest Ue per espandere il progetto

SeaQurrent ha ricevuto il sostegno del programma BlueInvest, un’iniziativa che ha aiutato l’azienda nel percorso di raccolta fondi e sviluppo strategico. Il meccanismo di assistenza tecnica dell’Ue mira ad accelerare le tecnologie e le soluzioni basate sugli oceani per sbloccare l’innovazione e le relative opportunità di investimento in 10 settori “blu” così identificati:

  • Acquacoltura;
  • Biotecnologia blu;
  • Energia rinnovabile blu;
  • Blue Tech e osservazione degli oceani;
  • Turismo costiero e marittimo;
  • Protezione e rigenerazione ambientale;
  • Pesca;
  • Costruzione e ristrutturazione navale;
  • Spedizioni e porti;
  • Gestione delle risorse idriche.

Grazie a questo supporto, l’azienda ha perfezionato le proprie proposte agli investitori, aumentando la propria competitività sul mercato.

Nel maggio 2024, il team di SeaQurrent ha raggiunto il sito di Borndiep, vicino all’isola olandese Ameland, nel Mare del Nord, per avviare la fase di test del TidalKite. Dopo mesi di sperimentazione sul campo, il sistema è stato smontato e trasferito alla sede di Drachten per ulteriori miglioramenti. Nel 2025, l’azienda tornerà sul sito di prova per proseguire lo sviluppo di questa promettente tecnologia. Si prevede che possa fornire energia a 700 famiglie entro la fine dell’anno.

L’Unione europea sta investendo molto in questa nuova forma di tecnologia che frutta il potere del mare e punta a produrre 40 GigaWatt di energia oceanica entro il 2050, coprendo circa il 10% del fabbisogno energetico europeo.

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