Green Deal Watch al Pe, Corrado (S&D): “Decarbonizzare Europa per ottenere leadership”

Al Parlamento Europeo, Corrado (Envi) avverte che l'Europa rischia di perdere la sua leadership industriale senza un impegno deciso nella transizione ecologica: “Green Deal fondamentale per un futuro sostenibile”
16 Ottobre 2024
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Annalisa Corrado (Stefano Carofei Fotogramma)
Annalisa Corrado (Stefano Carofei Fotogramma)

Si è tenuto oggi, mercoledì 16 ottobre, al Parlamento Europeo, l’incontro titolato “Green Deal Watch”: un evento che ha riunito esperti e rappresentanti delle istituzioni per discutere le opportunità e le sfide che il Green Deal europeo affronterà nei prossimi cinque anni.

Tra i partecipanti, Annalisa Corrado, responsabile per la Conversione Ecologica della Segreteria Nazionale del Partito Democratico, eurodeputata di S&D e membro della commissione ENVI e della commissione ITRE al Parlamento Europeo, che ha sottolineato l’importanza strategica del Green Deal per la transizione ecologica dell’Europa.

L’importanza del Green Deal

“Il percorso tracciato dal Green Deal è chiaro. La decarbonizzazione non solo della nostra economia, ma della nostra intera società, è l’unica via che l’Europa ha per rimanere competitiva nel mercato di oggi, e per invertire il processo che sta risultando nella perdita della sua leadership industriale”, ha dichiarato Annalisa Corrado. “Non si parla di transizione green per semplice esercizio ideologico, qui si parla di cose concrete, che toccano la vita quotidiana delle persone: crescita economica, equità sociale, si parla del futuro delle nostre aziende e dei nostri lavoratori”.

Green Deal Watch

Nell’ambito dell’evento è stato presentato anche il quattordicesimo numero di Green Deal Watch. Si tratta di una pubblicazione trimestrale curata dall’Istituto Affari Internazionali (IAI), che monitora e analizza l’evoluzione delle politiche climatiche europee, fornendo uno strumento prezioso per valutare l’impatto delle iniziative legislative in tema di clima ed energia.

Questo rapporto trimestrale, che copre il periodo da maggio a settembre 2024, ha evidenziato che le elezioni europee del giugno 2024 hanno condotto alla riconferma di Ursula von der Leyen come presidente della Commissione europea, garantendo così la continuità del Green Deal, la sua iniziativa di punta. Tuttavia, la situazione politica interna di alcuni Stati membri, come Francia e Germania, è cambiata, influenzando il dibattito sul tema.

La nuova Commissione vedrà Teresa Ribera Rodríguez come Vicepresidente per la transizione pulita, giusta e competitiva, e Wopke Hoekstra come Commissario per il Clima, Net Zero e Crescita Pulita. Questa nuova struttura riflette un’attenzione rinnovata verso l’energia e il clima, con un focus particolare sulla competitività industriale e la sostenibilità.

Il report è un’occasione per ricordare che tra le leggi più rilevanti recentemente adottate ci sono il Net-Zero Industrial Act (NZIA) e il Critical Raw Materials Act. Il NZIA, adottato il 27 maggio 2024, mira a rafforzare la competitività industriale dell’Ue nel settore delle tecnologie pulite. Tuttavia, l’efficacia del regolamento è stata messa in discussione a causa della scarsa coordinazione europea e della dipendenza dall’implementazione da parte degli Stati membri. Il Critical Raw Materials Act, entrato in vigore a maggio 2024, promuove partenariati per l’approvvigionamento di materie prime critiche, con particolare attenzione all’Africa subsahariana e all’Australia.

Dazi sui veicoli elettrici cinesi

L’Ue ha imposto dei dazi sui veicoli elettrici importati dalla Cina per contrastare le sovvenzioni statali cinesi, provocando una risposta immediata da parte del governo cinese e una causa presso l’Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto). Questa mossa segue l’approccio più radicale degli Stati Uniti e del Canada, che hanno imposto tariffe del 100% sui veicoli elettrici cinesi.

E anche questo fenomeno porta ad una nuova fase del Green Deal, denominata Green Deal 2.0, si concentrerà su tre parole chiave: compensazione, implementazione e dimensione esterna. Sarà cruciale bilanciare la competitività interna con la sostenibilità ambientale e la sicurezza. Il rapporto Draghi, pubblicato a settembre 2024, sottolinea la necessità di un grande impulso agli investimenti e di riforme per mantenere la competitività dell’Ue, proponendo un approccio tecnologicamente neutrale.

Industria e transizione green per crescita economica

A intervenire sul tema insieme a Corrado, anche Luca Franza, direttore per gli Affari Istituzionali con l’Unione Europea di Edison, che ha portato il punto di vista dell’industria sull’importanza di coniugare transizione energetica e crescita economica.

Tra i relatori anche Edoardo Turano, inviato della Commissione Europea, Direzione Generale per l’Azione per il Clima e Sandro Nuccio, della Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea.

“Come suggerito dal Rapporto Draghi, è assolutamente fondamentale che la stagione degli investimenti comuni continui, sulla strada già tracciata dal Next Generation Eu, perché quella di cui stiamo parlando è una sfida che l’Europa può vincere, ma solo se si gioca tutti insieme”, ha concluso il suo intervento Corrado.

L’evento, moderato da Margherita Bianchi, Responsabile del programma “Energia, Clima e Risorse” dell’IAI, ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali ed esperti del settore, creando un’occasione di confronto fondamentale per delineare le prossime tappe della strategia europea verso un futuro più sostenibile.

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